PIOMBINO: SI DILATANO ANCORA I TEMPI DELL’APEA DI COLMATA

Piombino (LI) – Un’altra dilatazione dei tempi per la realizzazione dell’ Apea a Colmata, quell’area produttiva ecologicamente attrezzata che doveva costituire il fiore all’occhiello della velocissima diversificazione economica piombinese tanto declamata dal Comune di Piombino e che ad oggi è segnalata solo da un cartello scolorito ai margini di un’area deserta. (Tratto da Stile Libero News dell’11-6-2019)

Lo ha deciso il Comune di Piombino con una determina dirigenziale del 7 giugno 2019APEA in loc. Colmata — Differimento del termine di esecuzione delle opere di urbanizzazione e di messa in sicurezza idraulica e geomorfologica relative al primo stralcio funzionale ai sensi dell’art. 2 della Convenzione Quadro del 20.03.2014”.

Una storia iniziata nell’agosto 2013 quando la Contadina Toscana società cooperativa sociale onlus avanzò  al Comune di Piombino una proposta volta a promuovere l’attuazione di una Apea per l’ambito produttivo di Colmata, candidandosi al contempo come gestore unico dell’area. Il Comune promosse una procedura ad evidenza pubblica al fine di verificare la sussistenza di eventuali proposte concorrenti e il 12 marzo 2014 la Giunta  procedette all’aggiudicazione dell’intervento alla suddetta cooperativa, approvando lo schema della convenzione quadro per la regolamentazione dei rapporti tra Comune e cooperativa stessa. Il 20 marzo 2014 fu sottoscritta tra Comune e la Contadina la convenzione che stabilì che la gestione sarebbe durata 22 anni decorrenti dal completamento delle fasi realizzative.

Da allora cominciò una lunga storia, raccontata più volte da Stile libero Idee dalla Val di Cornia, che fra bandi, progetti e convenzioni, tutte finite nel nulla, portò l’11 dicembre 2017 alla stipula di  un’ulteriore convenzione, tra Comune e la Contadina, volta a disciplinare nel dettaglio la realizzazione delle opere preliminari di livellamento, di urbanizzazione e di messa in sicurezza idraulica e geomorfologica relative al primo stralcio.

Una convenzione basata su una comunicazione della Contadina del 13 luglio 2017 che dava come già opzionate da imprese  aree per 58.000 metri quadrati collocate nello primo stralcio stralcio dell’area.

Sappiamo tutti che con nessuna impresa è poi stato sottoscritto alcun impegno formale alla realizzazione del benché minimo insediamento produttivo.
Nella convenzione si stabiliva che la Contadina si impegnava a realizzare entro il 31 dicembre 2018 le opere di urbanizzazione relative al primo stralcio funzionale…fatte salve eventuali proroghe da concordare tra le parti. In ogni caso la completa esecuzione delle opere di urbanizzazione afferenti al primo stralcio funzionale dovrà avvenire entro il 30 giugno 2019.
Termini ovviamente superati perché non sono nemmeno iniziati i lavori previsti.

L’ex assessore Marco Chiarei  a suo tempo
convinto sostenitore dell’Apea

Ma il Comune si è ricordato che  l’art. 2 della Convenzione Quadro sottoscritta il 20 marzo 2014, da cui discendono le successive convenzioni attuative, stabilisce che i termini di durata della prima e della seconda fase potranno essere prorogati dal Comune a proprio insindacabile giudizio qualora si verifichino particolari ritardi nella erogazione dei finanziamenti o nelle attività istruttorie dipendenti da soggetti terzi e ha constato che l’iter istruttorio/amministrativo che ha condotto al rilascio delle autorizzazioni comunali relative alla realizzazione delle opere di urbanizzazione del primo stralcio funzionale (articolate in tre sub-stralci) ha avuto una durata di circa 8 mesi.

Da questo ha fatto discendere che “i termini di esecuzione e collaudo delle opere di urbanizzazione e di messa in sicurezza idraulica e geomorfologica relative al primo stralcio funzionale si devono intendere differiti di 8 mesi, rispetto a quanto stabilito dalla Convenzione sottoscritta l’11 dicembre 2017″ e ha deciso pertanto che la completa esecuzione delle suddette opere potrà e dovrà avvenire entro il 29 febbraio 2020.
Delle urgenze e delle velocizzazioni e delle occasioni tanto declamate il Comune naturalmente, ma non è la prima volta, si è dimenticato.

Intanto la Contadina ha approvato il 15 marzo 2019 il bilancio chiuso al 31 dicembre 2018 nel corso di un’assemblea ordinaria alla quale hanno partecipato tre soci su cinque (Paolo Feroci, Roberto Palla, Massimo Iannicello), pari al 60% dei soci.

L’ assemblea ha preso atto che

– l’unica voce di ricavo pari a circa 100.000 euro, che è considerabile di entità eccezionale rispetto a quanto avvenuto in passato, seppur di natura caratteristica, è quella relativa al Comune di Piombino derivante dalla fattura emessa nel 2018 ed incassata nel 2019,

– i costi di produzione sono stati pari a 96.995 euro,  divisi in costo per servizi (96.029 euro) e oneri di gestione (966 euro),

– l’utile di esercizio è stato di 6.174 euro.

L’intero utile di esercizio è stato destinato  a parziale copertura delle perdite di esercizio pregresse e per la differenza, pari a 464 euro con la rinuncia in pari misura dei soci ai crediti di finanziamento gratuiti presenti in bilancio per complessivi 5.663 euro.

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Scritto da il 16.6.2019. Registrato sotto ambiente/territorio, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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