AFERPI/CEVITAL: PROSEGUE IL “TEATRINO” MENTRE PIOMBINO MUORE?

Il ministro Carlo Calenda

Piombino (LI) – Sembra continuare il “teatrino” tra il ministro Calenda ed il Patron di Cevital Issad Rebrab, la cui relazione ormai, più che ad un normale rapporto industriale tra il ministero di un paese europeo ed una multinazionale algerina, appare più quello raccontato da Julio Iglesias nel testo della sua canzone “Se mi lasci non vale”, perché, saltato anche l’ incontro del 15 marzo da parte di Cevital, che sembra abbia compreso perfettamente che gli ultimatum del governo italiano sono meno credibili dei soldi del Monopoli, disdicono (per l’ ennesima volta, ndr.) un incontro al nostro ministero dello Sviluppo, in spregio alle istituzioni italiane e alle legittime aspettative di un intero territorio, quello della Val di Cornia.

Sembra inoltre che la multinazionale abbia ormai incassato implicitamente l’assenso del ministro a rinviare fino al 30 giugno la presentazione del piano industriale per Piombino, e questo, se fosse vero mostrerebbe una complicità tra il governo italiano e la multinazionale algerina nel ratificare, dal 1° luglio, la svendita definitiva degli impianti siderurgici (da portare ad esaurimento) e delle aree (su cui lucrare) ipotecando ad un solo speculatore, per giunta straniero ed ultra 75 enne, il futuro di Piombino e della Val di Cornia.

un recente striscione sotto il MiSE

L’ Associazione Art. 1 – Camping CIG, sottolineando la gravità di questa situazione e di questo ennesimo rinvio, proseguirà anche oggi, 15 marzo, con l’ attività del presidio allestito in centro Città ( p.zza Cappelletti), per informare, dialogare e sollecitare.

Proseguirà anche la raccolta di firme, sia per l’adesione al viaggio a Roma che l’associazine organizzerà per il prossimo incontro al MISE (quando questo si terrà, vedi più sotto, ndr.), sia a sostegno della petizione che il Camping CIG ha lanciato, cui i cittadini stanno dando una grande risposta (più di 1000 firma raccolte in poche ore), mostrando condivisione con gli obiettivi in essa contenuti:

  1.  fine dell’ era Rebrab;
  2. pubblicizzazione dei contenuti del contratto di compravendita dello stabilimento (chi nasconde cosa?);
  3. continuità produttiva dello stabilimento sotto il controllo statale e piano B per Piombino
  4. Sciopero generale comprensoriale per il 24 marzo.

Per il 15 marzo è stato inoltre richiesto da parte dei “Campeggiatori” un incontro con il Sindaco Giuliani. «Gli consegneremo il testo della petizione e le relative firme e cercheremo un confronto sulle cose da fare per uscire da un attendismo deleterio per la nostra città e per tutta la Val di Cornia e per scongiurare il drammatico epilogo che si prefigura per il 30 giugno».

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27 Marzo: Il dono dell’Ubiquità e il doppio impegno di Issad Rebrab

Rebrab al Forum Africano nel 2015

Siamo sicuri che il 27 Marzo Rebrab sarà a Roma? Vedremo se davvero ci sarà l’incontro chiarificatore tra ministro Calenda e Rebrab, che dopo la due giorni di Ginevra il 20 e 21 marzo per ritirare il premio all’«African Forum», il 27 e 28 ha un altro importante appuntamento pubblico nella sua Algeria.

 Qualche giorno fa fu lo stesso Calenda a comunicare ai segretari nazionali di Fim, Fiom e Uilm la data del 27 marzo 2017 come definitiva  per «l’incontro ultimativo» con il patron Issad Rebrab. Peccato che dall’Algeria sia giunta la notizia che proprio  il 27 marzo inizia ad Algeri un importante meeting di due giorni denominato «Forum de l’industrie algérienne» che andrà avanti fino a mercoledì 29 nella sede del Centro internazionale dei congressi. Tra gli sponsor dell’iniziativa, promossa dall’agenzia «Seven Tsar», ci sono alcuni dei più grossi gruppi del paese con in testa proprio Cevital di Rebrab. All’iniziativa viene prevista la partecipazione di duemila persone, tra imprenditori, funzionari, esperti di economia, sindacalisti e dirigenti di agenzie statali.
Nel programma del meeting viene data per certa la partecipazione di esponenti del mondo Cevital. Di solito Issad Rebrab non diserta questi appuntamenti e ad essi è accompagnato da componenti del suo staff, l’amministratore delegato di Cevitaly, Said Benikene, ovviamente incluso.
Se ne deduce che, non avendo neanche il patron di Cevital il dono dell’ubiquità, egli il 27 marzo potrà essere o al meeting di Algeri o a Roma dal ministro Calenda. In mezzo esiste la possibilità che Cevital non venga rappresentata al massimo livello in uno dei due impegni oppure che slitti ancora «l’incontro ultimativo» con il Ministro dello Sviluppo.
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Scritto da il 15.3.2017. Registrato sotto Economia, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

3 Commenti per “AFERPI/CEVITAL: PROSEGUE IL “TEATRINO” MENTRE PIOMBINO MUORE?”

  1. Paolo

    A mio parere c’è poco da prendersela con Rebrab ed ancor meno con Benikene, che si saranno semplicemente fatti gli affari loro.

    Molto, invece, ci sarebbe da contestare alle istituzioni politiche e sindacali e, soprattutto, al commissario della procedura di amministrazione straordinaria, che hanno consegnato lo stabilimento nelle mani di Rebrab, in assenza di piano industriale.
    Oltretutto anche quel sedicente abbozzo piano, faticosamente presentato diversi mesi dopo la cessione, appariva palesemente artefatto ed insostenibile, tanto da risultare incredibile anche ad un bambino, figuriamoci a personaggi che, per l’incarico (e per il costo del relativo compenso) avrebbero dovuto essere espertissimi.

  2. ciuco nero

    il piano di rebab presentato da sindacati e istituzioni era puramente propaganda per la campagna elettorale del pd. di reale c era solo l impegno do assumere tutti a novembre 2016 e di continuare la produzione x 2 anni. e questo l azienda lo ha fatto. ovviamente sapeva che da accordo dal primo luglio può fare cio che vuole senza alcun vincolo.quindi signori, é finita. le promesse del pd sono una cosa, la realtà è un altra.

  3. Amerindi Giampiero

    Premesso che ho avuto forti dubbi, fin dall’inizio, che in momento di crisi dell’acciaio come quello attuale e con i forni elettrici italiani sfruttati a circa il 50%, ci fosse qualcuno che investe centinaia di milioni di euro per costruirne due nuovi. Il tempo fino a ora sembra rendere ancora più forti questi dubbi. Se l’algerino riesce a arrivare al primo luglio raggiunge lo scopp che, secondo me, si è prefisso gin dall’inizio: il porto e le aree di proprietà ex Lucchini……passata la festa gabbato lo santo…. naturalmente mi auguro di sbagliare…

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DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    80 mesi, 28 giorni, 14 ore, 30 minute fa

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