AFERPI: ISSAD REBRAB IL 16 AL MISE CON IL NUOVO FORNO?

il piano industriale di Cevital

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Piombino (LI) – Delineato un programma di incontri con Regione e Mise per i progetti del territorio. Tutti gli appuntamenti da qui al 1 marzo. Si avvicina l’accordo con Aferpi.

Martedi 16 o più probabilmente mercoledì 17 febbraio, il presidente di Cevital Issad Rebrab incontrerà il ministro Federica Guidi a Roma per comunicargli il nome del gruppo scelto per la realizzazione del forno elettrico e la tecnologia usata, visto che entro il 15 febbraio le tre aziende fornitrici ancora in lizza (Sms Demag, Primetals e Danieli) presenteranno la loro offerta. Se questo si realizzerà saranno confermate le voci provenienti dall’algeria di uno sblocco dei capitali di Rebrab dopo l’interessamento del governo italiano.

In attesa poi dell’importante incontro al Ministero dello Sviluppo Economico sull’attuazione del cronoprogramma Aferpi, rimandato a martedì 1 marzo, il sindaco Massimo Giuliani ha potuto incontrare giovedì 11 febbraio a Roma i rappresentanti della direzione generale del Mise e il responsabile regionale delle aree di crisi Gianfranco Simoncini nel corso di una riunione che si è svolta a latere di un tavolo esecutivo incentrato sull’Accordo di Programma di Livorno e sui progetti relativi alla città labronica.

Giuliani, che partecipava come vicepresidente della provincia in sostituzione del presidente Alessandro Franchi, ha potuto in questa occasione tenere un breve incontro separato con Regione e Ministero per affrontare anche le questioni locali.

Subito dopo l’appuntamento del 1° marzo, Regione, Ministero e Comune hanno pertanto convenuto la necessità di convocare un tavolo esecutivo sull’Accordo di Programma, per effettuare una valutazione completa dello stato di attuazione di tutti gli assi strategici contenuti nel documento.

Enrico Rossi insieme a Issad Rebrab

Enrico Rossi insieme a Issad Rebrab

A seguire, il presidente Rossi convocherà la Cabina di regia territoriale per affrontare anche in questa sede le questioni più impellenti, sulla base di quanto scaturirà dalle riunioni precedenti.

Nelle assemblee dei lavoratori i Sindacati ieri hanno incassato l’ok dei lavoratori (un solo contrario e 4 astenuti) sul percorso deciso da qui al 1° marzo: 16 o 17 febbraio presidio sotto la Prefettura e la Regione e il 1° marzo a Roma potrebbero arrivare anche i lavoratori sotto il ministero se le notizie che arriveranno da Aferpi non saranno quelle auspicate, in particolare per quanto riguarda il reintegro dei cassaintegrati, per i quali oggi ci sarà un nuovo incontro con l’azienda e all’inizio della prossima settimana si potrebbe giungere ad un accordo definitivo.

Il presidente di Confindustria Livorno Alberto Ricci facendo il punto sulla situazione Aferpi ha voluto specificare che in questa situazione è più importante fare bene che fare presto, perché per anni c’è stato il rischio concreto «che il territorio di Piombino diventasse una seconda Bagnoli o una seconda “area Falck” (con tutte le nefaste conseguenze ambientali)».

«E’ del tutto evidente – commenta il presidente di Confindustria Livorno – che un progetto di dimensioni epocali come quello che si sta realizzando a Piombino, non può concretizzarsi in una manciata di mesi dopo anni di sofferenze».
Ricci ricorda anche le altre opportunità che si sono create anche sul porto: dal polo delle demolizioni navali, alla piattaforma logistica integrata, e come un’ulteriore conferma della capacità attrattiva di Piombino sia arrivata con la manifestazione di interesse del Gruppo General Electric, «un processo evolutivo che soltanto 12 mesi fa poteva considerarsi fantascienza pura, è invece oggi una realtà». Indispensabile per Ricci la SS 398, e l’avvio delle bonifiche del Sin.

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Scritto da il 12.2.2016. Registrato sotto Editoriali, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    80 mesi, 27 giorni, 18 ore, 38 minute fa

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