AFERPI: BEN 24 LE OSSERVAZIONI PERVENUTE AL COMUNE DI PIOMBINO

Piombino (LI) – Chiusa la fase delle osservazioni alla variante Aferpi il 16 gennaio scorso, sono in totale 24 le osservazioni presentate dalla comunità della Val di Cornia. Vediamole insieme.

Le osservazioni sono in tutto 24, di cui 17 di cittadini che fanno riferimento soprattutto al “Comitato per”, che si è costituito il 18 ottobre scorso e che è composto da numerosi cittadini con il supporto delle associazioni Comitato antinquinamento; Coordinamento art.1-Camping CIG; Lavoro salute dignità; Legambiente; Restiamo umani; Ruggero Toffolutti contro le morti sul lavoro.

Le altre sette sono state presentate dall’associazione nazionale WWF, da tutte le Liste civiche della Val di Cornia (scarica OSSERVAZIONI LISTE CIVICHE), dal tecnico Leonardo Mezzacapo, che ha proposto delle soluzioni alternative per non distruggere il Quagliodromo e non far passare la strada SS398 sotto le finestre dei residenti, e che sono state più volte anticipate sulla stampa per la loro importanza.

Altre osservazioni sono state inoltrate dalla nostra testata, che ha inviato tramite la PEC del direttore Giuseppe Trinchini, tutti i documenti che sono giunti fino all’ultimo giorno presso la redazione del Corriere Etrusco, e per concludere dall’Autorità Portuale, Tenaris Dalmine e Agroittica che hanno fatto «richieste di piccoli aggiustamenti della normativa sulla Variante – come afferma l’assessore all’urbanistica Carla Maestrini – e non rappresentano modifiche sostanziali».

Le osservazioni (diciotto delle quali potete leggere premendo su questo link) dovranno essere attentamente vagliate dall’amministrazione comunale per l’elaborazione delle proprie controdeduzioni. Per questa fase ulteriore, che precede l’approvazione dell’atto in consiglio comunale, il comune «si prenderà tutto il tempo necessario per dare il giusto valore alle proposte che ci sono state inviate».

Nel giro di alcuni mesi quindi, il tempo necessario all’elaborazione delle controdeduzioni, la variante verrà discussa nuovamente dal consiglio comunale, per la sua approvazione definitiva.

Per l’amministrazione comunale la variante rappresenta una opportunità di cambiamento per la città e per il territorio, per ripensare  lo skyline della città a favore di una siderurgia più sostenibile ambientalmente e capace di dialogare con le altre attività produttive, attraverso la delocalizzazione degli impianti nella zona ad est, la  conseguente liberazione dagli usi industriali delle aree contigue a Città futura da riconvertire  verso funzioni più leggere, lo sviluppo di attività diversificate come le logistica e l’agro industria.

A parte le chiacchere, una cosa è certa: il messaggio inviato dalla cittadinanza è molto chiaro, e mai così tanti cittadini si erano  organizzati in associazioni, liste civiche unite e Comitati, e di sicuro non lasceranno correre tanto facilmente su questa vicenda, nella quale l’imprenditore fino ad oggi non ha rispettato alcun impegno, mentre le istituzioni vanno avanti spedite ad approvare atti che la città chiaramente non vuole, e che appaiono fino ad oggi tutti mirati a soddisfare l’interesse di un azienda privata che fin’ora non ha rispettato nulla dell’accordo di programma firmato con il Governo italiano due anni fa.

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