SEMINARIO DI LEGAMBIENTE SU RIFIUTI E SIDERURGIA
Piombino (LI) – Nel salone del centro giovani di Piombino, a partire dalle ore 16, si terrà il seminario organizzato da Legambienteb”Da problema a opportunità. Flussi di materia, bonifiche , riciclo delle scorie siderurgiche e risanamento del distretto estrattivo della val di Cornia”, organizzato a Piombino da Legambiente. Ai lavori, coordinati dal presidente regionale di Legambiente Fausto Ferruzza, interverranno, tra gli altri, i sindaci di Piombino, Massimo Giuliani, di Campiglia Marittima, Rossana Soffritti, il presidente dell’Autorità portuale di Piombino, Luciano Guerrieri, “Rimateria” con il presidente Valerio Caramassi e Mirko Lami, della segreteria regionale della Cgil.
Contemporaneamente, ormai al disincanto, si presenteranno già dalle 15 ai cancelli del Centro giovani per manifestare e chiedere conto delle promesse gli esponenti di una sinistra oltre il Pd (Rifondazione, L’altra Piombino, Sel, il gruppo Camping Cig, i sindacati di Base) ma anche 5 Stelle.
L’ultima loro nota stampa è una denuncia molto importante che dovrebbe far riflettere tutti:
Si può infatti leggere nel testo: «Primo luglio 2015 –primo luglio 2016: l’anno che non c’è: non c’è l’acciaieria con i due forni elettrici, non c’è il settore agroindustriale, né quello logistico, non ci sono le bonifiche, non ci sono i soldi, non c’è occupazione né sviluppo».
A fronte di tutto questo, le richieste sono classificate come rivendicazioni: «Che Aferpi investa subito il denaro necessario; che il governo imponga il rispetto del piano e per l’occupazione, che ci sia l’elaborazione di un piano nazionale per la siderurgia, che siano avviate le bonifiche, che siano adeguati gli ammortizzatori sociali all’allungamento dei tempi, che siano diversificati i processi di sviluppo per la Val di Cornia»
Per quanto riguarda la reindustrializzazione di Aferpi è stata finora convinzione diffusa che occorresse la Via (la valutazione di impatto ambientale). Vero è che a gennaio scorso Aferpi ha presentato alla Regione la documentazione per la «procedura di fase preliminare» propedeutica all’attivazione della Via.
Il 27 giugno scorso però Aferpi, ha ritirato la «procedura di fase preliminare», e chiesto alla Regione l’avvio del «Procedimento di verifica di assoggettabilità» relativamente alla riconversione del complesso ex Lucchini. La regione adesso è al bivio: o soprassiede alla VIA, e indica ad Aferpi una serie di prescrizioni, effettuate le quali, l’iter si conclude. Oppure la Regione chiede ad Aferpi una valutazione regionale per la quale verrebbe prescritto di attivare sia la Via e sia la cosiddetta «valutazione di incidenza», procedimento tendente a mitigare preventivamente effetti negativi sull’ambiente legati all’attuazione del progetto. Certo è che se la regione su un impianto che sarà realizzato nel 2020 non tutelasse ambiente e salute, ma solo desse alcune prescrizioni, non so in quanti sarebbero d’accordo con tale scelta.
Un’ultima cosa: riteniamo inadatto il “Centro Giovani” ad ospitare iniziative di questo tipo. La mancanza di strutture adeguate in città, non può giustificare e trasformare una struttura realizzata con i contributi per infanzia ed adolescenza, e riservata ai giovani, in un luogo “altro”, dove i problemi degli adulti la fanno da padrone.