UNICOOP PROVA A FAR SOSPENDERE LO SCIOPERO DEL 3 FEBBRAIO

Piombino (LI) – Le segreterie nazionali di Filcams CGIL – Uiltucs UIL e Fisascat Cisl, in cui le categorie informano i dirigenti Unicoop delle condizioni affinché l’incontro abbia luogo. Occorre precisare che la data proposta nel documento dalle organizzazioni sindacali era il 30 gennaio, in ulteriori passaggi per le vie brevi tra sindacati e azienda, è stata concordata la data del primo febbraio. Da parte sua, la Filcams CGIL, non esclude di riprendere la mobilitazione alla luce dell’esito del tavolo, lo sciopero perciò è sospeso ma resta proclamato e sarà confermato nel caso di mancanza di risposte concrete.

«Spett. Unicoop, nel riscontrare la Vostra del 26 gennaio scorso, con la quale, per esplicita ammissione, “rispondete” alla proclamazione di sciopero operata unitariamente dalle scriventi OO.SS. per il prossimo 3 febbraio richiedendoci un incontro, siamo a precisare quanto segue:

a) Filcams, Fisascat e Uiltucs saranno in grado di accogliere la predetta richiesta a condizione che il piano di ristrutturazione sommariamente presentatoci in occasione delle precedenti sessioni di confronto, possa essere modificato a seguito degli approfondimenti di merito da noi sempre richiesti e, sinora, non effettuati per una sostanziale indisponibilità Vostra a dare vita ad un seria e serrata disamina dei reali andamenti gestionali dei negozi che vorreste dismettere e chiudere;

b) al fine di rendere costruttivo e ben finalizzato il ruolo del tavolo di confronto, si rende necessario da parte Vostra abbandonare in via preventiva qualsivoglia minaccia di recesso dal CIA e di valorizzare la disponibilità delle scriventi a verificare le condizioni di adattabilità degli istituti in esso previsti alla fase contingente;

c) in via generale, come abbiamo reiteratamente tentato di significarVi da ultimo nel corso dell’incontro del 14 gennaio c. a. a Firenze, un intervento di razionalizzazione teso a mortificare unicamente il lavoro e colposamente omissivo e lacunoso in riferimento ad altri costi attestati oltre il livello della sostenibilità, che pure Vi abbiamo chiesto di focalizzare nel Vostro piano d’azione, oltre ad inficiare qualsivoglia tentativo di ripresa del confronto, rischia di produrre effetti negativi difficilmente recuperabili a livello gestionale e di continuità del servizio in seno alla rete di vendita.

Se, alla luce di quanto sopra precisato, da parte Vostra Vi fosse la disponibilità a riprendere un confronto rimuovendo le condizioni da Voi poste e dalle scriventi stigmatizzate, saremmo disponibili a tenere un incontro a Roma per la mattina del prossimo 30 gennaio nel luogo che vorrete comunicarci».

Cordialmente.

 

p.la FILCAMS/CGIL p.la FISASCAT/CISL
V. Dell’ refice

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Unicoop Tirreno, arroganza senza fine: chiesta la revoca dello sciopero”

L’azienda tenta di far saltare la protesta proponendo un incontro proprio per il 3. Conficconi: “Vogliamo fatti concreti, è l’ennesima beffa”

“Di etica cooperativa, questa coop, pare non abbia  più niente. Infatti, ci ha formalizzato proprio ieri (il 27, ndr) una richiesta di incontro per il 3 gennaio chiedendoci di sospendere lo sciopero. Vorrebbe incontrare i sindacati proprio lo stesso giorno della protesta. Proprio quando è prevista la manifestazione sotto la loro sede di Vignale Riotorto. Ridicolo”.
Lapidario e senza titubanze il commento di Marco Conficconi, segretario generale della Uiltucs Toscana, “sull’ennesima scorrettezza dell’azienda”. “Non so le altre categorie sindacali – esordisce il segretario – ma la nostra organizzazione non si piegherà davanti a questo bieco tentativo di far saltare lo sciopero in cambio di una semplice promessa di dialogo”. La Uiltucs Toscana è disponibile ad aprire con Unicoop Tirreno una trattativa vera solo se ad un incontro, che dovrà essere pianificato massimo entro il 1 febbraio, la dirigenza della cooperativa si presenterà con “un piano di tagli alla sua struttura dirigenziale, di tagli alle numerose e costose liberalità che in questi anni si sono distribuite a pioggia lasciando ai margini i lavoratori, un taglio netto alle collaborazioni e un riallineamento delle agibilità”. Solo così la Uiltucs Toscana, spiega Conficconi, “riaprirà una negoziazione, che non parli di licenziamenti, ma piuttosto di un piano organico. Un piano industriale vero, dove al centro c’è la salvaguardia di tutti i posti di lavoro, sia quelli diretti che quelli dei somministrati e degli appalti”. “Lo sciopero quindi va avanti – precisa il segretario della Uiltucs Toscana – La nostra disponibilità è massima. Sta a Unicoop Tirreno ora dimostrare che nel mondo della cooperazione si possono raggiungere obiettivi ed efficienza in modo diverso dal ‘privato’. Modi certamente meno impattanti ed invasivi, più etici e coerenti”.

Sara Frangini
UILTuCS Toscana

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Scritto da il 29.1.2017. Registrato sotto Economia, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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