SIDERURGIA: RISCHIO CORONAVIRUS E RICHIESTE DI CHIUSURA TEMPORANEA

la vista dello stabilimento dal Cotone

Piombino (LI) – Preoccupazione nelle fabbriche piombinesi per il rischio di contagio da Coronavirus. In Magona il confronto sindacati-azienda ha prodotto condizioni di lavoro giudicate soddisfacenti dai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS), mentre per Jsw e Piombino Logistics la situazione è come sempre più complessa.

Da Jindal doveva ripartire il TMP, ma solo nel pomeriggio gli RLS, dopo nuova verifica, hanno dato l’ok per le postazioni di lavoro dei reparti che l’azienda ha individuato come prossimi alla ripartenza, nonché tutte le aree comuni come spogliatoi, refettori e locali igienici.

«Sono stati predisposti nei vari pulpiti, gru e postazioni fisse, prodotti igienizzanti e alcool per la pulizia personale e quella dei macchinari utilizzati, come prevede la norma verranno distribuite le mascherine nei pulpiti e per quelle dinamiche di lavoro che giocoforza vanno a ridurre la distanza di sicurezza sotto al metro. Nella spogliatoi verrà contingentato l’ingresso del personale, tale da non avere una presenza all’interno dello stesso che vada a far ridurre la distanza di sicurezza di cui sopra».

Alla fine della verifica è stato deciso di far ripartire il Tmp alle 22 di ieri, mentre Mag/Tve, Mag/barre e finimento Tmp dovrebbero ripartire questa mattina.

Il logo dell’UGL

L’UGL invece non ci sta a far lavorare in condizioni di rischio i lavoratori e propone lo stop temporaneo della produzione per rischio sanitario.

«In un momento così grave e difficile per il Paese, dove a Piombino si sono raggiunti 8 casi di Covid19 più altri casi nei Comuni limitrofi e un numero ancora maggiore di quarantene preventive, non possiamo escludere che nelle prossime ore potrebbe verificarsi qualche caso anche nelle Fabbriche piombinesi.

In virtù di tutto questo, e per salvaguardare al massimo la salute dei lavoratori,  UGL ribadisce in modo perentorio e deciso che le Fabbriche piombinesi vanno immediatamente chiuse almeno fino al 27 Marzo, per cercare di evitare che il contagio si diffonda all’interno e poi possa uscire fuori.  Mettendo in pericolo i lavoratori e le loro Famiglie.

Le Fabbriche piombinesi non producono beni primari ed essenziali per il Paese. Già molte Aziende in Italia hanno deciso autonomamente di chiudere. Il Paese sta vivendo un’emergenza Sanitaria senza precedenti, siamo nel pieno di una pandemia terribile,  è quindi necessario a nostro avviso fermare le Fabbriche in modo preventivo.

Per salvaguardare i lavoratori diretti e gli indiretti, come le Ditte esterne che si occupano delle Mense e delle pulizie, che sono particolarmente esposte. E pensiamo anche agli addetti alla vigilanza che devono misurare la temperatura a tutti i lavoratori agli ingressi e che sono anche loro molto esposti a situazioni di pericolo. Per questi motivi UGL chiede la chiusura temporanea immediata di tutte le fabbriche piombinesi

La salute – conclude l’UGL – dei lavoratori prima di tutto!».

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Scritto da il 17.3.2020. Registrato sotto Economia, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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