INFRASTRUTTURE, ROSSI: “LA TOSCANA HA BISOGNO DI UNA SVOLTA”

Il presidente Rossi con l'Ex sindaco Anselmi nel 2010

Il presidente Rossi con l’Ex sindaco Anselmi nel 2010

FIRENZE -Il tempo delle “svolte” non finisce mai in Toscana. Dopo anni di annunci per la nuova e moderna autostrada, che nella pratica si sono trasformati solo nella gabella di 60 centesimi per chi passa da Rosignano per andare a Livorno da versare a SAT, oggi il presidente della Regione chiede al governo di passare dal dire al fare su ciò che riguarda le infrastrutture in Toscana. Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

“E’ davvero arrivato il momento di passare dal dire al fare perché la Toscana di una svolta nelle infrastrutture ha bisogno. La Regione più che metterci copiosi finanziamenti non può fare. L’ha fatto per i porti di Piombino e Livorno, per la Firenze Lucca, per la tramvia. Le altre opere riguardano o enti nazionali o lo stesso Ministero. Ho fiducia nel ministro, perchè da quando è al ministero c’è un clima nuovo, di maggiore correttezza, di trasparenza nelle relazioni e anche rispetto degli impegni”.

Lo ha detto il presidente della Regione, Enrico Rossi, nel suo intervento ad “Infrastrutture e mobilità, dal dire al fare”, la due giorni organizzata dall’assessorato regionale ai trasporti per fare il punto sullo stato di attuazione del Piano regionale integrato di infrastrutture e mobilità.

Insieme a Rossi a chiudere il convegno era presente lo stesso ministro dei trasporti e delle infrastrutture Graziano Delrio.

“Le nostre priorità – ha spiegato Rossi – sono sempre le stesse: da quindici anni aspettiamo una risposta sulla Tirrenica rispetto alla quale ci viene annunciato che deve essere l’Europa a darci un via libera definitivo. Io mi sono piegato a diverse soluzioni senza vantare crediti che pure avevamo o scadere nell’arroganza regionalistica però il collegamento da Milano a Roma occorre e deve passare sulla costa altrimenti si condanna la Toscana alla decrescita e alla marginalità rispetto ai grandi flussi. Noi su questo chiediamo anzi pretendiamo tempi certi”.

Dopo aver ricordato gli investimenti a Piombino con un escavo di 20 metri, una nuova portualità e nuove darsene e quelli in corso a Livorno ha osservato che emerge un quadro alla portualità toscana completamente diverso rispetto ad alcuni anni fa: motivo in più perchè “la viabilità sia presto risolta sia nel tratto della Tirrenica sia nei collegamenti con il porto di Piombino e con la superstrada ammodernata, riadattata e qualificata”.

“Un altro grande impegno che chiediamo – ha aggiunto Rossi – è il completamento della Grosseto Siena. I soldi ci sono stati messi: ora bisogna che partano i lavori che mi hanno promesso dovrebbero concludersi entro il 2020. Poi c’è il nodo della Toscana centrale per il quale ribadiamo la necessità delle terze corsie autostradali prima di tutto in direzione di Livorno e della costa in direzione Viareggio-Pisa sull’autostrada. Aspettiamo la data di inizio dei lavori visto che abbiamo completato tutti i nostri adempimenti. Sulla A1 bisogna completare gli interventi tra Barberino e Firenze nord e poi iniziare da Firenze sud verso Roma. Anche per questi la Regione ha completato i suoi compiti”.

Il lavoro sulla Firenze Mare con la terza corsia risolve anche il problema del viadotto all’Indiano e contribuisce ad una diminuzione dell’impatto della viabilità. Lì abbiamo iniziato la cura del ferro e messo molte risorse regionale per la tramvia e chiediamo ci sia data una risposta sui tempi di partenza dei lavori per l’aeroporto. Finalmente è stato capito che non c’è contraddizione tra lo sviluppo di Pisa e quello di Firenze. Le carte sono ferme alla valutazione di impatto ambientale. Che si faccia presto e bene e poi anche qui si parta.

Venendo infine alla questione del sottoattraversamento ha sottolineato come finora era stato detto essere indispensabile per dare a Firenze una stazione dell’alta velocità e per garantire che non ci fosse un conflitto tra i treni dell’alta velocità e quelli regionali dei pendolari.

“Se ci sono soluzioni diverse – ha detto il presidente – ce le portino: noi siamo disposti a valutare le carte. Però si decida di fare qualcosa perchè la puntualità dei treni regionali è fortemente pregiudicata. E se nella realizzazione del sottoattraversamento si dovessero risparmiare risorse è venuto il momento di pensare un po’ meno all’alta velocità e un po’ di più ai treni pendolari. Ho una priorità assoluta che è la Siena Firenze. Qui è già stato deciso di raddoppiare il binario unico da Granaiolo ad Empoli. Occorre proseguire da lì verso Siena per garantire anche ai senesi un più veloce e civile collegamento con la città capoluogo”.

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Scritto da il 2.7.2016. Registrato sotto ambiente/territorio, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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