SANREMO FA RISCOPRIRE IL MUSICAL CON GIO’ DI TONNO
L’edizione 2008 del Festival della Canzone italiana ha avuto il merito di far riscoprire il musical ad un vasto pubblico. Giò di Tonno (apprezzatissimo a Piombino a natale 2007 con lo spettacolo «dott. Jeckil e Mr. Hide» al Metropolitan) e Lola Ponce vincono il Festival facendo conoscere un’antica storia toscana.
” Siena mi fè, disfecemi Maremma”, chi non ricorda questa terzina del quinto canto del Purgatorio della somma Divina Commedia? Tante persone, specialmente se hanno un’istruzione medio- superiore ed i capelli bianchi, non se la sono mai dimenticata ma invece forse non sono in grado di focalizzare in modo chiaro la figura della nobildonna senese Pia de’ Tolomei, la nobile famiglia proprietaria del palazzo ove poi trovò sede il Monte dei Paschi. E’ la dolce Pia d’ Tolomei, Dante ce la presenta come donna gentile ma non sappiamo se con questo aggettivo intendesse riferirsi al rango della ragazza o piuttosto ad una sua innata caratteristica, andata sposa a Nello de’ Pannocchieschi, che si rivelò essere prima un tenero marito, poi il suo truce carnefice.
La povera Pia venne trucidata, probabilmente con le modalità della defenestrazione, nel maniero che Nello possedeva in Maremma, a Castel di Pietra vicino a Gavorrano per la precisione. Non sappiamo il perché questo amore lezioso tra Pia e Nello ben presto si tramutò in tragedia; forse perché il nobiluomo intendeva contrarre nozze, come poi avvenne, con Margherita Aldobrandeschi, rampolla della più facoltosa famiglia nobile di Maremma, signora di Sovana e Pitigliano.
E’ stato merito della cantautrice senese Gianna Nannini, ” noblesse oblige” viste le sue origini, resuscitare dal passato questa tragica e molto italiana storia, facendone un musical che a breve verrà presentato in anteprima nazionale. Per il ruolo degli attori principali, la popolare Gianna ha voluto Lola Ponce e Giò di Tonno, già protagonisti, rispettivamente nel ruolo di Esmeralda e del Gobbo, di ” Notre Dame de Paris” di Riccardo Cocciante. Il brano presentato a Sanremo, che poi si è rivelato essere il vincitore, ” Colpo di Fulmine” è tratto infatti da quest’opera musicale. Molti critici, ed anche alcuni membri della Giuria di Qualità, non avrebbero voluto che il Leone rampante d’oro, il premio assegnato ai vincitori che raffigura lo stemma civico del
la città dei fiori, andasse alla coppia italo- argentina, anzi non avrebbe proprio voluto che il musical fosse rappresentato nel tempio italiano della canzonetta come se non fosse una delle tante espressioni dello sterminato panorama della canzone italiana.
Indiscutibile il merito del Direttore artistico della manifestazione, l’immarcescibile Pippo Baudo, ingiustamente crocefisso sul patibolo dell’Auditel, come se i dati d’ascolto rappresentassero un’ordalia, che, da quando ricopre quest’incarico, ha sempre preteso che nel solco della tradizione di tanto in tanto a Sanremo si innestasse qualcosa di nuovo. Quest’anno è stata la volta del Musical all’italiana e della storia trecentesca di Pia de’ Tolomei. Forse inconsapevolmente l’uomo di spettacolo catanese ha aperto la strada per un profondo rinnovamento, ormai necessario, del Festival della Canzone italiana.