VAL DI CORNIA: NEL PD C’E’ CHI MINIMIZZA, E CHI INVECE VEDE I PEGGIORI SICILIANI

Piombino (LI) – Riportiamo il commento del Capogruppo consiliare del PD a Piombino Rinaldo Barsotti che minimizza la gravità di quanto successo in Consiglio comunale venerdì 29 settembre, cercando di dare parte della eventuale colpa anche alle opposizioni, e a seguire una lettera aperta dell’Ex sindaco di Piombino Enzo Polidori che invece paragona quanto sta succedendo nella nostra città alla peggiore Sicilia.

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RINALDO BARSOTTI (PD): SONO SOLO “FANTASIE AUTUNNALI”

Rinaldo Barsotti

«E’ vero che il PD sta affrontando una fase congressuale piuttosto intensa, vero che vi sia un confronto tra le sue componenti vivace, ma da qui a rappresentare uno scenario catastrofico come fanno le opposizioni e ahimè gli alleati ce ne corre…

Siamo rimasti l’unico partito che discute, è vero anche animatamente ma così deve essere altrimenti siamo alle pagliacciate che stiamo osservando da altre parti, aggiungo solo un invito per il bene della democrazia nel nostro Paese: celebrateli anche voi i congressi se ne siete capaci, ne guadagneremo tutti a cominciare dai cittadini.

Venendo al punto, è vero che eravamo sotto il numero legale ed è vero che spetta al mio partito ed alla maggioranza tutta garantire i numeri per potere amministrare, tuttavia non si potrà manipolare la verità adducendo ad una serie di concomitanze che hanno registrato un alto numero di assenze, improvvise alcune e programmate da tempo altre, chissà quali lotte intestine e quant’altro…

Il PD era sotto del – 28,57 % (4 assenze). Gli alleati erano sotto del 50 % (per l’assenza dell’unico rappresentante di Spirito Libero per una grave infezione improvvisa, auguri a Sergio ed alla consorte) dunque di che si parla senza guardare i numeri?

In totale la maggioranza era sotto del -31,25 %.

Le opposizioni erano sotto del – 44,44 %, se ne sono accorti?

Di quali complotti si sta parlando? Fantasie autunnali e dispiace che proprio qualcuno degli alleati si affretti a denunciare chissà cosa, se le ragioni del malessere sono altre vediamo di che si tratta, parliamone almeno.

Finisco nel segnalare la responsabile posizione assunta dalle opposizioni che mi hanno ascoltato ed hanno permesso di superare questo difficile passaggio che sarebbe costato molto ai cittadini e la cui responsabilità in questo caso sarebbe ricaduta proporzionalmente su ciascuno dei gruppi politici, almeno su questo spero non ci sia da obiettare».

Rinaldo Barsotti
Presidente Gruppo Partito Democratico al Consiglio comunale di Piombino

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POLIDORI: «DOPO 30 ANNI E’ IL SISTEMA SICILIANO CHE È ARRIVATO DA NOI»

Miliani, Fabiani e Polidori

Piombino (LI) – Il pasticcio delle tessere Pd in Val di Cornia arriva al segretario Matteo Renzi attraverso una lettera aperta scritta dall’ex deputato Pci, ex sindaco di Piombino e iscritto Pd Enzo Polidori.

«Caro segretario,
ti scrivo questa lettera con la speranza che tu possa leggerla. Non è necessario che tu mi risponda, mi basta che tu possa valutarla.

Avevo 14 anni quando ho sottoscritto la mia prima tessera, oggi ne ho 81 e nella mia vita non mi sono mai tirato indietro di fronte a tutte le battaglie che ritenevo giuste, con lealtà e coerenza con le mie idee. Così ho fatto anche nella storia più recente. Sono stato al fianco della ministra Boschi a Piombino il giorno dell’apertura della campagna per il referendum costituzionale (Vedi foto) che, malauguratamente per l’Italia, abbiamo perso, così come ti ho sostenuto all’ultimo congresso nazionale perché ritenevo, come ritengo tutt’ora, la tua candidatura la più corrispondente alla mia visione, pur non interrompendo mai e poi mai i rapporti con chi la pensava diversamente da me.

Con la stessa franchezza e lealtà ti scrivo per metterti a conoscenza dell’amarezza che provo per quanto sta accadendo nella mia città in vista dei prossimi congressi locali.

Vorrei prima raccontarti brevemente un episodio che mi riguardò negli anni ’80 quando, da sindaco di Piombino, fui inviato in Sicilia, in prossimità di una campagna elettorale, insieme ad altri sindaci toscani. Per la formazione delle liste, in quella splendida terra, venivano portati pacchi di tessere a sostegno di vari candidati secondo pratiche che il partito voleva combattere cercando di esportare il modello toscano.

A distanza di più di trent’anni comincio a pensare che anziché aver esportato il modello toscano in Sicilia è il sistema siciliano che è arrivato da noi, lo dico naturalmente con il massimo rispetto per i tanti siciliani onesti e per bene.

Come denunciato dai circoli del Pd della mia città, girano tessere che non sono passate dai canali istituzionali del partito, in base alle regole che disciplinano la vita democratica interna al Pd.

Addirittura siamo a conoscenza che uno dei candidati al congresso ha ricevuto centinaia di tessere, per sua stessa ammissione, direttamente dal partito regionale, senza che nessuno ne sapesse nulla. Ritengo che questa non sia la pratica migliore per far crescere le adesioni e il consenso al Pd. Questo invece crea sconcerto e malessere fra militanti e simpatizzanti tanto da spingermi a fare quello che non avrei mai pensato di fare, cioè a scrivere una lettera al mio segretario nazionale, cosa che non facevo dai tempi in cui il mio segretario si chiamava Berlinguer. E lo faccio anche perché ho avuto modo di recente di esporre questi problemi direttamente al segretario regionale Dario Parrini, invitato a Piombino per una riunione della direzione del Pd locale, dal quale però non ho ricevuto nessuna risposta.

Voglio restare nel Pd, perché credo sia l’unico argine alla destra e ai populisti, ma perché l’argine regga c’è bisogno di combattere queste pratiche che fanno male all’immagine del partito e che minano ulteriormente la fiducia delle persone nella politica. Dobbiamo invece garantire trasparenza e rigore prima di tutto verso noi stessi per poter davvero rappresentare una speranza per il Paese».

Enzo Polidori

 

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Scritto da il 1.10.2017. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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