CAMPING CIG: «LA NARRAZIONE AFERPI E’ ARRIVATA AI TITOLI DI CODA»

Piombino (LI) – Il Camping CIG scrive una lettera aperta nella quale fa il punto della situazione Aferpi, e senza tanti giri di parole dice che «La rappresentazione, ben interpretata dagli attori e ben diretta dal regista, è ai titoli di coda», che sia avviato il fin troppe volte richiesto “Piano B” e che «vengano avviati immediatamente gli smantellamenti e le bonifiche». Invitiamo i nostri lettori a leggerla con attenzione.

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LETTERA APERTA “ARTICOLO 1 – CAMPING CIG”

«La pubblicazione dell’ultima relazione del Commissario Nardi lascia poco spazio alle interpretazioni. È ormai evidente quello che da due anni denunciamo: scelte sbagliate, operate dai Governi Renzi e Gentiloni, dall’Amministratore regionale Rossi, dall’Amministrazione locale e avallate supinamente da FIM, FIOM, UILM, hanno consegnato a Rebrab il territorio.

La rappresentazione, ben interpretata dagli attori e ben diretta dal regista, è ai titoli di coda.

Non possiamo accettare che questa sia la conclusione di una vicenda che ha visto i lavoratori, ma anche tutti i cittadini, fare enormi sacrifici in attesa della concretizzazione di una illusione alimentata da comunicati entusiastici, da giustificazioni risibili, fino alla proclamazione di Rebrab “uomo dell’anno”, con tanto di premiazione e festino a inviti – inviti ai quali solo noi ci siamo sottratti.

Dobbiamo imporre al Ministro Calenda di ribaltare i termini della questione, non concedere più tempo ad Aferpi e riprendere in mano le sorti della fabbrica. Per far questo è necessario che la voce del comprensorio arrivi forte e chiara alle orecchie del governo.

Il giorno dell’incontro a Roma dobbiamo essere in molti sotto il MiSE a rivendicare i nostri diritti di fronte ad un Governo non contrastato minimamente  dai sindacati,  che ha completamente abdicato al suo ruolo di rappresentante delle esigenze dei lavoratori, del Paese e del nostro comprensorio, svendendo e distruggendo il comparto siderurgico, svendendoci ad uno speculatore, del quale ancora non si conoscono le effettive intenzioni.

Dobbiamo rivendicare:

–    Basta con gli indugi; se Rebrab è inaffidabile, come affermano i sindacati, se ne deve andare senza alcun onere per i lavoratori né per le casse dello Stato; quindi si cerchino soluzioni alternative.

–    Che siano prorogati per tutto il tempo necessario gli ammortizzatori sociali; nonché i termini della legge Marzano oltre il 30 giugno 2017 (sempre più vicino…), la quale legge, dopo quella data, lascerebbe mano libera a Rebrab

–    Che si elabori un piano B per il lavoro, e lavoro nuovo per qualità sociale e ambientale, nel comprensorio, a partire dallo stabilimento, a tutela dei lavoratori, compresi quelli dell’indotto

–   Che vengano avviati immediatamente gli smantellamenti e le bonifiche

–    Che vengano resi pubblici i documenti secretati, riferiti al preliminare di vendita e al contratto di vendita della fabbrica.

La presenza dei cittadini a Roma sarà indispensabile anche in caso di assenza di Rebrab (cosa che riteniamo molto probabile): le nostre rivendicazioni sono rivolte al Governo, dal quale pretendiamo risposte.

Chiediamo ai sindacati di organizzare tutti insieme la manifestazione a Roma per il giorno dell’incontro. Notizie di stampa ci informano che qualcuno lo sta già facendo. Noi andremo a Roma con chiunque ci andrà.

Ci andremo con le nostre proposte, i nostri simboli, i nostri slogan.

Chiediamo a tutte le forze politiche di sollecitare la presenza assieme ai manifestanti dei loro rappresentanti in parlamento, per poter coinvolgere tutto il mondo politico a lavorare con noi per risolvere la crisi del nostro territorio.

Quindi, per dare continuità alla mobilitazione, il 24 marzo lo sciopero provinciale dei metalmeccanici va affiancato dallo sciopero generale di tutte le categorie in Val di Cornia, costruendo intanto collegamenti di lotta, quanto meno con Taranto, Terni eccetera, per ottenere finalmente dal Governo un piano siderurgico nazionale e una politica industriale credibili».

Articolo 1 – Camping CIG

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Scritto da il 6.3.2017. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

4 Commenti per “CAMPING CIG: «LA NARRAZIONE AFERPI E’ ARRIVATA AI TITOLI DI CODA»”

  1. Paolo

    Certo che se si eravamo evitati i “Cevital Merci” ed il “Personaggio dell’anno”, almeno un po’ più di dignità ci rimaneva.

    Grazie “Costa Etrusca”.

  2. ciuco nero

    sul merci, se ne può discutere. era appena arrivato e tutti si a aspettavano grandi cose. ma sul personaggio dell anno assolutamente si che si poteva evitare.. visto che il premio gli è stato consegnato quando i ritardi sugli investimenti erano lampanti…. però volevo dire anche grazie ai sindacati che hanno sempre attaccato ed escluso chi segnalava la semplice realtà delle cose, ovvero che questo non investiva un euro. grazie anche agli altri giornalai locali si avete letto bene giornalai, non giornalisti che invece di fare informazione facevano propaganda. e poi come non dimenticare le istituzioni locali che a suo tempo diramavano comunicati tipo.. ” la. buona politica del PD ha dato i suoi frutti, a piombino si continuerá a fare acciaio”

  3. Paolo

    … e qualcuno, il 1° Maggio 2014, si impegnò anche a rimettere le dimissioni dall’incarico se le cose non fossero andate bene e, non contento, anche il 1° Maggio dell’anno successivo, ricordò l’impegno preso.

  4. ciuco nero

    abbiamo la classe politica che ci meritiamo, così come i sindacati e i giornali che sono sempre al servizio non della comunitá ma di volta in volta del politco, o imprenditore di turno. aa l italiano, pronto a scendere in piazza e a far a botte per la propia squadra di calcio ma se cé da difendere il lavoro o i diritti…. nhaaaa chi se ne frega.. tanto si campa di promesse e di cassa integrazione…

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DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    80 mesi, 28 giorni, 0 ore, 33 minute fa

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