VAL DI CORNIA: SCARAMUCCE DI INIZIO CAMPAGNA ELETTORALE

Val di Cornia – i social non sono la cartina di tornasole del clima reale della campagna elettorale per le prossime amministrative del 26 maggio 2019, ma hanno un grande pregio, quello di far capire alle persone che leggono con chi davvero hanno a che fare e chi manderanno a fare da consigliere comunale nelle prossime elezioni amministrative.

Ultima vicenda è stata quella di un recente post (che poi è stato cancellato) di satira politica che colpiva un difetto fisico della candidata sindaco Alberta Ticciati (PD) e ha mostrato che spesso nella difesa dei candidati si fanno due pesi e due misure.

Alberta Ticciati

«C’è chi a Pasqua si diverte a fare battute sul mio problema alla vista che si evince dal manifesto elettorale. Un problema che deriva da un grave incidente con il quale ho rischiato ad 11 anni di morire. Sono stata sottoposta nei mesi e negli anni successivi a numerosi interventi che mi hanno consentito di fare una vita (quasi) normale anche se non ho mai più recuperato la vista. La bassezza delle vostre battute – continua Alberta Ticciati – si commenta da sola, ancor di più quella di chi ha messo like, cuori e sorrisoni. E’ grazie alle persone come voi che esistono le discriminazioni e persone che si vergognano di sè stesse. Non io. Io vado a testa alta, voi siete quelli che dovreste vergognarvi. Auguri e che la vita vi regali soltanto gioie, perché evidentemente il dolore e la sofferenza non sapete che cosa siano se vi permettete di ironizzare su cose così intime e personali, pensando peraltro di giovare alla campagna elettorale di qualcuno. Io sono orgogliosamente diversa da voi».

Ovviamente l’infelice satira è stata criticata da molti, compresi i rappresentanti del “Gruppo 2019” che di sicuro non hanno nessuna intenzione di essere ricollegati a simili affermazioni:
«Nella giornata di Pasqua è uscito sul profilo personale di un frequentatore di Facebook un post infamante nei confronti della candidata sindaco del Pd, Alberta Ticciati. Una messaggio che neanche lontanamente ci appartiene e che per questo non vogliamo replicare nel nostro sito, roba che non ha niente di politico, che è offensivo nei confronti della persona fisica di Alberta e che è mortificante per un sereno dibattito elettorale e per il civile rapporto tra le forze politiche.

L’autore non è nuovo a simili imprese. In passato, con altri frequentatori di Facebook, ha colpito il nostro gruppo e il nostro candidato sindaco. Addirittura contemporaneamente all’offesa alla Ticciati, nello stesso giorno e più o meno alla stessa ora, ha schernito anche Nicola Bertini che, rappresentato con una camicia arancione come quella dei condannati a morte, sarebbe andato “a cercare voti pure al carcere delle Sughere di Livorno”».

Due pesi e due misure dicevamo. Sì, perchè specie a Piombino il social per mesi e mesi, durante la vicenda Rimateria, è servito a una coalizione per screditare chi dissentiva da scelte che, specie per chi abita a meno di 500 metri dalla discarica, erano anche un problema di salute. La situazione la riassume in modo calzante il candidato sindaco di Piombino Francesco Ferrari:

Francesco Ferrari

«Intervengo adesso – commenta Francesco Ferrari – su questa materia per non farlo mai più. Leggiamo numerosi messaggi di solidarietà ad Alberta Ticciati, candidata a sindaco a Campiglia, oggetto di una ignobile ed irripetibile battuta girata su facebook. A quella solidarietà ci associamo incondizionamente, convinti che mettersi in gioco nella politica locale sia dimostrazione di senso di responsabilità ed amore per la propria terra.

Tuttavia, la solidarietà non può essere a luce intermittente. Quella che ha espresso la candidata Anna Tempestini, invece, lo è: non abbiamo infatti mai letto una benché minima presa di posizione contro gli attacchi personali mossi al dottor Mario Atzeni, resosi responsabile solo di aver evidenziato un suo timore personale per la questione salute a Piombino, timore peraltro confermato da dati scientifici. Non abbiamo letto alcuna solidarietà nei confronti di Giuliano Parodi o di Carla Bezzini o di Riccardo Gelichi, pesantemente attaccati sotto il profilo personale (non politico). Nessuna ritrattazione da parte di chi (riferendosi al consigliere regionale Anselmi, ndr.) ha illegittimamente (sì, non lo si può fare!) pubblicato su facebook un sms inviatogli da Giuliano Parodi e che altro non era che una sorta di buona fortuna, facendolo invece goffamente passare come commistione con il potere.

Nessuna presa di distanza da chi, oggi candidato nelle liste di chi ha sempre governato questa città, incita alla violenza, offende, minaccia. Nessuna parola per chi riconduce la coalizione di Ferrari al fascismo, auspicando che i suoi appartenenti siano presto messi a testa in giù. Crediamo che non siano questi i valori democratici che il nostro Paese si accinge a ricordare il prossimo 25 aprile, festa nazionale di tutti e non di alcuni. Siamo convinti che questo clima di odio non aiuti Piombino ad uscire dalla crisi economica e sociale – conclude Ferrari – ed è per questo che noi non cadremo nel tranello».

Che ci sia qualcuno che si sente più “democratico” di quello che però è in realtà?

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Scritto da il 23.4.2019. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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