FERRARI: ECCO LE LINEE PROGRAMMATICHE PER PIOMBINO
Piombino (LI) – Mercoledì 28 agosto, il sindaco Francesco Ferrari ha presentato al Consiglio comunale le linee programmatiche del mandato della sua Giunta. Leggiamo insieme quali atti il sindaco ha in programma per il suo primo mandato.
“I cittadini – dichiara il sindaco Ferrari – ci hanno dato fiducia sulla base del programma di governo presentato in campagna elettorale, le nostre linee programmatiche non possono che rispecchiare totalmente quel progetto. Sono tutti obiettivi che, nei cinque anni che abbiamo davanti, potranno trovare degli ostacoli e, a volte, anche dei cambiamenti che imporranno un approccio diverso ai problemi. Ciononostante gli obiettivi non cambieranno, il programma deve rimanere il pilastro dell’attività. Sono passati i primi due mesi di un mandato di cinque anni. Già abbiamo realizzato alcuni punti del nostro progetto, anche grazie all’aiuto dei consiglieri di minoranza: il registro tumori e la commissione d’inchiesta per la questione Asiu e Rimateria. Sono due provvedimenti che dotano la città degli strumenti per agire in tema di salute e ambiente, due punti cruciali per la città. Due impegni rispettati e moltissimi progetti da realizzare”.
“Innanzitutto – continua Ferrari – ostacoleremo con ogni strumento a nostra disposizione il progetto di raddoppio della discarica di Ischia di Crociano. Piombino ha già pagato le conseguenze delle scelte scellerate della politica, adesso è il momento di proteggere il territorio e la salute dei cittadini.
Per questo, abbiamo ritirato il parere positivo dato dalla precedente amministrazione inviando un dossier alla Regione Toscana in cui ufficializziamo il nostro parere negativo e riconosciamo a Colmata lo status di centro abitato, elemento ostativo all’accettazione di quel progetto”.
“Dobbiamo agire sui regolamenti – spiega il sindaco – per semplificarli e renderli chiari: una legge chiara è più semplice da rispettare e non si presta a interpretazioni che possano creare alibi ai trasgressori. Semplificazione significa anche trasparenza: i cittadini hanno diritto di sapere come il Comune impiega le risorse, per questo renderemo fruibili i bilanci semplificati e pubblicheremo sul sito del Comune gli affidamenti dei progetti. Inoltre, lavoreremo alla digitalizzazione e all’efficientamento del sito web istituzionale.
Dobbiamo snellire la burocrazia per quanto compete al Comune e dotare i cittadini di tutti strumenti necessari per fare impresa. Vogliamo incontrare i cittadini nei quartieri della città: le istituzioni, e quindi la politica, devo riavvicinarsi ai piombinesi e occuparsi dei loro interessi, non di quelli di partito. Dobbiamo supportare i cittadini, italiani e stranieri: per questo creeremo, all’interno del palazzo comunale, uno sportello dedicato soprattutto a coloro che non parlano la nostra lingua così da fornire informazioni chiare e comprensibili.
Dobbiamo impegnarci per creare posti di lavoro: l’industria non può che essere il pilastro dell’economia del territorio ma è necessario diversificare gli investimenti. La città non può dipendere dagli impegni dei privati”.
“Dobbiamo alleggerire l’imposizione fiscale – prosegue Ferrari –, sia per i cittadini che per le attività commerciali, a partire da Tosap e Tari. E per fare ciò è cruciale migliorare il servizio di raccolta dei rifiuti e spazzamento, anche per raggiungere le percentuali di differenziazione imposte dalla normativa, attraverso l’adozione del sistema dei cassonetti intelligenti. Inoltre, una città più pulita è una città più accogliente: il decoro urbano è un tema caro a tutti, da quando ho l’onore di ricoprire questo ruolo ho ricevuto decine di cittadini che lamentano condizioni di ordine e pulizia non sufficienti. Riqualificheremo gli edifici pubblici e le piazze, compatibilmente con le le casse comunali che non consentono miracoli. Ma la politica è proprio questa: scegliere dove destinare le risorse, soprattutto quando scarseggiano. Abbiamo partite molto difficili da giocare ma ciò non significa sottovalutare queste istanze e occuparci della nostra città.
Una città pulita è una città a misura di turista. È banale sottolineare le incredibili potenzialità del territorio, noi dobbiamo riuscire a intercettare quel flusso turistico e deviarlo in città. Per questo vogliamo potenziare l’accessibilità alle spiagge urbane così da renderle più appetibili. Dobbiamo comunque dedicare la giusta attenzione al promontorio, proteggendolo dai danni causati dalla pratica del campeggio abusivo e, allo stesso tempo, fornendo i servizi necessari ai turisti.
Dobbiamo migliorare la sentieristica e costruire delle piste ciclabili incentivando la mobilità dolce. Servono nuovi eventi: diversificati, ben pianificati e non sovrapposti, volti non solo ad animare la città ma anche a intercettare turismo. E in questo ambito l’ampliamento della 398 è un nodo da sciogliere: come spesso accade è una competenza regionale, ma il Comune ha il dovere di incalzare le altre istituzioni per risolvere i problemi della città”.
“La salute – continua il sindaco – è un’altro tema di competenza regionale: il Comune ha l’obbligo di combattere questa graduale operazione di depotenziamento dell’ospedale e, anzi, chiedere maggiori finanziamenti in virtù della distanza dagli altri centri ospedalieri. Non è possibile andare avanti con le deroghe, che hanno un carattere temporaneo. La Regione deve capire che Piombino ha delle esigenze particolari date dal numero di abitanti e dalle difficoltà legate alla geografia ospedaliera. E ancora, dobbiamo ricominciare a parlare di agricoltura: ci siamo dimenticati dei nostri prodotti locali, messi in ombra dall’industria. Creeremo fiere e eventi per valorizzarli”.
“Le questioni da affrontare sono molteplici – conclude il sindaco Ferrari – questi sono solo alcuni degli obiettivi che ci siamo prefissati per i prossimi cinque anni. I cittadini ci hanno accordato la loro fiducia sulla base di queste progettualità: è un patto che abbiamo con loro. Nei prossimi cinque anni la città deve cambiare volto, solo in questo modo potrà cambiare il suo futuro, fino a ora tracciato dalle scelte della politica che ci ha preceduto. Qualcuno ha definito questo progetto breve e poco approfondito: ci siamo dati la possibilità di ridefinire il percorso in corso d’opera per raggiungere gli obiettivi, tutt’altro che superficiali. Se riuscissimo a realizzare tutto quello che abbiamo scritto, e l’obiettivo è questo, sarei l’uomo più soddisfatto della città”.