JINDAL: LUNEDI’ NIENTE FIRMA, SI TRATTA ANCORA PER AFERPI

Piombino (LI) – Un paese al rallentatore, dove i tempi si dilatano e non c’è chiarezza. E così come per l’avvio del nuovo governo nazionale la trattativa va al rallentatore ed è stata chiesta una nuova proroga a Mattarella, anche a Piombino per la cessione delle acciaierie agli indiani di Jindal le trattative sono ancora in fase di definizione, nonostante la fiducia di Rossi che prometteva la firma per ieri, e adesso parla di chiusura dell’accordo nei prossimi giorni.

Lunedì al MISE la trattativa tra gli algerini di Cevital e la Jsw di Sajjan Jindal per la cessione di Aferpi si è interrotta nella tarda serata con un’altra fumata grigia e un nuovo rinvio della firma.

Nel pomeriggio la svolta pareva a un passo, con il presidente Rossi, il consigliere regionale Gianni Anselmi e il sindaco di Piombino Massimo Giuliani al Ministero, dove però la trattativa tra i legali di Cevital e Jsw non si è sbloccata, tant’è che dopo cena “nuovo rinvio”, e intesa rimandata ai “prossimi giorni”.

La questione non sarebbe di carattere economico tra Cevital a Jsw, con la cessione fissata tra i 60 e i 70 milioni di euro, quanto la discussione tra le parti su determinate garanzie e clausole contrattuali. Sono da regolare ancora questioni come quelle ambientali relative alle bonifiche, le questioni relative al porto con le concessioni e tutta la parte che riguarda i certificati bianchi per la rinuncia all’altoforno a carbon coke e la realizzazione di un forno elettrico meno inquinante. In definitiva una montagna di dossier tecnici che richiedono per forza di cose l’eleborazione di un accordo complesso, tenuto conto anche della concessione degli ammortizzatori sociali per i duemila dipendenti e tutta la partita dello smantellamento dei vecchi impianti del ciclo integrale a caldo (altoforno, cokeria, acciaieria).

«La trattativa prosegue – ha dichiarato Rossi in serata – perché ci sono punti che devono ancora essere definiti. La nostra valutazione é comunque positiva anche se non è possibile concluderla stasera. L’intesa con il ministro é che la chiusura definitiva verrà fissata nei prossimi giorni».

«Stiamo continuando – ha concluso il presidente Rossi – a lavorare per chiudere la trattativa. E anche se non è stato possibile concluderla questa sera é perché ci sono questioni che le parti hanno voluto discutere, aspetti contrattuali rispetto ai quali l’intesa deve essere ulteriormente perfezionata. Lo faremo nei prossimi tempi, quanto prima possibile, ma abbiamo fiducia che l’intesa si farà».

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Scritto da il 15.5.2018. Registrato sotto Economia, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
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