AUTOSTRADA TIRRENICA: ESPOSTO DI SINISTRA ITALIANA A CORTE DEI CONTI

La firma del protocollo SAT (twitter)

Firenze – Sinistra Italiana presenta un esposto alla Corte dei Conti e lo invia anche all’Anticorruzione per le incredibili difformità procedurali che caratterizzano da troppo tempo l’iter della Tirrenica, autostrada di fatto voluta solo dal Presidente Rossi, ma rifiutata dalla popolazione che da sempre chiedono di tornare al progetto ANAS del 2000. Pubblichiamo integralmente la nota stampa.

«Le incredibili difformità procedurali che hanno caratterizzato in questi anni, e caratterizzano tutt’ora, l’iter dell’Autostrada Tirrenica – inizia il comunicato – ci impongono di rivolgerci alla Corte dei Conti e all’ANAC al fine di chiarire se, come noi crediamo, ci siano violazioni su un progetto tra l’altro inutile, dannoso, fuori dal tempo e che il territorio ha in più occasioni dimostrato di rifiutare. Questo il motivo dell’esposto presentato dai senatori di Sinistra Italiana Loredana De Petris, Alessia Petraglia e Massimo Cervellini.

‘In Aula e nella Commissione Lavori pubblici del Senato, come in ogni altro livello istituzionale dove siamo presenti a partire dal Parlamento europeo – dichiarano i senatori firmatari – abbiamo da tempo attivato tutte le azioni istituzionali possibili per avere chiarimenti sul progetto dell’Autostrada e sulle devastanti conseguenze che avrà sul territorio. Non solo la difformità tra il Progetto preliminare ed il definitivo travisa i principi cardine della normativa sulle infrastrutture strategiche, né tiene conto del parere degli enti locali interessati, ma presenta anche incoerenza in merito alle convenzioni Anas-Sat stipulate ed alla concessione, visto che l’Italia, proprio a causa della Tirrenica, è sotto procedura di infrazione da parte della Commissione europea.
E’ totalmente incomprensibile come alla soglia del 2020 si debba assistere a proroghe ultradecennali di concessioni autostradali senza evidenza pubblica, al regalo ad un privato di un’infrastruttura pubblica come la SS Aurelia realizzata e mantenuta dai cittadini, al fatto che un progetto che costava 4 miliardi di euro e che doveva unire Livorno a Civitavecchia adesso costa meno della metà e non andrà oltre Grosseto, penalizzando le comunità della Maremma del sud.

La distrazione da parte della politica e il muro di gomma da parte del Governo con l’ostinata e cieca volontà di persistere, come abbiamo ribadito durante le tante manifestazioni di protesta degli ultimi anni al fianco dei territori, in un progetto che determinerebbe gravi problemi urbanistico-territoriali, economico-sociali e paesistico-ambientali, oltre a prevedere l’obbligo del pedaggio, ci ha costretti a rivolgerci ad un soggetto super partes come la Corte dei Conti, e per conoscenza all’ANAC, a cui più volte in questi anni abbiamo chiesto di interessarsi della vicenda. Ad entrambi chiediamo il controllo sul rispetto delle regole, sulla trasparenza nella gestione delle risorse, eventuale individuazione di responsabilità ed applicazione delle sanzioni.

Partendo da queste premesse, lanciamo l’ennesimo appello, e lo faremo partecipando anche alla manifestazione del 26 febbraio ad Orbetello – l’ultimo appello – a tutti i soggetti istituzionali, industriali, sociali interessati e a tutte le forze politiche, a chiedere che venga tolta la concessione a SAT. Non vorremmo mai più profetizzare eventi, già verificatisi in passato, come mancati investimenti da parte di Anas con l’obiettivo di finanziare autostrade private.

Infine – concludono – ci rivolgiamo al presidente del Consiglio e al ministro dei Trasporti affinché il Governo desista una volta per tutte dalla realizzazione di un’opera fuori tempo, non utile ai territori, né al Paese, non sostenibile economicamente e pericolosa per l’intero contesto territoriale: in una parola, deleteria per la collettività. Il Governo rinunci all’opera e definisca invece un piano globale di interventi di messa in sicurezza dell’Aurelia e di potenziamento del trasporto su ferro’».

Print Friendly, PDF & Email
Scritto da il 25.2.2017. Registrato sotto ambiente/territorio, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

Scrivi una replica

DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    80 mesi, 28 giorni, 14 ore, 28 minute fa

Pubblicità

Galleria fotografica

CorriereEtrusco.it - testata giornalistica registrata al Tribunale di Livorno al n.19/2006. Direttore Responsabile Giuseppe Trinchini. C.F. TRNGPP72H21G687D
I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale.
Tutti i loghi e i marchi sono dei rispettivi proprietari. I commenti sono di chi li inserisce, tutto il resto copyright 2018 CorriereEtrusco.it