PIOMBINO: REFERENDUM, I PERCHÉ DELLA BOCCIATURA SU RIMATERIA

Piombino (LI) – La commissione per il referendum sulla discarica Rimateria si è riunita nuovamente oggi, venerdì 16 novembre, per formalizzare definitivamente la non ammissibilità dei due quesiti, attraverso due relazioni che argomentano nel dettaglio il percorso che ha portato alle decisioni.

I DOCUMENTI SCARICABILI:

QUESITO REFERENDARIO N.1;    QUESITO REFERENDARIO N.2.

Per quanto riguarda il primo quesito, quello relativo alla realizzazione di una nuova discarica per rifiuti speciali da 2,5 milioni di metri cubi, la commissione ha evidenziato come l’autorizzazione alla costruzione dell’impianto sia subordinata alla esplicazione di specifiche competenze che appartengono al Comune e alla Regione, facendo venir meno il requisito necessario per l’ammissione, stabilito dallo Statuto, dell’esclusiva competenza locale del quesito stesso.

Nel testo della relazione si legge che l’impianto in questione può essere realizzato solo con il concorso necessario di più amministrazioni. Il quesito referendario travalica quindi la competenza esclusivamente locale ed è per questo inammissibile.

Scendendo nel particolare, si legge che  “la realizzazione di qualsiasi impianto nell’area interessata può essere negata solo se si cambia la destinazione dell’area stessa, cosa che non può accadere con il referendum consultivo oggetto di esame per due ragioni evidenti:

1) la domanda di cambiamento di destinazione d’uso non fa parte del quesito referendario

2) elemento decisivo è che una domanda con questo contenuto non sarebbe comunque ammissibile in quanto il referendum non è consentito per gli strumenti generali urbanistici, come da Statuto, per eliminare la previsione urbanistica vigente è necessaria una variante con le procedure previste dalle leggi statali e regionali.

3) In ultimo, è stata valutata anche la posizione del privato in relazione alle previsioni urbanistiche. “A fronte di un’istanza intesa a ottenere un permesso di costruire, nel caso specifico una discarica, si mette in moto un meccanismo obbligatorio per legge che si conclude con un atto di assenso anche tacito o con un diniego, secondo le normative statali e regionali.”

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Per il secondo quesito, relativo alla vendita delle azioni di Rimateria possedute da Asiu e quindi indirettamente anche dal Comune di Piombino come maggior azionista di Asiu, la bocciatura viene motivata con il fatto che la proposta referendaria è intervenuta in un processo ormai giunto a conclusione per la cessione del primo lotto, con il passaggio del 30% di azioni in mano privata, e che si trova in fase di perfezionamento per il secondo lotto, in attesa della convocazione dell’assemblea Asiu.

“Rispetto a questa seconda fase – si legge nella relazione – occorre indagare circa la possibilità del Comune di Piombino di determinare, con una nuova decisione del consiglio comunale, la revoca dell’autorizzazione alla cessione del secondo lotto del 30% delle azioni, approvata nel 2016 con delibera del consiglio comunale,k e se tale decisione abbia la forza da sola di bloccare il processo in atto.”

Facendo riferimento alla relazione del dirigente dei servizi finanziari allegata alla relazione, la risposta è negativa perché l’assemblea Asiu ai sensi del codice civile, può modificare i criteri di liquidazione e i poteri del commissario liquidatore già fissati ma, per lo statuto di Asiu, può farlo solo con i voti favorevoli dei due terzi del capitale sociale. Il Comune di Piombino, che detiene in Asiu il 61,8% , non può pertanto raggiungere questo quorum e occorrre che altri azionisti di Asiu supportino la scelta del Comune per raggiungerlo.

Ci si trova di fronte a una ipotesi di procedura che non è nella esclusiva disponibilità del Comune di Piombino, anche in questo caso.

La richiesta risulta pertanto tradiva intervenendo in una operazione sulla quale il “giudizio” dei partecipanti alla consultazione referendaria non avrebbe più spoazi per ottenere dagli organi politici competenti un nuovo pronunciamento che possa produrre effetti diretti sulla vicenda.

Delle due commissioni, una per ogni quesito, fanno parte Angelo Trotta in qualità di presidente, Maria Luisa Massai segretario generale, Maurizio Poli dirigente Affari legali, Federico Paradisi responsabile Servizio elettorale, Renzo Grassi in qualità di esperto indicato dal sindaco, e due esperti indicati dal Comitato promotore che saranno Francesco Ferrari e Fabrizio Callaioli rispettivamente per il primo e per il secondo quesito.

Fonte: Comune Piombino

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SULLA QUESTIONE FABRIZIO CALLAIOLI, QUESTA VOLTA COME CAPOGRUPPO PRC FA NOTARE CHE NELLA VENDITA C’E’ STATA UNA ACCELERAZIONE “SOSPETTA” GENERATA DAI REFERENDUM

Poche settimane addietro denunciai il comportamento della maggioranza di governo, che aveva fissato il Consiglio di amministrazione di Asiu, che doveva deliberare la vendita delle azioni di Rimateria, in contemporanea con la riunione della commissione deputata a decidere sull’ammissibilità del referendum.

È emerso anche di peggio ed è facile comprenderlo tenendo a mente alcune date:
– il 18 settembre il comitato di salute pubblica deposita la richiesta referendaria;
– il 24 settembre perfezionano la vendita del primo lotto del 30% di azioni a Unirecuperi;
– il 29 settembre viene dato inizio alla procedura di vendita del secondo pacchetto azionario, sempre del 30%.

Quindi, quello che deve saltare agli occhi è che l’amministrazione ha accelerato la vendita delle azioni dopo la richiesta di referendum. Un comportamento volto ad eludere dichiaratamente la volontà popolare, in barba allo statuto comunale e alla commissione che si stava occupando dell’ammissibilità del referendum.

Da una parte c’era la citta’ che chiedeva, come previsto dallo statuto comunale, di potersi esprimere sulla discarica, dall’altra un’amministrazione che faceva di tutto per vanificare la legittima richiesta dei cittadini. E pensare che chi governa si dovrebbe preoccupare di osservare la volontà dei rappresentati.

Fabrizio Callaioli
Capogruppo Partito della Rifondazione Comunista

 

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Scritto da il 16.11.2018. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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