AFERPI: CHIUSA LA TRATTATIVA, SOLDI SOLO SE JINDAL FA IL FORNO ELETTRICO?

Roma – Si è concluso ieri a Roma il percorso di revisione dell’Accordo di Programma per la reindustrializzazione del sito d’interesse nazionale di Piombino, che vede coinvolti istituzioni e azienda. Al termine di due riunioni importanti, la prima durante la mattina che ha visto  la partecipazione del Comune di Piombino, Agenzia del Demanio, Regione Toscana, Ministero Sviluppo economico, ministero dell’ambiente, Autorità Portuale, Invitalia,  rappresentanti di JSW, acquirente dell’ex acciaieria Lucchini.  La seconda, alle 16,30 con le organizzazioni sindacali, è stato approvato lo schema di accordo che verrà firmato ufficialmente dalla nuova Aferpi subito dopo il perfezionamento dell’acquisto da parte di Jindal. 

Restano infatti alcuni passaggi di tipo amministrativo da concludere, come la conclusione della trattativa tra Cevital e Jindal per l’acquisto e, preliminarmente la chiusura del contenzioso tra Cevital e amministrazione straordinaria. A questo proposito è previsto un incontro lunedì 9 luglio tra l’amministrazione straordinaria e il Comitato di sorveglianza, mentre la chiusura della trattiva tra Cevital e Jindal si svolgerà nei giorni tra il 16 e il 20 luglio.

L’accordo di programma presenta diversi elementi di novità rispetto alla versione precedente.

Intanto  le risorse messe a disposizione dall’accordo sono di 33 milioni di euro da parte del Mise, 30 della Regione Toscana sull’innovazione tecnologica, più le risorse per ricerca e sviluppo e per la formazione sulla base dei progetti che saranno presentati da Jindal . Risorse che saranno in massima parte legate alla 2° fase del piano industriale presentato da Jsw e quindi alla realizzazione del forno elettrico. Se gli impianti per la produzione di acciaio non verranno realizzati, le risorse non saranno erogate.

Un altro punto fondamentale dell’accordo è lagato alle concessioni demaniali portuali. Quelle attualmente utilizzate dalla vecchia Lucchini  potranno arrivare fino a un tempo massimo di 30 anni e saranno determinate sempre in base al piano industriale di Jindal. Anche in questo caso però, se l’azienda non metterà in atto la 2° fase del piano, le concessioni avranno una durata inferiore, da valutare.

Altre possibili aree da dare in concessione saranno sottoposte al diritto di opzione da esercitare entro 24 mesi. Se cioè in questi 24 mesi si presentasse un’altra azienda con un percorso logistico valido, l’autorità portuale potrà esercitare il diritto di opzione sulla concessione. In ogni caso il tutto sarà sottoposto a una procedura di evidenza pubblica.

Per quanto riguarda la questione occupazionale, c’è l’impegno a mantenere tutti i dipendenti ricercando i migliori ammortizzatori per il miglior trattamento possibile. Tutto questo implica la necessità di aprire un confronto con il ministero del Lavoro, ma intanto nell’accordo di Programma è stato fissato un impegno preciso.

Un altro impegno importante è quello che prevede la realizzazione delle operazioni di smantellamento con le imprese locali, da far partire nel 2019. E questo consentirà di far ripartire il lavoro delle aziende sul territorio. L’amministrazione comunale ha ribadito e confermato la scelta urbanistica di allontanamento della fabbrica dalla città secondo quello che prevede la Variante Aferpi.

Altro dato di rilievo, che ha consentito il raggiungimento del punto di equilibrio, la possibilità di attivare un tavolo tecnico politico nel momento in cui, nel momento degli smantellamenti , fossero rinvenuti materiali inquinanti di cui l’attuale azienda non è responsabile.  Pur essendo obbligata ad occuparsi ugualmente della bonifica, l’azienda potrà essere affiancata da un tavolo tecnico per affrontare il problema in maniera congiunta. Per il trattamento delle acque di falda inquinate, l’impianto che dovrà essere realizzato da JSW utilizzerà le acque per i propri usi industriali.

Commento del Comune di Piombino: «Si è chiusa una fase importante e complessa che si è protratta per 5 incontri e il cui esito non era del tutto scontato. Al termine della trattativa è stato trovato un punto di equilibrio valido che ha consentito a JSW di rimanere e di confermare il suo piano industriale. E’ un punto di equilibrio sulla base del quale esprimiamo un moderato ottimismo anche perché, a fronte di molte garanzie introdotte nell’accordo di programma, come sollevato dai sindacati nel pomeriggio, avremmo voluto che lo studio di fattibilità per la realizzazione dei forni elettrici fosse fatto nei primi 6 mesi e non in 18, come è previsto nel piano industriale di JSW. In ogni caso, le risorse che verranno stanziate da Regione e Mise saranno subordinate alla realizzazione dei forni elettrici e non potranno essere erogate in mancanza di questo progetto, e questo rappresenta un elemento di garanzia che conferisce maggiore ottimismo rispetto al quadro precedente».

Fonte: Comune di Piombino

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COMMENTI ALL’INCONTRO:

Quello al Mise è stato, come annunciato, una riunione di aggiornamento che è servita a fare il punto sulla definizione dell’accordo di programma e agli intenti di Jindal.

Fim, Fiom, Uilm e Uglmet hanno commentato l’incontro di giovedì pomeriggio al Ministero dello Sviluppo economico.”Le preoccupazioni permangono ma allo stesso tempo riteniamo che siano stati fatti ulteriori importanti passi avanti”,

“Finalmente – ha detto il presidente Enrico Rossi – l’incontro si è chiuso con la volontà, da parte di tutti i soggetti interessati, di andare presto alla firma dell’Accordo di programma. È un passaggio di proprietà con impegni precisi da parte delle istituzioni e del privato, che in 18 mesi presenterà il progetto che, attraverso i forni elettrici, permetterà a Piombino di tornare a colare acciaio. Saremo vigili”.

Le prossime tappe:  il 9 Luglio è stata fissata la riunione del comitato di sorveglianza che dovrà esprimere il parere sulla cessione delle quote. Il closing, con tanto di atto privato dal notaio per la cessione delle quote societarie, potrebbe avvenire tra il 16 e il 20 luglio.

Negli stessi giorni il commissario Nardi siglerà l’atto di rinuncia al contenzioso Cevital. Dopo di chè si passerà alla firma dell’Accordo di Programma da parte di tutti i soggetti istituzionali, completando così il passaggio a Jindal.

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IL COMUNICATO SINDACALE INTEGRALE DI FIM-FlOM-UILM-UGLM PROVINCIALI

Si è tenuto oggi, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, l’incontro con le Istituzioni Regionali, Comunali alla presenza presenza del Dottor Andrea Felici della segreteria del MISE con le OOSS metalmeccanici.

Oggetto dell’incontro un aggiornamento rispetto alla riunione che se tenuta questa mattina, in cui è stata raggiunta la definizione dello schema di Accordo di Programma.
I passi successivi che ci hanno illustrato saranno:
– Riunione del Comitato di sorveglianza fissata per il 9 luglio prossimo che dovrà esprimere il parere sulla cessione delle quote.
– Closing (atto privato dal notaio per la cessione delle quote societarie) tra il 16 e il 20 luglio .
– Contestuale atto di rinuncia da parte del Commissario Nardi al contenzioso Cevital.
Firma dell’Accordo di Programma da parte di tutti soggetti Istituzionali.

Riteniamo prioritaria, come Organizzazioni Sindacali, la presentazione di un piano industriale definitivo per poter effettuare tutte le valutazioni e monitorarlo tramite un preciso cronoprogramma.
Il Ministero ci ha assicurato che il piano industriale ci verrà fornito in allegato all’ADP.
L’altra priorità é la copertura dell’intero periodo di realizzazione del piano industriale mediante opportuni ammortizzatori sociali. Consideriamo grave, per l’ennesima volta, l’assenza del Ministero del Lavoro per ottenere le garanzie di quanto richiesto.

Riteniamo positivo che le concessioni portuali saranno proporzionate alla effettiva attuazione del piano economico e finanziario, cosi come riteniamo positivo che i finanziamenti predisposti dalle Istituzioni siano stati altresì collegati alla fase degli smantellamenti e della costruzione dei nuovi impianti.
Le preoccupazioni permangono ma allo stesso tempo riteniamo che siano stati fatti ulteriori importanti passi avanti.

Roma 5 luglio .18
Segreterie Fim Fiom Uilm Uglm

 

 

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Scritto da il 6.7.2018. Registrato sotto Economia, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    80 mesi, 28 giorni, 0 ore, 49 minute fa

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