JSW: ROSSI, “IL GOVERNO SI ATTIVI SUL COSTO DELL’ENERGIA, JINDAL INVESTA”

Piombino (LI) – Si è tenuto oggi, martedì 6 Agosto a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico la riunione della cabina di regia con i rappresentanti delle istituzioni firmatarie dell’Accordo di programma di Piombino. L’incontro seguiva quello del 6 e del 23 Luglio, rispettivamente con Invitalia e il sottosegretario dello sviluppo economico Davide Crippa sul tema del costo dell’energia (Articolo in aggiornamento).

Anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha partecipato alla riunione del gruppo di coordinamento e di controllo per l’attuazione del programma di rilancio dell’area di Piombino, e al termine della stessa ha così commentato:

“Dall’incontro sono emerse quattro questioni fondamentali.
La prima: entro gennaio Jindal deve presentare il Piano industriale affinché a Piombino si torni a produrre acciaio, all’interno del quale deve essere prevista la costruzione dei nuovi forni elettrici. Per garantire la riuscita del Piano, ed è la seconda questione, il Governo deve assicurare un costo dell’energia agevolato, così come avviene, analogamente, in altre zone del paese”. Rossi ha continuato dando conto delle due ultime questioni “Jindal deve presentare i progetti in modo da consentire alla Regione di poter usufruire dei fondi europei per l’ambiente e l’azienda deve contestualmente presentare anche altri progetti per la ricerca, la formazione, l’innovazione tecnologica, per un totale complessivo di circa 60 milioni“.

“La Regione è pronta”, ha detto Rossi. “Chiediamo al Governo di essere altrettanto pronto sul tema del costo dell’energia, che è condizione essenziale perchè Jindal faccia gli investimenti. Ci sono già costi di produzione dell’energia agevolati nel nostro paese, si tratta di confermarli anche per Piombino per dar vita ad un’acciaieria elettrica, con un impatto ambientale assolutamente ridotto”.

“Naturalmente chiediamo che subito si presenti anche il progetto per la costruzione di una nuova linea di lavorazione dell’acciaio. Su quest’ultimo aspetto – ha ricordato il presidente – sia il Comune di Piombino che la Regione si sono impegnate a rilasciare a tempi di record la variante per lo stabilimento”.

“Stiamo entrando in una fase cruciale. Bisogna che le istituzioni lavorino tutte insieme e facciano fino in fondo il loro dovere, e che anche i sindacati ed i lavoratori continuino ad essere vigili ed impegnati come sono sempre stati. A settembre, alla ripresa delle attività – ha concluso Rossi – dovremo avere una risposta sia da parte dell’azienda per quanto riguarda l’impegno a presentare entro gennaio il Piano industriale con il nuovo impianto siderurgico elettrico, sia, da parte del Governo a risolvere subito il tema dell’energia”.

Alfonso Musci – portavoce presidente

 

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Scritto da il 6.8.2019. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
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