PIOMBINO: PARTECIPAZIONE E TANTI FISCHI PER LO SCIOPERO AFERPI

un momento dell'ultimo sciopero

L’intervento del sindaco Massimo Giuliani

Piombino (LI) – Buona partecipazione per la manifestazione contro lo stallo dello stabilimento siderurgico guidato da Issad Rebrab a Piombino. Circa 600 persone hanno sfilato contro Aferpi, e hanno accolto tra i fischi l’intervento del sindaco di Piombino Massimo Giuliani, intervenuto al termine del corteo che si è concluso sotto il municipio.

Appena ha iniziato a parlare Massimo Giuliani ha dovuto fronteggiare una pioggia di fischi e urla, ma nonostante questo ha ribadito che “Non ci fermeremo fino a quando non conosceremo il futuro della fabbrica che esiste da 150 anni”. Probabilmente è la prima volta nella storia di Piombino che un sindaco della città venga fischiato in questo modo.

Difficile è complessa è  comunque la posizione di questa amministrazione che da molti viene ritenuta una delle controparti dopo tutta la drammatica vicenda della “Variante Aferpi”, attualmente alla fase delle osservazioni,  che ha perfino obbligato i cittadini di Piombino ad organizzarsi in un comitato di scopo pur di fermare quello che i promotori ritengono un grave errore politico per la città.

Già tante proteste e qualche fischio il sindaco si prese alla presentazione della “Variante Aferpi” (che ricordiamo regala il Quagliodromo a Rebrab e  sposta il percorso della SS398 sotto le finestre dei residenti, ndr.) al Perticale, fischi che sono raddoppiati oggi di fronte alla staticità dell’aziendai e ai rischi che sta correndo tutto il territorio della Val di Cornia, anche dal punto di vista ambientale e occupazionale, e non solo per i lavoratori  dello stabilimento.

Probabilmente è giunta l’ora di cambiare registro, perché  in gioco non ci sono solo posti di lavoro per gli Ex Lucchini, ma il futuro dei nostri figli e nipoti, e chi ci amministra ha una responsabilità politica enorme sulle spalle  che non è più risolvibile con slogan politici vari o nuove “Svolte Epocali”, perché  “oggi” si decide il futuro dei prossimi 100 anni di questo territorio, e chi non lo capisce soffre di grave miopia politica.

Riportiamo sotto i commenti giunti in redazione (articolo in aggiornamento).

Giuseppe Trinchini

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Rebrab inaffidabile il governo si assuma l’onere di portare avanti gli impegni contenuti nell’accordo di programma

Piombino 02.02.2017.- “Grande e partecipata manifestazione oggi a piombino, l’intera città ha risposto al nostro grido di allarme. Vista la oramai evidente incapacità di Cevital di mantenere gli impegni è necessaria una azione straordinaria da parte dei soggetti, a partire dal governo, che hanno firmato l’accordo consegnando la Lucchini alla società algerina.
Il governo si è impegnato a convocare Rebrab in via ultimativa , aspettiamo di essere convocati ma non accetteremo più di non essere ascoltati come è successo di fronte ai nostri allarmi negli ultimi mesi.
Ora servono fatti non parole e questi li deve compiere chi ha la responsabilità di governo.
In caso contrario siamo pronto e determinati ad alzare il livello delle mobilitazioni”.

Mauro Faticanti
Resp. Naz. Siderurgia fiom

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ex Lucchini-Aferpi, Spera (Ugl): “Cevital, Mise e Regione Toscana diano subito risposte”

Grande partecipazione a manifestazione unitaria a Piombino.

“La grande partecipazione dei lavoratori della ex Lucchini-Aferpi di Piombino e del vasto indotto alla manifestazione di oggi, indetta unitariamente da tutti i sindacati dei metalmeccanici, è un segnale inequivocabile per tutti: Cevital, ministero dello Sviluppo economico, Regione Toscana”.

Lo ha dichiarato il segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, che oggi ha partecipato alla manifestazione, guidando la delegazione del sindacato. Presenti anche il segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici con delega alla Siderurgia, Daniele Francescangeli, il responsabile dell’Ugl Metalmeccanici Piombino, Sabrina Nigro, e il coordinamento rsu Ugl Metalmeccanici dello stabilimento ex Lucchini.

“Dopo due anni dalla firma dell’accordo – spiega il sindacalista – non si può tornare indietro, né aspettare oltre: il ministro Calenda ci convochi nei prossimi giorni per capire se ci sono le condizioni per portare avanti il piano Aferpi e fare il punto sugli ammortizzatori sociali. Inoltre, ad oggi il piano delle bonifiche dell’area di Piombino è completamente fermo e anche su questo aspetto mancano informazioni e chiarimenti”.

“Di eventuali ‘complicazioni’ – aggiunge – o di assenza di risposte da parte del Ceo di Cevital, Issad Rebrab, saranno responsabili anche le istituzioni, nazionali  e locali, che in tutto questo tempo hanno lasciato i lavoratori  diretti e dell’indotto nell’incertezza”.

Piombino, 2 febbraio 2017

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Braccini (Fiom Cgil Toscana): “Il Governo verifichi se Rebrab ha intenzione di portare a termine il progetto, siderurgia e occupazione vanno rilanciate”

Firenze, 2-2-2017 – Vertenza Aferpi, oggi a Piombino sciopero (indetto da Fim, Fiom, Uilm e Ugl) e partecipata manifestazione dei lavoratori per le vie della città, per denunciare la mancata realizzazione del piano Cevital. La nota del segretario Fiom Cgil Toscana Massimo Braccini: “Oggi a Piombino c’erano tantissimi lavoratori, anche Rsu di altre fabbriche toscane in segno di solidarietà, per ribadire che non si possono perdere importanti pezzi d’industria. A Piombino bisogna tornare a produrre acciaio: il messaggio che parte dalla manifestazione di oggi è che il Governo debba verificare se Issad Rebrab ha intenzione di portare a compimento il progetto. Se questo imprenditore continua a non rispettare i tempi degli accordi, bisogna che il Governo pensi anche ad una strategia alternativa, perché siderurgia e occupazione vanno rilanciate”. In Toscana, continua Braccini, “in generale il quadro industriale resta difficile, la crisi continua a mordere in tanti territori, quindi si può pensare anche a iniziative di mobilitazione allargate, perché è chiaro che sulle politiche industriali va cambiata rotta”.

Ufficio Stampa Cgil Toscana e Firenze
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Bezzini “Un Altra Piombino”: Finito il tempo pel le “Narrazioni felici”

La manifestazione ha visto una importante partecipazione: sarebbe stata ancora più numerosa se lo sciopero fosse stato generale, con il coinvolgimento di tutti i settori (scuola, commercio, terziario) e di tutta la Val di Cornia.  E’ stata una manifestazione triste: perchè è emerso tutto il dramma di un territorio in forte sofferenza, deluso e disilluso. Ancora più triste perchè dal palco  si sono sentiti i soliti discorsi, scontati e non più credibili, da parte di dirigenti sindacali che hanno parlato con le stesse parole di un anno fa, come se  il tempo non fosse passato.

Il governo, la regione e le istituzioni locali, tutte  controllate dalla stessa forza politica, non possono più  negare le proprie responsabilità: hanno  sottoscritto accordi di programma  manifestamente irrealizzabili, hanno offeso e  accusato di demagogia quanti avanzavano dubbi e perplessità, hanno tenuto ferma per due anni una città in attesa  delle decisioni del salvatore Rebrab e ora  cercano di declinare ogni responsabilità, separando le proprie sorti da quelle dell’imprenditore inadempiente.  Ricordiamo tutti quando il governatore Rossi dichiarò quasi annoiato “lasciamo lavorare Rebrab, non possiamo parlare tutti i giorni di Aferpi”.

L’hanno lasciato lavorare  e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Piombino ha importanti rappresentanti nel governo centrale e in quello regionale: autorità che prima  hanno rivendicato come un successo gli accordi sottoscritti, in assenza di una adeguata verifica della loro reale fattibilità, e ora continuano sulla strada degli   interventi autoreferenziali e della propaganda politica.

La manifestazione di stamani ha lanciato un  messaggio di sofferenza  e di stanchezza. E ha dimostrato che  il tempo delle narrazioni felici è scaduto.

Un’Altra Piombino

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UGL: oggi dobbiamo fare i conti con la realtà

La manifestazione per lo sciopero metalmeccanici di Aferpi ha visto una buona partecipazione da parte della cittadinanza, oltre che dei lavoratori . Apprezzabile che i commercianti abbiano aderito con le saracinesche abbassate ed altrettanto ammirevole  la folta partecipazione  dei ragazzi delle scuole con il loro  motto “senza lavoro non c’è dignità” che rende bene l’idea del rischio che corre per il  futuro questo territorio  . La nostra RSU Aferpi e la  Segreteria provinciale, tra coloro che hanno proclamato lo stato si agitazione ed oggi lo sciopero,  hanno partecipato   con i  lavoratori diretti ,  l’ indotto  e i segretari nazionali che da subito si sono resi disponibili a portare il loro contributo in una vertenza così complessa. Purtroppo, anche stamani, si è sostenuto  che il problema è l’imprenditore algerino. Certo che  il personaggio dell’anno la sua parte non l’ha fatta, questo è tangibile . Ma non è il solo !

Chi lo ha sostenuto, premiato , in maniera inappropriata oggi era con i lavoratori senza aver mai espresso un minimo di opportuna autocritica.  Ora si trova a fare i conti con una realtà da alcuni già preannunciata.   Scelte   precise  hanno fatto da garante per il piano industriale Aferpi. Progetto  che doveva essere vigilato e coadiuvato da altri interventi mirati come la partenza delle bonifiche, da anni proclamate. Niente di quanto detto è stato fatto ne’ da parte dell’imprenditore ne’ da parte delle istituzioni, nonostante ogni volta si ribadisca che i soldi siano stati stanziati .

Ancora promesse… Auspichiamo che Rebrab al prossimo incontro con il ministro Calenda, che dovrebbe tenersi in tempi brevi, presenti un piano industriale definitivo e non l’ennesima progetto  ( il quarto piano). In caso contrario,  il Governo che ha fatto da garante per lo stabilimento di Piombino,  si muova immediatamente per trovare una soluzione ad una situazione così drammatica . Noi saremo pronti a discutere . Nel frattempo la mobilitazione di stamani non deve ritenersi come ultimo atto, ma  l’inizio del percorso per riportare la vertenza Aferpi sulle cronache nazionali e neanche dimenticare la data del 15 febbraio fine delle concessioni portuali e rischio per quasi 200 lavoratori .

RSU UGL Aferpi
Segreteria UGLM.

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Scritto da il 2.2.2017. Registrato sotto Foto, sociale, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

3 Commenti per “PIOMBINO: PARTECIPAZIONE E TANTI FISCHI PER LO SCIOPERO AFERPI”

  1. ciuco nero

    era ora…

  2. Lirio gentili

    Certo chi da 20 anni trascina la città e il resto dei comuni vicini,senza mai mai avuto idee alternative all’acciaio,presentarsi in pubblico ad uno sciopero ci vuole un bel coraggio. Purtroppo tutti i nodi vengono al pettine ed i rappresentanti della politica nazionale e regionale(caro Rossi) ogni tanto danno un finto segnale,ma loro sanno come stanno le cose. Certo le portano alle lunghe ma poi verranno alla luce,anche se troppo tardi.

  3. Luna-_-Nera

    Il problema è anche il vedere una salciccia indossare la fascia tricolore.

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DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    81 mesi, 18 giorni, 14 ore, 33 minute fa

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