FERRARI INVITA LA SEGRE A PIOMBINO, ANSELMI PROPONE IL PEGASO D’ORO

Ferrari durante l'intervento inaugurale

Liliana Segre

Liliana Segre

Piombino (LI) – “Una richiesta provocatoria” di Rifondazione Comunista, così è stata definita dal sindaco di Piombino Francesco Ferrari la proposta di concedere la cittadinanza onoraria alla Senatrice a vita Liliana Segre,  rispetto alla mozione del PRC, in quanto questa onorificenza, secondo il primo cittadino, si concede a coloro che abbiano un legame con la città. L’espressione, che è stata criticata da molti esponenti di sinistra, è emersa durante l’inaugurazione della sede di Fratelli d’Italia, e poi illustrata più in dettaglio nel comunicato che riportiamo integralmente sotto.  Nel frattempo il Consigliere regionale Anselmi, propone in una mozione il “Pegaso d’oro a Liliana Segre”.

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Ferrari: “Non è un no alla Segre ma un appello al rispetto della sua figura”

Ferrari durante l’intervento inaugurale

Il sindaco di Piombino chiarisce sulla proposta di cittadinanza onoraria alla senatrice.

“La lotta contro l’odio, il razzismo e l’antisemitismo è un tema che mi sta a cuore come persona e come cittadino prima ancora che come sindaco: per questo il mio è un no alla strumentalizzazione della sua vita e del suo percorso per meri fini politici e non alla proposta di conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre”.

Con queste parole il sindaco Francesco Ferrari chiarisce le sue dichiarazioni sulla proposta di conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre, superstite dell’Olocausto.

“Premettendo che sarà il consiglio comunale a decidere e che i consiglieri di maggioranza hanno tutto il diritto di esprimersi liberamente sul tema, credo che la senatrice Segre, alla luce di quello che ha subìto e del coraggio e la forza dimostrati in questi anni passati a testimoniare l’orrore dell’Olocausto, meritino molto di più di una cittadinanza onoraria.
Proprio per il profondo rispetto che tutta l’amministrazione ha nei confronti della senatrice, l’abbiamo invitata a celebrare la Giornata della memoria, che ricorre il 27 gennaio, a Piombino per portare la sua testimonianza e contribuire alla nostra lotta contro ogni forma d’odio.

Credo molto più utile un momento d’incontro e di dialogo sia con la senatrice, se vorrà, che con i rappresentanti della comunità ebraica. Continuare a ricordare ciò che è accaduto, testimoniare l’orrore che queste persone hanno vissuto, spiegare i motivi che portano all’odio e quanto ogni piccolo gesto sia un tassello importante per impedire che episodi del genere si ripetano: questo sì che avrà significato e lascerà un segno.

Rimango stupito – conclude il Sindaco di Piombino – in ogni caso, (riferendosi alle critiche ricevute dal deputato di Leu Fratoianni, pubblicate sotto, ndr.) davanti alla reazione di un parlamentare che mai è intervenuto finora riguardo i problemi di Piombino, vedi la questione ambientale o quella occupazionale, e improvvisamente s’interessa a tale vicenda. Evidentemente, è più semplice intervenire quando non ci sono soluzioni da trovare ma solamente posizioni politiche da assumere”.

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“Pegaso d’oro a Liliana Segre” la proposta in una mozione di Gianni Anselmi

il consigliere regionale Anselmi

“L’astensione dei senatori del centro destra, poi le minacce e la scorta. Quella appena conclusa è stata una settimana difficile per Liliana Segre e per la nostra democrazia di cui lei è testimone preziosa. Bene hanno fatto i sindaci e le forze politiche e sociali che in tutta Italia hanno proposto a gran voce di conferirle la cittadinanza onoraria, una proposta che apprezzo, condivido e rilancio proponendo al Presidente Rossi di assegnarle il Pegaso d’oro della Regione Toscana”. Così Gianni Anselmi, consigliere regionale, annunciando la presentazione della mozione per promuovere il conferimento del più alto riconoscimento regionale alla senatrice Liliana Segre.

Il pegaso d’oro è l’onorificenza della Regione Toscana destinata a coloro che hanno reso un servizio alla comunità nazionale ed internazione attraverso la loro opera in campo culturale, politico, filantropico e del rispetto dei diritti umani.

“Pochi giorni fa – prosegue Anselmi – ho sottoscritto l’atto promosso da alcuni colleghi con il quale si propone il coinvolgimento, durante la celebrazione toscana del Giorno della Memoria, della senatrice Segre. Assegnarle il Pegaso d’oro sarebbe una scelta simbolica ma di grandissimo valore per ribadire, innanzitutto, la volontà ferma della nostra Regione di conservare la memoria, di promuovere il rispetto per il prossimo e la condanna di ogni forma di negazionismo e violenza. Vale la pena ribadire questo impegno anche di fronte a chi, ancora oggi, cerca di minimizzare comportamenti e atteggiamenti pericolosi e anticostituzionali marcandoli come azioni goliardiche e tacciando le censure ad esse rivolte come iniziative di parte. È bene ribadirlo ancora una volta, nella Toscana che non dimentica che a San Rossore furono promulgate le leggi razziali; che è stata teatro di eccidi e martirio, come a Sant’Anna e alla Noccioleta; che ha trovato il suo riscatto nella guerra partigiana e che è terra di civiltà, diritti, libertà e democrazia: l’antifascismo e l’antirazzismo sono di parte. Stanno dalla parte della Costituzione, della Repubblica, della storia d’Italia e d’Europa”.

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Tra le Critiche per le parole del Sindaco Ferrari ci sono quelle del parlamentare di Leu Fratoianni rispetto alle parole di Ferrari rispetto alla proposta di cittadinanza onoraria a Liliana Segre.

“Che in una città come Piombino, medaglia d’oro al Valor Militare per una delle prime battaglie della Resistenza contro i nazisti, il sindaco di FdI si metta ad urlare, come ha fatto ieri, che la proposta della cittadinanza onoraria a Liliana Segre è una provocazione, dà l’idea di come siamo messi in questo Paese”. Ad affermarlo è Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana-Leu.

“Parole banali ma al contempo terribili, – ha aggiunto il parlamentare di Leu – che evidentemente nascondono semplicemente la nostalgia mai dimenticata per il Ventennio. Una ragione in più per sostenere la proposta dell’opposizione di sinistra in quella città contro chi vuole offuscare la Memoria del nostro passato”.

“A questo punto però forse sarebbe opportuno e giusto – ha concluso Fratoianni – che invece di Fratelli d’Italia si chiamassero Fascisti d’Italia”.

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E quelle dei Liberali di Livorno che riportiamo integralmente.

«Da liberali siamo”equilontani” dalle posizioni politiche del Sindaco Ferrari di Piombino quanto da quelle di Rifondazione Comunista e similari : ma in politica si valutano le dichiarazioni e,ancor di più, gli atti.

E la reazione del primo cittadino piombinese, visto l’estratto video che circola e quanto letto , offre vari spunti di riflessione.

La partenza non è proprio felice, quando si parla di una Senatrice (o Senatore che dir si voglia) come “…della Liliana Segre….non so qual è la pronuncia giusta…” che denota, tertium non datur, o rozzezza politica o approccio dilettantistico.

Poi vi è il luogo, ovvero l’inaugurazione di una sede di partito, location assai poco consona per rilievi istituzionali e che, probabilmente, ha  influito adrenaliticamente sull’intervento.

La sostanza del diniego , come virgolettata dai media, consisterebbe nel fatto che la proposta della cittadinanza onoraria sarebbe «una richiesta provocatoria, perché questa onorificenza si concede a coloro che la meritano per aver dato un ritorno alla città»,  trattandosi poi «di una strumentalizzazione di chi non ha argomenti da proporre per il territorio».

La storia del conferimento di questa onorificenza e anche la base giuridica che consente ai comuni di conferirla, in verità non depone proprio a favore di una rigida interpretazione legata al territorio ma se nei regolamenti del Comune di Piombino questa caratteristica fosse effettivamente indispensabile, ciò sarebbe più che bastato per opporre un diniego, magari dispiaciuto.

L’aver invece voluto respingerla adducendo considerazioni politiche locali appare come aver accettato di giocare lo stesso gioco, sempre che di questo si tratti, contraddicendo pertanto la motivazione di un’ipotetica impossibilità regolamentare a procedere.

Che poi, in politica, gridare alla “provocazione” da parte di un avversario è come lamentarsi del fatto che la squadra contro la quale si gioca s’ingegni in tutti i modi per andare a rete….

Come ormai tipico della politica, in particolare in questo momento storico, giunge poi la precisazione del Sindaco Ferrari di «essere convinto che Liliana Segre sia un simbolo per tutti nella lotta all’antisemitismo e al razzismo, ma che proprio la sua storia merita di più della strumentalizzazione che viene da parte di chi non ha argomenti politici»…….lodevole gesto ma che richiama al famoso detto secondo il quale la toppa è spesso peggiore del buco.

Vedremo come verrà affrontata la questione al momento della discussione in Consiglio Comunale e se il Sindaco Ferrari saprà uscire dall’angolo nel quale pare essersi andato a infilare perchè,delle due l’una, o la questione è meramente burocratica e regolamentare, tesi però assai scricchiolante, oppure è politica e quindi deve essere affrontata come tale,alla luce del sole».

Liberali Livorno

www.liberalivorno.blogspot.com

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Scritto da il 11.11.2019. Registrato sotto Foto, politica, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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