SEI TOSCANA: GLI STIPENDI DEGLI AMMINISTRATORI NON AUMENTANO

Roberto Paolini

Siena – Il Cda di Sei Toscana, convocato appositamente dal Presidente, ha preso atto nella seduta del 5 ottobre della delibera dell’Assemblea dei Soci dello scorso 11 settembre decidendo di non apportare alcun cambiamento all’attuale remunerazione degli incarichi percepiti dagli amministratori. Contestualmente il Cda ha ritenuto opportuno richiedere ai Soci di esprimersi attraverso una nuova delibera dell’Assemblea.

In merito alle cifre circolate in questi giorni sulla stampa, il Cda tiene a precisare che il budget massimo per i compensi agli amministratori è fissato in 180mila euro all’anno, non 300mila come erroneamente riportato, e che ne sono effettivamente utilizzati 160mila.

I compensi sono così strutturati: € 50mila lordi\annui per il presidente (che al momento della nomina ha rinunciato al previsto rimborso spese forfettario), € 29mila lordi\annui per l’amministratore delegato, € 36mila lordi\annui complessivi per i vicepresidenti (€ 18mila lordi\annui a testa). Ci sono inoltre i gettoni di presenza per la partecipazione ai consigli d’amministrazione (€ 300) per ognuno dei membri del Cda fino ad un massimo di € 5mila lordi\annui cadauno (totale massimo € 45mila lordi\annui). Al presidente sarebbe infine destinato un premio di € 20mila al raggiungimento di determinati risultati, peraltro particolarmente elevati, e per il quale non è attualmente prevista la corresponsione.

Infine, in riferimento alla comunicazione odierna del Prefetto di Siena, Sei Toscana precisa che, come di consueto, in occasione di ogni convocazione degli organi societari anche in data 28 agosto ultimo scorso è stata cura della Società trasmettere agli Amministratori straordinari l’ordine del giorno dell’Assemblea dei Soci convocata per il successivo 11 settembre indicando, al punto 3, l’”esame dei compensi dell’organo amministrativo” senza peraltro ricevere dagli Amministratori straordinari indicazioni particolari.

“Sono soddisfatto che i componenti del Consiglio abbiano sposato questa linea, rimandando ai Soci la decisione relativa ai compensi – afferma il presidente di Sei Toscana, Roberto Paolini –. Una scelta questa che consentirà ai Soci di confrontarsi nuovamente in sede assembleare e trovare così una nuova soluzione capace di rispondere in modo adeguato anche alle istanze pervenute in questi giorni dalla componente pubblica della Società. Sono dispiaciuto degli attacchi che ultimamente abbiamo subito, ma l’obiettivo rimane quello di lavorare duramente per garantire lo svolgimento quotidiano del servizio sul territorio, avvalendosi della professionalità e delle competenze dei mille dipendenti della Società”.

Fonte: Sei Toscana

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STA: ” SEI NON È IN VENDITA”

“Una sfida imprenditoriale troppo importante per essere condizionata da fattori esterni”. Così commenta la società fiorentina di Rifiuti industriali e speciali smaltimento e trattamento.

«Non è nostra abitudine commentare quanto appare sulla stampa. Lo facciamo ora unicamente per ripristinare la verità dei fatti ed evitare strumentalizzazioni esclusivamente politiche.

Per questo, i lettori ed i cittadini sappiano che:

La notizia su ipotetiche alienazioni della partecipazione che STA detiene in SEI Toscana, è infondata, erronea e assolutamente pretestuosa.

STA prosegue pienamente nella sua attività industriale e nell’attuazione del piano di sviluppo che vede in SEI uno degli investimenti principali, da valorizzare e non da dismettere, come insinuato da più parti. E ciò nonostante le vicende societarie che hanno investito a monte i propri soci indiretti.

STA, infatti, dopo aver puntualmente onorato i propri impegni di capitalizzazione in SEI, intende continuare a sostenere la partecipata e valuterà la fattibilità dell’acquisizione delle quote azionarie possedute dai soci morosi (Cooplat ed Ecolat) poste in vendita in conformità alle disposizioni statutarie.

Diversamente da STA, i soci pubblici di Coseca di Grosseto hanno autonomamente deciso di cedere alla Ecolat S.r.l (società controllata dalla cooperativa Cooplat) la partecipazione da loro detenuta, ed altri soci pubblici (in primis Aisa spa di Arezzo) non hanno sottoscritto gli aumenti di capitale deliberati dall’Assemblea dei soci di SEI Toscana.

La componente pubblica della compagine sociale, dunque, ha, almeno in parte, rinunciato alla maggioranza del capitale sociale di SEI contrariamente a STA che è presente sul mercato e crede in SEI. Continuiamo a pensare che, come è compito delle imprese svolgere al meglio il proprio lavoro, anche la politica dovrebbe evitare inutili e dannose invasioni di campo ed occuparsi della res pubblica.

La sfida imprenditoriale che SEI ed i suoi soci provano a gestire è tale da richiedere il dovuto rispetto, per non far torto agli Enti amministrati e soprattutto alla verità».

STA S.p.A.

 

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Scritto da il 6.10.2017. Registrato sotto ambiente/territorio, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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