PIOMBINO: NUOVA SPERIMETAZIONE DI ACCIAIO AL PIOMBO AL TVE

L’ingresso ad Ischia di Crociano

Piombino (LI) –  Dopo la prima sperimentazione della laminazione degli acciai automatici, si passa al treno vergella. A renderlo noto anche i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza di Fim, Fiom e Uilm, che nei giorni scorsi hanno partecipato all’informativa organizzata per illustrare lo svolgimento della sperimentazione con il medico competente e il responsabile Rspp. Istallati 7 rilevatori ambientali più i rilevatori personali. Per i sindacati in ogni caso la sperimentazione effettuata e quella in programma dovrà dare tutte le garanzie di sicurezza al personale coinvolto e per questo chiederanno conto agli organi competenti.

Pubblichiamo sull’argomento due riflessioni di UGL e USB.

Il logo dell’UGL

Segreteria UGLM e RSU uglm: Nuova “sperimentazione”, se così si può definire, di lavorazione d’ acciaio al piombo in Aferpi, questa volta al treno vergella. Lo abbiamo appreso dalla stampa perché nessuna comunicazione ufficiale è stata data alla nostra organizzazione sindacale.  Vista la particolare lavorazione, pur non avendo una rappresentanza dei lavoratori sulla sicurezza, ma quali  firmatari di tutti gli accordi sindacali, l’azienda avrebbe dovuto informarci .

In particolar modo riteniamo doveroso capire quali siano le reali intenzioni dall’azienda dal momento che  in nessuna delle “linea guida” presentate al Ministero si è mai fatto riferimento a questo tipo di lavorazione.

Ricordiamo che si tratta di una lavorazione impattante già effettuata  nel passato poi  abbandonata. Torneremo a chiedere un incontro con gli organi presposti al controllo e che hanno rilasciato l’autorizzazione  per capire ed approfondire quali elementi, parametri e dispositivi siano stati presi in considerazione per la sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente.  Su tale tipologia di lavorazione  occorrono approfondimenti normativi ma sarebbe opportuno  capire anche  quale sia la volontà politica di un territorio, già esposto al rischio amianto, di voler ripartire con una lavorazione di acciaio al piombo abbandonata in molti siti proprio perché impattante sulla salute .

Invece di fare “sperimentazioni” delle quali ignoriamo i fini occorrerebbe vedere il piano industriale di Jindal visto che oramai sono passati molti mesi dal suo subentro.  Capire il progetto in maniera globale. Allo stesso tempo, visto che il Governo finalmente ha risolto la problematica dell’ammortizzatore e quindi siamo riusciti a superare la problematica e la preoccupazione  per l’ anticipo aziendale per i lavoratori ora occorre sicuramente un incontro  approfondito inerente sia il piano industriale che gli smantellamenti .

Il  Governo dovrà fare quello di cui in molti oggi, strumentalmente, parlano ma che in passato nessuno a mai realizzato veramente : le bonifiche del SIN!

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USB: Dopo il Tmp adesso il Tve, l’acciaio al piombo sembra la scommessa del futuro, un acciaio che ormai è una incognita sia per l’azienda ma soprattutto per i lavoratori. – hanno spiegato – Se l’azienda punta su un prodotto più produttivo, si faccia carico anche di modernizzare gli impianti, la modernizzazione non può essere mascherina e guanti di gomma. – hanno commentato in una nota – Non possiamo avere tute di carta in un’azienda siderurgica come quella di Piombino, soprattutto dove ci sono fonti di calore, ma soprattutto laminare piombo è pericoloso anche dopo perché rimangono le polveri e le scaglie della laminazione stessa. Ma a fine campagna ci sarà una bonifica degli impianti? A noi sembra che nessuno abbia detto che l’acciaio al piombo non sia nocivo ai lavoratori, sembra veramente che i lavoratori siano l’ultimo dei problemi. Il Governo deve intervenire, in un paese dove ogni giorno ci sono tre morti sul lavoro, sarebbe opportuno iniziare a fare qualche verifica. Perché diciamo che il Governo deve intervenire? Perché ci sembra che ad altri rapprentati sindacali sia tutto rose e fiori.

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Scritto da il 31.5.2019. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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