LETTERE DALLA COSTA ETRUSCA DEL 13 LUGLIO 2012
PIOMBINO/LE POLTRONE E I NOMINATI
Io sono un cittadino di questa bella città che continua a credere nell’esistenza di una politica con la P maiuscola.
Quando ho letto su il Tirreno del 12 maggio 2012 le previsioni politiche del Presidente del Consiglio di Sorveglianza dell’Asa Fabio Baldassari sui girotondi delle poltrone da assegnare in vista delle prossime scadenze elettorali, mi sarei aspettato da un partito che aspira ad essere popolare, aperto, plurale, una levata di scudi ed un acceso dibattito.
Invece ho potuto apprezzare con speranza, poi rivelatasi illusoria, l’intervento del capogruppo Pd Claudio Capuano, il quale ha criticato tale prospettiva ed ha auspicato che non fosse verosimile, coonsiderandola altrimenti una grave ferita per la sua esperienza politica. Parole pesanti richiamate ben presto all’ordine dal Sindaco Gianni Anselmi e genericamente rassicurate dal segretario di Federazione Valerio Fabiani.
Le parole doverose di Capuano dimostrano da un lato che esiste un’anima del Pd, di cui sono elettore, che vuole rappresentare i cittadini uscendo da logiche di poltrone attaccate al sedere fino al mirabile seggio di parlamentare, e dall’altro evidenzia la mancanza di un dibattito che porti veramente ad un esito diverso, cioè la selezione della classe dirigente sulla base del merito, e non su quella delle dinastie familiari, o sulle conoscenze.
Per questo come elettore e simpatizzante di questo Partito e del progetto innovatore delle sue origini chiedo a tutti coloro, iscritti e simpatizzanti, di svegliarsi dal torpore estivo e dall’indifferenza, e di contarsi, perché così scopriranno di essere una maggioranza non più timorosa e capace di non subire le scelte piovute dall’alto.
Gianni Corsetti
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LA SCURE DI ROSSI SUI PARCHI
Con questo titolo il Tirreno ha annunciato la decisione regionale che cancella per i presidenti dei parchi regionali toscani qualsiasi indennità. Calderoli voleva abrogarli. Alcune regioni importanti Veneto, Lazio, Piemonte li stanno facendo fuori o comunque ridimensionando pesantemente non solo con la scure dei tagli ma anche con leggi che ne snaturano e marginalizzano il ruolo.
Ecco ora la Toscana che conferma la cancellazione delle indennità ai tre presidenti. Non c’è che dire; è bel colpo alla casta che non sarà come quello delle province ma che non sfigura. La nuova legge regionale sulle nostre aree protette è in discussione da anni continua a latitare, ma le tre indennità non sono sfuggite alla scure. Così le cose andranno ovviamente peggio ma vuoi mettere l’effetto che fa una sortita del genere.
In un dibattito con la Bramerini in San Rossore non tanto tempo fa ricordai – l’indennità era già stata cancellata mentre quella per i presidenti dei parchi nazionali era stata giustamente ripristinata- che avendo fatto il vicepresidente a ben tre presidenti sapevo bene che fare il presidente di un parco non aveva nulla di onorifico e di equiparabile al volontariato tanti erano gli impegni e le responsabilità –specie di questi tempi- nella gestione ambientale di territori tanto pregiati, preziosi e complessi. L’assessore Bramerini nell’occasione si impegnò a rivedere una decisione tanto assurda ma vedo che al momento ha dovuto riporre i suoi fermi propositi. Pensavo che simili cavolate fossero appannaggio di altri e non di noi toscani che siamo riusciti a istituire molti anni fa tre ottimi parchi regionali che hanno fatto efficacemente a autorevolmente anche da battistrada a quelli nazionali. Evidentemente mi sbagliavo.
Speriamo almeno -come avremmo detto in altri tempi- che ci sia un ritorno di fiamma autocritico. In fondo le scelte sbagliate si possono sempre correggere.
Renzo Moschini
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LASCIATE OGNI SPERANZA VOI CHE ARRIVERETE ALLA STAZIONE DI CAMPIGLIA
Tra circa un mese e mezzo la stazione di Campiglia sarà ripresa d’assalto dai pendolari che utilizzano il treno per dirigersi verso scuole, lavoro e università. E parcheggiare l’auto rimarrà l’odissea di sempre perché i nuovi parcheggi previsti all’ex scalo merci della stazione di Campiglia rimarranno sulla carta ancora a lungo.
Dopo un primo stop dei lavori, dovuto – secondo quanto scritto dal Sindaco nella risposta alla nostra interpellanza – alle Ferrovie dello Stato che inizialmente avevano espresso il proprio parere favorevole sul progetto, ma successivamente rilevato alcune problematiche relative alla sicurezza in cantiere, adesso non si sa quale sia il motivo dell’interruzione dei lavori. Infatti, risolti i problemi relativi al piano della sicurezza, l’area è stata totalmente consegnata alla ditta appaltatrice in data 14.05.2011 ma da allora, e quotidianamente, nessun operaio è presente sul cantiere.
Si naviga a vista anche per quanto riguarda il parcheggio dietro l’Hotel “I 5 lecci”, in corso di realizzazione dal 2001, la cui convenzione con i privati, già scaduta e rinnovata, ha il suo nuovo termine fissato al 31.12.2012. Alla domanda se entro tale termine il parcheggio sarà terminato il Sindaco ha risposto che “entro tale scadenza l’amministrazione potrà decidere se prorogare o rinnovare la convenzione o se rivalersi sulle fidejussioni assicurative rilasciate a favore del Comune”. Ognuno valuti come crede questa risposta. A nostro parere scadrà la convenzione, ma a Gennaio i cittadini saranno ancora costretti a inventarsi parcheggi lungo l’argine dei fossi, in adiacenza ai cantieri e chissà dove. Questa naturalmente è solo una nostra previsione e saremmo contenti di essere smentiti.
Risulta evidente l’incapacità di questa amministrazione di migliorare la qualità della vita dei propri cittadini; non solo non si è in grado di terminare un parcheggio in costruzione da undici anni, ma non si riesce nemmeno a far partire i lavori relativi al parcheggio dell’ex scalo merco per il quale il Comune ha ricevuto anche un finanziamento dalla Regione.
Il futuro a breve termine non è certo roseo; ricomincerà l’inverno, i pendolari affolleranno di nuovo la stazione, pagheremo la seconda rata dell’IMU al Comune, ma continueremo a parcheggiare nei fossi.
11 luglio 2012
Daniele Scafaro (consigliere comunale del Comune dei cittadini)
Egr. Sig. Gianni Corsetti
ho letto con interesse la sua breve, precisa e garbata nota sul PD locale.
La sua amarezza signorile colpisce chi come me pensa che il PD sia solo un insieme di persone tese e prese solo dal proprio tornaconto.
Vede le parole del Sig. Baldassarri che Lei richiama o sono state proferite con superficialità disarmante se consideriamo l’esperienza maturata dall’uomo o al contrario ci parla di ciò che veramente è il PD e su cosa sono impegnati i suoi dirigenti.
La prima ipotesi rappresenterebbe un uomo che senza prospettiva di un incarico che conta prova invidia ( sentimento assai diffuso ) per i compagni e vuole recare loro un danno , così imparano a lasciarlo fuori dai giochi.
Ben peggiore la seconda ipotesi perchè confinerebbe noi piombinesi in una specie di grande stalla per buoi.
Un grande parco buoi, come si dice anche nella finanza spregiudicata.
Vede, chi nella vita ha poco o mai lavorato difficilmente desidera privarsi dei privilegi permessi ad esempio da una fra quelle poltrone che citava il Baldassarri.
Peccato per loro però perchè si sente dire in giro che gli incarichi pubblici saranno dimezzati e quindi i posticini ben pagati ,senza fare nulla ,sarà molto difficile prenderli.
Spero non se ne faccia un cruccio sig. Corsetti, a me questa cosa un pò intriga.
Come dice il proverbio “se sono rose…..”