PIOMBINO: ARRETRAMENTO BINARI, DOPO ANNI SI MUOVE QUALCOSA
Piombino (LI) – A Brescia firma della convenzione per la rigenerazione dell’area di via Roma e arretramento binari, con due milioni di euro dal Governo per la rigenerazione urbana del centro cittadino. Il Comune di Piombino, è uno dei 46 ammessi al contributo dal bando per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate.
Il progetto prevede la riqualificazione dell’area di via Roma comprensiva dell’arretramento dei binari da piazza Gramsci per una trentina di metri e del terzo binario in via Roma, la relativa sistemazione della strada e del marciapiede fino a via Flemalle, la riqualificazione di via Buozzi, via Colombo e dei giardini.
Presentato nel 2016 dall’amministrazione comunale, il progetto era stato ammesso al finanziamento con decreto ministeriale dello scorso 6 giugno, ottenendo il 15° posto tra i 46 ammessi e tra gli oltre 400 Comuni che hanno fatto richiesta.
Per il Comune di Piombino parteciperà alla cerimonia relativa alla firma delle convenzioni che si terrà lunedì 13 novembre alle 10 a Brescia, palazzo Loggia, alla presenza della sottosegretaria di Stato alla Presidenza dei ministri Maria Elena Boschi l’assessore ai Lavori Pubblici Claudio Capuano,
«Un risultato importante– sottolinea Capuano – e un passo significativo nella riqualificazione e nel recupero di questa zona del nostro centro cittadino. In questo contesto ridiamo vita alla stazione ferroviaria utilizzando la palazzina della stazione ferroviaria in accordo con Rfi e rendiamo più fruibile via Roma donando un respiro diverso a tutta l’area. Una valorizzazione che rappresenta anche il la del piano della mobilità perché allargando via Roma possiamo pensare a piste ciclabili e a nuovi percorsi, favorendo una migliore vivibilità degli spazi e a una crescita della qualità urbana ».
Dopo la firma della convenzione dunque, il Comune dovrà presentare un cronoprogramma dei lavori; si dovrà aspettare poi la registrazione della convenzione alla corte dei Conti prima di poter partire con i lavori, che dovranno essere completati entro tre anni dalla data di registrazione.
Un passo avanti comunque per un’area che da troppo tempo è in uno stato di estremo degrado.