UGL: IL SINDACO GIULIANI RISPONDA SULL’AMIANTO A PIOMBINO

Il sindacato UGL

Piombino (LI) – Una frase inquietante viene scritta nell’ultimo comunicato di Rimateria: «Ingenti quantità di amianto sono contenute nelle strutture industriali a pochi metri dalla città. Alcune tonnellate si trovano nell’ex cokeria che oggi è una struttura fatiscente, esposta alle intemperie. Sono tonnellate di amianto friabile, quello che, inalato, è il più pericoloso. Facile immaginare che nei giorni di libeccio quelle polveri non restino confinate nella struttura industriale». Di fronte a simili affermazioni il sindacato UGL di Piombino chiede spiegazioni al Sindaco di Piombino Massimo Giuliani, essendo lui, per il ruolo che riveste, il responsabile della salute pubblica della città.

«Bene ha fatto Rimateria, dopo la lettera appello lanciata dal Comitato Familiari vittime dell’amianto, a ribadire in una nota che la discarica non accoglie – e noi aggiungiamo speriamo non accoglierà mai- rifiuti tossici. Il clima sul tema delle discariche, dei pericoli di chi ci lavora e dei rischi sulla sicurezza e salute, anche alla luce dei fatti a livello nazionale, è quanto mai scottante, ed è quindi necessario fare chiarezza. Spesso, soprattutto sui social, chi si lamenta per la “puzza” viene deriso e apostrofato come “rifiuto umano”, e se qualcuno esprime il timore di un rischio per la salute si può arrivare perfino ad essere minacciati di querela per “procurato allarme “.

Aldilà delle dovute precisazioni da parte di Rimateria sulla “tipologia del rifiuto” resta il fatto che la preoccupazione da parte di chi ha già pagato un elevato prezzo per la perdita di un proprio caro per colpa dell’amianto sia più che comprensibile e condivisibile. Ci meraviglia un altro aspetto che merita un approfondimento: nella stessa nota di Rimateria sembra essere ribadito che ingenti quantità di amianto siano contenute nelle strutture industriali fornendo su questo dati precisi: alcune tonnellate, che si troverebbero nell’ex cokeria. Tonnellate di amianto friabile che nei giorni di vento, secondo sempre quanto ci risulta affermi Rimateria, si spargerebbero ovunque. Insomma polveri non confinate nella sola struttura industriale, come se la limitazione a questa area e ai lavorarori che vi operano fosse accettabile ! Sicuramente ognuno conosce il rischio amianto ed è consapevole della sua presenza ma, se confermate, queste dichiarazioni meritano un serio approfondimento, visto che chi le fa, ad oggi, è pur sempre una società pubblica dove il comune di Piombino e’ socio maggioritario.

Quindi, per trasparenza e chiarezza, a fronte di queste dichiarazioni che non possono che creare preoccupazione per primi ai lavoratori ma all’intera cittadinanza , chiediamo una presa di posizione da parte di chi è garante della salute pubblica perché è difficile per questo territorio capire il motivo per cui un rischio così alto venga tirato in ballo solo ora nel mezzo di un’altra problematica di non poco conto : una discarica riempita di rifiuti provenienti da fuori. Se il rischio amianto, come risulta descritto nella dichiarazioni di Rimateria, è veramente tale, allora che il territorio intero si mobiliti per pretendere da un lato provvedimenti immediati e dall’altro il riconoscimento per l’intero territorio oltre che di SIN anche, per una intera comunità, di rischio amianto. Insomma, non basta turarsi il naso o sperare che non ci sia vento perché il problema non sussista…».

UGL Piombino

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«RIMATERIA NON ACCOGLIE RIFIUTI TOSSICI»

Da Rimateria è arrivata un rettifica in merito alla lettera appello inviata dal Comitato Familiari vittime dell’amianto là dove si paventa ‘il conferimento di altri rifiuti tossici che si andranno ad aggiungere a quelli già esistenti’ (la lettera integrale al termine dell’articolo).

La discarica di Rimateria non accoglie rifiuti tossici né ha mai accolto rifiuti tossici. Lo abbiamo detto più volte e lo ribadiamo a chi continua a diffondere false informazioni. – hanno detto fotografando un quadro della situazione – Ingenti quantità di amianto sono contenute nelle strutture industriali a pochi metri dalla città. Alcune tonnellate si trovano nell’ex cokeria che oggi è una struttura fatiscente, esposta alle intemperie. Sono tonnellate di amianto friabile, quello che, inalato, è il più pericoloso. Facile immaginare che nei giorni di libeccio quelle polveri non restino confinate nella struttura industriale”.

“Rimateria – hanno aggiunto nella nota – si occupa di mettere in sicurezza un’area, quella di Ischia di Crociano, dove esiste una discarica totalmente abusiva e a tutt’oggi incontrollata. E’ la cosiddetta Li553, grande oltre 15 ettari, che da anni sparge inquinamento nell’aria e nella falda acquifera. Chi ha a cuore la salute dei cittadini dovrebbe sostenere i progetti per la gestione in sicurezza della zona”.

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LETTERA APERTA FAMILIARI VITTIME DELL’AMIANTO

Il Comitato Familiari Vittime dell’Amianto ha confessato il suo disappunto in merito alla decisione delle commissioni sul referendum Rimateria.

Dopo la bocciatura delle due proposte di referendum per i progetti Rimateria, il Comitato Familiari Vittime dell’Amianto delle fabbriche piombinesi ha sentito la necessità di manifestare il proprio disappunto e lo fa scrivendo una lettera diretta al sindaco di Piombino Massimo Giuliani e alla giunta.

Di seguito riportiamo la lettera integralmente:

“A seguito dell’esito negativo del referendum richiesto da parte dei cittadini in merito all’ampliamento e alla vendita a privati della discarica di Rimateria, il Comitato Familiari Vittime dell’Amianto sente la necessità di manifestare il proprio disappunto.

E’ un argomento che per ovvi motivi ci tocca molto da vicino, quindi chiediamo al sindaco e a tutta la Giunta di pronunciarsi favorevolmente per il referendum in sede del prossimo consiglio comunale.

L’ascolto della popolazione che chiede di esprimersi sui due quesiti oggetto del referendum, sarebbe segno di grande rispetto e riguardo, non solo verso i cittadini di Piombino, ma anche verso tutto il comprensorio ormai martoriato da anni di crisi. Troppe vite sono già state spezzate a causa dei numerosi veleni (amianto in primis) legati alla lavorazione dell’acciaio, oggi sembra quasi di voler davvero continuare ad accanirsi contro la salute degli abitanti.

Riteniamo che tutto quello a cui stiamo assistendo è davvero poco lungimirante e irrispettoso.

Il conferimento di altri rifiuti tossici che si andranno ad aggiungere a quelli già esistenti, potrebbe aumentare, in modo esponenziale e irreparabile, l’incidenza dei tumori e distruggere anche, in maniera irreversibile, il nostro territorio”.

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Scritto da il 25.11.2018. Registrato sotto ambiente/territorio, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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