AFERPI CONFERMA NUOVAMENTE GLI IMPEGNI, MA PER ORA RICEVE SPICCIOLI

Azzi il 15 aprile alla premiazione di Issad Rebrab "Uomo dell'Anno"

Azzi il 15 aprile alla premiazione di Issad Rebrab “Uomo dell’Anno”

Piombino (LI) – Fausto Azzi, amministratore delegato della società del gruppo algerino Cevital, insieme al direttore operations, Sergio Simoni e al direttore Risorse Umane Riccardo Grilli, hanno parlato alcuni giorni fa con un centinaio di lavoratori dei reparti treno vergella e finimento barre, gli unici attivi in questo memento, per raccontare lo stato delle cose «fuori da ogni interpretazione».

Azzi nell’occasione ha confermato agli operai l’acquisto della nuova acciaieria elettrica completa di due colate continue e laminatoio per rotaie da 120 metri con “tempera del fungo” (la parte della rotaia dove scorrono le ruote dei treni). I tempi previsti per l’entrata in attività sono 24 mesi dalla firma del finanziamento bancario, fin qui nota dolente del progetto, che però l’amministratore delegato ha detto di aspettarsi per novembre-dicembre (e quindi il timer slitta almeno di altri quattro mesi in avanti rispetto alle promesse di Rebrab dello scorso 30 aprile 2016 che parlava di prima colata ad agosto 2018, ndr.).

Confermati da Azzi anche i programmi per la diversificazione manifatturiera dell’area e per il nuovo insediamento agroalimentare, così come la prevista riassunzione degli ultimi 719 dipendenti della vecchia Lucchini, in aggiunta ai 1.280 già in attività, che si concretizzerà il prossimo 6 novembre (attingendo completamente dai contributi pubblici, ndr.).

In attesa che il polo siderurgico torni a regime, l’azienda prevede per i nuovi assunti il ricorso alla cassa integrazione straordinaria, mentre il fronte sindacale chiede a gran voce di utilizzare lo strumento della solidarietà (che però richiede una produzione di almeno il 40% di quella a regime, valore lontano da quella attuale dei laminatoi, ndr).

Su questo punto, il 6 settembre è previsto un incontro al ministero dello Sviluppo economico nel quale questa situazione di stallo  si potrebbe in qualche modo sbloccare, ma sempre attingendo dai contributi pubblici viste le affermazioni dell’imprenditore algerino dello scorso 1 agosto che ha chiaramente detto che non contribuirà con ulteriori capitali propri all’operazione

In questi giorni Azzi ha anche ricevuto un contratto di finanziamento per 7,5 milioni da parte di un pool di banche (Unicredit, Mps, Banco popolare) per l’acquisto di semilavorati indispensabili per mandare avanti l’attività della ex Lucchini.

Questo contributo è comunque lontanissimo (circa un decimo, ndr.) da quanto richiesto da Aferpi ed indicato nell’ultima relazione del commissario di governo Nardi.

Questo inizio è comunque un avvio di  dialogo con gli istituti di credito che riprenderà a fine agosto. In Aferpi, Rebrab ha già impegnato 92 milioni e dice che c’è la volontà di sostenere l’intero investimento che, compreso il finanziamento del cosiddetto circolante (cioè gli acquisti dei semilavorati), supererà i 700 milioni. Speriamo in bene…

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Scritto da il 12.8.2016. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

3 Commenti per “AFERPI CONFERMA NUOVAMENTE GLI IMPEGNI, MA PER ORA RICEVE SPICCIOLI”

  1. Ciuco nero

    Chiacchere tante….

  2. Oblio

    Oltretutto incomprensibili.

  3. Ciuco nero

    Non trovano una banca che gli presta 10 mln di euro in tutta Europa per comprare le materie ..e ne cercano una. He gli finanzi l intero progetto per un totale di oltre 600 mln!!

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DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    80 mesi, 28 giorni, 10 ore, 6 minute fa

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