VENTURINA: IL FUTURO DELLA VAL DI CORNIA NELLA PRESENTAZIONE DELLA 47° FIERA MOSTRA

Il taglio del nastro

Anselmi e Soffritti

Il taglio del nastro della 47° fiera mostra

Venturina (LI) – E anche il nastro della 47° Fiera è stato tagliato, con il parroco di Venturina don Gianfranco Cirilli che ha benedetto come sempre la manifestazione, preceduto come da tradizione dalla conferenza nella sala convegni con i saluti e l’analisi del quadro socioeconomico attuale da parte del presidente della Sefi Leonardo Carolini, del sindaco Rossana Soffritti e del consigliere regionale Gianni Anselmi.

Carolini nel sottolineare come la fiera sia a tutt’oggi un utile per volano per l’economia locale ne ha rilevato l’importanza come vetrina a costi marginali promuove e fa conoscere prodotti e servizi a migliaia di persone in pochi giorni. Ma ha anche parlato di un ruolo della Sefi come società comunale di servizi che cerca di essere un supporto attivo per la crescita sociale e culturale della comunità, sia con la gestione di servizi quali la Biblioteca dei ragazzi, l’Archivio storico e il museo Guarnieri, sia come promotrice di eventi quali la fiera che si qualifica anche per offrire un’occasione anche di stare insieme, ritrovarsi tra famiglie e amici. Poi è stato intensificato il rapporto con gli espositori istituzionali, dal Consorzio di bonifica che quest’anno presenta i risultati del progetto Life-Rewat con dimostrazioni pratiche, ma per esempio anche Tiemme con i nuovi bus, la Società della salute che ogni giorno ha un operatore allo stand per parlare con i cittadini dei servizi offerti.

Un tema questo su cui si è soffermata la sindaca Soffritti, presidente della Sds Val di Cornia, che ha fortemente voluto questa presenza in Fiera per essere a contatto dei cittadini in un momento in cui i servizi vengono potenziati grazie alla prossima fusione con la Sds Bassa val di Cecina per formare la Sds Valli Etrusche.

Anselmi e Soffritti

“Questo – ha detto Soffritti – perché a conclusione dopo due anni di lavoro, del complesso percorso di unificazione è necessario evidenziare che i servizi territoriali sono la chiusura del cerchio sulla qualità della sanità e della salute”. “Dedichiamo una settimana a far conoscere tutte le branche della Sds e quanti aspetti della vita quotidiana interessano:  consultori, cure palliative, dipendenze, anziani, disabili, centro antiviolenza ecc.  Ogni giorno ci sarà un operatore dedicato al settore che vi va a toccare”. Sul rapporto tra fiera ed espositori Soffritti ha detto che quando un tessuto economico sceglie la fiera è anche un segno di fiducia e di speranza  verso chi ha messo impegno e competenza  nella sua gestione”.

Riallacciandosi alla fusione tra le  due Sds ha parlato dei processi di cambiamento verso reti di collaborazione tra enti, soggetti e territori che si stanno concretamente portando avanti “Dire cambiare per andare dove – ha affermato –  fa la differenza rispetto a un’idea di cambiamento meramente teorico. La costa rispetto ad altre aree della Toscana sconta qualche sofferenza in più, quindi stare in percorsi innovativi insieme è la nostra sfida, il nostro investimento per il futuro”.

Gianni Anselmi, che ha seguito in diretta l’evolversi della vicenda della siderurgia piombinese ha tracciato una ampia sintesi dell’attualità di questi giorni dicendo che ci troviamo a un crocevia della nostra storia. Nel rispetto dei ruoli che competono alle istituzioni e senza trionfalismi ha ricordato che questa settimana siamo arrivati al trasferimento delle quote da Aferpi al grande gruppo indiano che nel 2017 ha prodotto solo in India 18 milioni di tonnellate di acciaio, quasi quanto l’intera produzione italiana (24 milioni), seconda in Europa dopo la Germania (poco oltre 40 milioni).

“Dobbiamo essere vigili, dal punto di vista delle procedure sarà il nuovo governo a seguire gli ulteriori sviluppi e ci auguriamo una complicità di visione nell’interesse generale. Jindal ha firmato, dopo 4 anni  in cui il precedente investitore non ha concluso nulla, un contratto che cambia la proprietà senza discontinuità aziendale,  garantendo quindi la continuità degli ammortizzatori sociali”.  Ci vorranno alcune settimane per sottoscrivere un nuovo accordo di programma con le istituzioni, su bonifiche, uso degli incentivi pubblici ecc. e l’accordo con i sindacati e infine la necessaria  autorizzazione del mise, dato che si tratta di una azienda ancora sotto la vigilanza dello Stato, ma il grosso si dà per fatto.

Anselmi ha infatti detto che  la parte più complicata era arrivare al contratto di cessione aziendale. Poi sottolineando che l’economia di questo  territorio ruota attorno alla siderurgia come importante, anche se non unico orizzonte produttivo, ha detto che la soluzione acciaierie darà nuovo respiro a un indotto di tante piccole imprese che spesso fuori dai riflettori si sono sobbarcate il peso di questi anni. Ha anche menzionato le prospettive che si aprirebbero se il futuro del cosiddetto “Pacchetto Arcelor Mittal” consentisse (si era registrato per Magona l’interesse di un grande nome italiano) la nascita di una filiera  dei coils con produzione, laminazione e logistica tutta piombinese.

“Mi auguro un ministero che produca una attenzione e una concretezza almeno pari a quelle che in questi anni sono state dimostrate da Carlo Calenda – ha detto per inciso Anselmi – che sappia proseguire il lavoro per portare a termine senza pregiudiziali il lavoro su un contesto come quello di Piombino, molto competitivo per la filiera dell’acciaio dalla produzione alla logistica”.

Un cenno anche sulla vicenda 398 … “C’è qualche mese di ritardo per la necessità di un parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici, ma è solo un ritardo, l’opera è certa”.

L’analisi è proseguita con uno sguardo al turismo e alla nuova legge regionale che indirizza verso il lavoro di rete, poiché neanche le più grandi città d’arte possono pensare di stare da sole e “Chi  lavora insieme avrà più peso, efficacia e risorse”.

Ottima la prestazione del turismo in val di Cornia che con oltre 2 milioni di presenze l’anno contribuisce sostanziosamente a far attestare al secondo posto (5 milioni e 400mila presenze) l’ambito della Costa degli Etruschi, che in Toscana arriva immediatamente dopo l’area fiorentina.

Fonte Comune di Campiglia

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Scritto da il 27.5.2018. Registrato sotto Economia, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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