PIOMBINO: IL PD AMMETTE LA SCONFITTA E CERCA DI COMPRENDERE IL PERCHE’

La targa del circolo “Berlinguer”

Piombino (LI) –  Giovedì 18 Luglio, presso il Circolo del Partito Democratico Enrico Berlinguer, si è svolta l’assemblea dei propri iscritti con all’ordine del giorno la situazione politica nazionale, territoriale ed una approfondita analisi del voto delle trascorse amministrative. Benchè le convocazioni siano state divulgate a più di duecento iscritti di cui vanta lo storico circolo non vi è stata una elevatissima partecipazione che non ha però impedito lo svolgersi dell’assemblea in modo civile e costruttivo.

«Punto cardine dopo la grande sconfitta elettorale del nostro Partito sul Comune di Piombino  – inizia la nota – è l’estrema e sentita voglia di riscatto e di riaggregazione che è emersa dalla discussione.

L’evidente disgregazione sociale provocata dall’attualissima crisi socioeconomica sul nostro territorio, la perdita della conduzione dei quartieri nel periodo di insediamento della scorsa amministrazione, un Partito logorato da contrasti di corrente interni ed una amministrazione  competente ma non così presente nel tessuto sociale hanno determinato la perdita di fiducia nella trazione di centro sinistra.

Riteniamo opportuno tralasciare la campagna denigratoria e pressante sull’operato delle precedenti amministrazioni edificata da una ‘rampante’ destra reazionaria , poiché crediamo che è da noi che dobbiamo ripartire e non da ciò che sono le nature degli altri.

Su base nazionale sono molteplici le incertezze legate ad un governo che minaccia giornalmente una crisi ma che, nostro malgrado, con opportuni diversivi propagandistici riesce a far convergere ogni volta l’opinione pubblica su temi di distrazione, evitando così il giudizio dell’elettorato e la conseguente evidenza di incapacità governativa.

A livello territoriale, in seguito alle dimissioni dei Segretari di Federazione ed Unione Comunale è emersa dalla discussione, la necessità di ritrovare una struttura solida, preparata e reinserita nel nostro complesso contesto sociale.

In questo delicatissimo momento, a nostro avviso orientarsi verso un congresso territoriale se non addirittura un commissariamento, sancirebbe un ulteriore indebolimento su due fondamentali fronti ai quali il partito deve dare sponda: il consiglio comunale e le elezioni Regionali del 2020.

E’ evidente che non ci siano i tempi tecnici necessari a concentrare le già poche risorse politiche verso un congresso territoriale che lascerebbe indietro il supporto ai consiglieri comunali così come un commissariamento graverebbe pesantemente sull’organizzazione pre-elettorale per il consiglio della Regione Toscana.

Auspichiamo l’avvio di un percorso di ricostruzione di apertura e ricco di momenti di confronto, che ci porti però di qui ad un anno ad un congresso, un congresso vero con nuove energie, volti nuovi, prospettive nuove ed impostando finalmente una nuova classe dirigente che possa  garantire continuità al magnifico progetto politico del Partito Democratico, al  nostro comprensorio  e non la solita inutile, dannosa conta tra correnti.

Ci sono persone che si sono impegnate e messe in gioco per la campagna elettorale e vorremmo che entrassero a fare parte attiva del partito. Ciò è stato manifestato in modo deciso dagli iscritti.

Da dove partire quindi se non dai Circoli come primo ed autonomo organo politico del Partito Democratico? Si aggiungono inoltre le fondamentali funzioni dei Consiglieri di quartiere come stretti connettori della Comunità.

Un vero sistema che parta dalle persone, dalle case e dalle piazze per dare fondamentale sostegno e decisa voce all’opera dei Nostri consiglieri comunali ed Anna Tempestini che per la prima volta si trovano ad affrontare le sedi istituzionali dalla parte delle opposizioni.

Ampia e complessa è quindi l’analisi di tutti gli argomenti ma proprio per questo auspichiamo un ampio coordinamento tra i quattro circoli del Comune di Piombino in modo da coprire in modo completo e reale le esigenze effettive di chi ancora vuole un orizzonte per se stesso e per i propri figli secondo uno stereotipo sociale democratico, progressista, egualitario, effettivamente condiviso.

La partecipazione alle future analisi – conclude la nota del PD – oltre che un diritto degli iscritti deve essere un dovere, per poter effettivamente realizzare le nostre libertà democratiche e affinchè sia tutelato il vero interesse comune!».

Alessandro Leporatti

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Scritto da il 24.7.2019. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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