SINISTRA E LIBERTÀ IN DIFESA DELLA TOREMAR
La crisi della compagnia nazionale pubblica Tirrenia, e la sua messa in vendita, sta trascinando la compagnia regionale Toremar, la più efficiente del gruppo almeno fino a pochi mesi fa, in uno stato di confusione e mancanza di prospettive per il futuro dei suoi lavoratori. Leggiamo insieme il comunicato di “Sinistra e Libertà” su questo spinoso argomento invitando anche altri ad esprimere riflessioni in proposito nel forum dedicato.
«La gestione della Tirrenia – inizia Sinistra e libertà – la flotta pubblica di cui fanno parte le società di navigazione regionali compreso la Toremar, è stata disastrosa. La Tirrenia è un pozzo che inghiotte ingenti risorse pubbliche. Ora anche la Toremar, fino a poco tempo fa la migliore delle società regionali marittime, si trova in una situazione di crisi.
I tagli annunciati dal governo- al momento sospesi per l’iniziativa di lotta del sindacato e dei lavoratori- insieme alla decisione del governo stesso di privatizzare in blocco la flotta pubblica, sembrano preparare un regalo ai privati accompagnato da una riduzione e dequalificazione dei collegamenti insulari, con conseguenze negative sui pendolari e da un colpo duro all’occupazione dei lavoratori marittimi. Le preoccupazioni si estendono immediatamente alle attività portuali collegate, in particolare il servizio di bigliettazione.
Sinistra e Libertà di Piombino e Elba esprime piena solidarietà ai marittimi della Toremar e ai lavoratori dei servizi a terra, e si batte per una soluzione positiva alla crisi in atto. In modo particolare sostiene:
1) la privatizzazione delle società marittime regionali, a partire dalla Toremar, deve essere scorporata dalla più generale privatizzazione della Tirrenia.
2) Sulla privatizzazione della Toremar il governo deve confrontarsi con le istituzioni locali, Regione, Provincia, Comuni di Piombino, Elba, dell’Arcipelago e con le organizzazioni sindacali del settore.
3) Il processo di privatizzazione della Toremar deve essere affidato alla responsabilità della Regione Toscana sulla base di una procedura di evidenza pubblica –gara- che fissi in modo cogente i requisiti indispensabili per selezionare gli armatori interessati e assicuri competizione e concorrenza ma non a scapito della qualità dei collegamenti, della sicurezza della navigazione, dell’occupazione e dei salari dei lavoratori, per scongiurare quello che regolarmente accade in questi casi. Nel frattempo il Governo deve garantire il mantenimento delle corse previste, la manutenzione della flotta ed accettare la disponibilità della Regione Toscana a coprire i tagli ai finanziamenti alla Toremar previste dalla legge finanziaria 2009 e garantire il diritto alla continuità territoriale delle popolazioni dell’ Arcipelago.
Sinistra e Libertà ritiene decisivo che questo si realizzi, altrimenti è già oggi chiaro quello che accadrà: – una deregolamentazione generale del lavoro marittimo, non solo in Toremar, con l’arretramento da conquiste di diritti e civiltà del lavoro sui traghetti di collegamento con l’Elba tenacemente perseguiti nel tempo dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali; – un depotenziamento dei servizi con gravi danni alle esigenze di mobilità e all’economia delle isole dell’arcipelago, a partire dall’Elba».