CAMPIGLIA: AL PARCO PER I 40 ANNI DALLA CHIUSURA DELLE MINIERE

un momento dell'iniziativa

un momento dell’iniziativa

Piombino (LI) – Il 22 ottobre il Parco archeominerario di San Silvestro ricorda i 40 anni dalla chiusura delle miniere di Campiglia con l’evento „Dalla Miniera al Parco, dal Parco alla Miniera“.

Il 22 ottobre del 1976, a seguito di una lunga fase di crisi economica, la miniera di Campiglia Marittima fu occupata per tre lunghi mesi. I minatori combatterono una lotta durissima, che ebbe un carattere senza precedenti, attraverso un’autogestione che gli consentì di ottenere la cassa integrazione. Una lotta difficile che servì a non perdere l’identità del lavoro minerario, trasferita successivamente nello spirito del Parco archeominerario di San Silvestro, da 20 anni meta di migliaia di visitatori appassionati di storia, ambiente, geologia e archeologia.

A 40 anni di distanza, viene ricordata la vicenda umana vissuta dai 60 minatori con una giornata al Parco di San Silvestro organizzata da Parchi Val di Cornia SpA con la collaborazione del Comune di Campiglia Marittima e della CGIL, inserita nel calendario della 4^ edizione della Settimana del Pianeta Terra. Una giornata pensata per raccontare, recuperare segni e vissuti, per “coltivare” le memorie, soprattutto per e con i giovani. Un‘iniziativa che ha visto, quindi, il coinvolgimento delle scuole medie ed elementari del comune di Campiglia Marittima affinché questo appuntamento non divenisse una celebrazione, ma un “luogo“ per dare testimonianze da interiorizzare, per comprendere lo spirito di quelle vicende che fanno parte della nostra storia, per far sì che queste non si perdano nel tempo.

L‘evento ha avuto inizio con la performance teatrale itinerante „Come in un grembo, sussurri da un tempo che fu“, a cura di Chiara Migliorini (Associazione Lotus) che vede protagonisti gli studenti della classe 3° B della scuola media “G. Carducci” di Venturina e la partecipazione delle classi 4° e 5° della Scuola elementare “A.  Amici” di Campiglia Marittima. Il progetto, coordinato dalla prof.ssa Manuela Gori con la collaborazione delle insegnanti Antonella Basanisi e Federica Genovesi e costruito attraverso incontri in classe con i ragazzi e i bambini, racconta con le voci degli studenti le fasi della lunga lotta.

Nei luoghi delle attività produttive si sviluppa il percorso „Ombre di passi“ con installazioni a cura di Eraldo Ridi e illustrazioni e grafica di Massimo Panicucci.

Nel pomeriggio la tavola rotonda „Coltivare il futuro“, momento di confronto tra i protagonisti di ieri e di oggi su memoria, lavoro, paesaggio, ambiente per il futuro di questo territorio.

Hanno partecipato alla tavola rotonda, coordinata dalla giornalista Maria Antonietta Schiavina:
Rossana Soffritti – Sindaca di Campiglia Marittima
Francesco Ghizzani Marcìa – Presidente Parchi Val di Cornia SpA
Fabio Picchi – Ex proprietario della “Miniera di Campiglia SpA”
Eraldo Ridi – Responsabile CGIL Minatori Val di Cornia Elba nel 1976
Gianfranco Benedettini – Vice Sindaco di Campiglia nel 1976
Gianna Fracassi – Segretario Nazionale CGIL
Silvia Velo – Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

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“Con il 40° anniversario della chiusura delle miniere di Campiglia ricordiamo una storia di lavoro e di difficoltà da cui è nata una grande opportunità di sviluppo per il territorio. La miniera, la tenacia dei lavoratori e la memoria di quei giorni di lotta sono l’eredità da cui è nato il Parco archeominerario di San Silvestro, una grande intuizione basata su un’idea innovativa che mette insieme la tradizione, la memoria, la tutela e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali della Val di Cornia. Oggi, come allora, il nostro territorio vive un momento difficile, ma proprio l’esperienza del Parco dimostra come le difficoltà possono trasformarsi in occasioni di sviluppo e rilancio.”  commenta l’On. Silvia Velo.

“È molto importante ricordare oggi, dopo quarant’anni, le lotte dei minatori di Campiglia, iniziative come questa rappresentano non una mera celebrazione, ma la ricostruzione della memoria collettiva di vicende che hanno determinato scelte difficili per il movimento operaio di questa zone e forgiato le coscienze politiche e sociali di coloro che ne sono stati protagonisti. Ricordare la storia e la lotta dei minatori ha un significato anche per il presente: nella loro lunga vertenza per difendere il posto di lavoro non furono soli, ci fu grande condivisione di tutti i lavoratori, dei cittadini, un grande spirito di solidarietà. Il valore della lotta collettiva e della solidarietà sociale che si determinò rappresenta un messaggio straordinario, che, soprattutto oggi, abbiamo il dovere di preservare” – dichiara Gianna Fracassi, segretaria confederale CGIL.

„Con questa iniziativa non abbiamo voluto semplicemente ricordare una pagina storica che ha segnato profondamente la comunità di Campiglia Marittima, ma testimoniare quanto l’eredità di quei giorni di lotta e rivendicazione sia attuale e ancora saldamente legata all’identità di questo territorio. Il Parco Archeominerario di San Silvestro è infatti figlio di quella stagione di lotte e caparbia volontà di resistere ad una crisi ormai inarrestabile, ne porta ancora tracce indelebili nella sua natura unica. Le macchine e gli edifici della miniera sono ancora lì, come nell’ottobre del 1976, ma da venti anni, con l’apertura del Parco, nuovi ritmi, nuove voci e nuovi gesti ne hanno preso possesso, dando prospettive nuove a quei luoghi per decenni segnati dalla fatica del lavoro nelle cavità oscure della terra. Ma le voci di oggi, quelle del parco, non hanno coperto quelle degli ultimi minatori, anzi, dialogano con esse e ne mantengono vivo il significato, nel racconto che tutti i giorni aspetta i visitatori di San Silvestro tra i macchinari e nelle gallerie, rendendo questo parco unico al mondo“ – afferma il presidente della Parchi Val di Cornia SpA, Francesco Ghizzani Marcìa.

Così la sindaca di Campiglia Rossana Soffritti: “Ricordare la vicenda delle lotte dei minatori negli anni ‘70 oltre ad essere un’iniziativa che si focalizza sulla memoria e sull’identità del territorio, mantiene al centro dell’attenzione la questione del lavoro quanto mai attuale, e si integra appieno in quel processo di formazione e crescita del Parco archeominerario improntata dal lavoro scientifico del prof. Riccardo Francovich e programmatoria delle amministrazioni comunali di Campiglia dagli anni ’80 che hanno dato la spinta fondamentale per una nuova visione culturale e gestionale delle numerose risorse del territorio che rappresentano a tutt’oggi la chiave di volta del nostro ampio e sfaccettato tessuto socio economico”.

 

 

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Scritto da il 24.10.2016. Registrato sotto Foto, sagre_feste, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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