RICONGIUNGIMENTO ASIU-RIMATERIA. ELETTO IL NUOVO CDA

caramassi

Valerio Caramassi

Piombino (LI) – L’assemblea dei soci di Asiu Spa si è riunita oggi 4 dicembre per valutare esiti e prospettive del passaggio del ramo di azienda a SEI Toscana, avvenuto lo scorso primo di novembre, nonché la remissione del mandato del consiglio di amministrazione .

In questa occasione i soci hanno eletto una nuova governance dell’azienda più funzionale alla fase di ricongiungimento di Asiu in RIMateria, eleggendo all’unanimità il presidente della società Barbara Del Seppia e riproponendo come consigliere Valerio Caramassi, precedentemente nominato presidente. Del nuovo Cda non farà più parte Carlo Olmo, che è stato ringraziato da tutti i soci Asiu per il prezioso contributo fornito in modo del tutto gratuito in questi mesi.

Nel breve tempo in cui ha operato da quando è stato eletto, il precedente CdA ha raggiunto il duplice obiettivo del passaggio a SEI Toscana e del varo di un nuovo piano industriale, validato dalle banche, che permetterà di chiudere il bilancio 2015 in leggero attivo.

A questo punto, di fronte a due aziende (Asiu e RIMateria) che hanno un’unica missione (riciclaggio e smaltimento in sicurezza dei rifiuti industriali) si rende necessario concentrare gli sforzi nell’elaborazione di un piano industriale unico e nel ricongiungimento societario delle due compagini in RIMateria.

Valerio Caramassi, nell’assumere le deleghe alle strategie, allo sviluppo e alle relazioni esterne, potrà in questo modo concentrarsi esclusivamente alla realizzazione del progetto di riqualificazione paesaggistica delle aree a discarica di Ischia di Crociano e al decollo del progetto RIMateria.

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PARODI: L’ASSEMBLEA DEI SINDACI DI ASIU ESCE CON UN NUOVO CDA, RIDOTTO DI UN UNITA’

il sindaco Giuliano Parodi

il sindaco di Suvereto Giuliano Parodi

Riceviamo e pubblichiamo dal Sindaco di Suvereto Giuliano Parodi.

Al di la’ delle motivazioni “nobili” legate all’obiettivo raggiunto da parte del ex consigliere Carlo Olmo, addotte dal Presidente di ASIU, resta di fatto che il problema sollevato dal sindaco Parodi mesi fa sulla sua presenza illegittima, in virtu’ della legge Madia, lo ha costretto ad un passo indietro, in uno scenario poco edificante che palesa il pressappochismo con cui vengo fatte le scelte nella federazione del PD, ovvero l’organo che ha nominato i componenti e che i sindaci hanno solo ratificato.

Dalla discussione di questa mattina e’ emerso anche un altro dato oggettivo sui cui riflettere: il piano industriale di ASIU per il suo risanamento finanziario e rilancio, e’ stato avallato dalle banche, come piu’ volte detto dal Presidente, ma formalmente non esiste nessun atto che lo certifica. Una fiducia data sulla parola, il che significa che in qualunque momento se dovessero minimamente cambiare le condizioni all’interno dell’azienda o, le sofferenze economiche dovessero acuirsi per qualche motivo, le banche potrebbe chiudere i rubinetti del fido mettendo in ginocchio la societa’.

Con un piano industriale pieno di incertezza, basato sulla costruzione della nuova discarica, di cui al momento non e’ stato ancora avviato l’iter autorizzativo, le bonifiche delle aree ex-lucchini, anch’essa ancora al palo, e sopratutto una parte consistente degli utili legata alla ripresa di produzione di acciaio a Piombino, che alla luce degli ultimi eventi non e’ certo cose imminente, le preoccupazioni da sindaco socio sono notevoli.

“Partendo da questo assunto” commenta Parodi “ho votato la fiducia al nuovo cda, che vede lo scambio al vertice tra DelSeppia con Caramassi, facendo inserire a verbale una data di scadenza, 31-12-2016 per il raggiungimento di alcuni obiettivi strategici. Se superata tale data non fossero raggiunti i risultati, i componenti del cda devono rimettere il mandato ai sindaci.

Gli obiettivi indicati sono: l’unione in un unica societa’ tra ASIU e RIMATERIA, in virtu’ del fatto che con il passaggio a 6Toscana della gestione dei rifiuti urbani, non ha senso tenere in piedi due societa’ con la stessa mission. Questa operazione di “fusione” che puo’ sembrare semplice sulla carta, nasconde alcune insidie per lo stato patrimoniale attuale di Rimateria, che se non sana alcuni debiti, potrebbe vedere i comuni, soci di entrambe le societa’, essere costretti ad un aumento di capitale, da fare sottraendo soldi ai bilanci pubblici.

Il risanamento di ASIU attraverso l’acquisizione delle autorizzazioni necessarie per la realizzazione del cono rovescio tra le due discariche (ex-lucchini ed ischia di crociano) e il conseguente lavoro d acquisizione di materiale , rifiuti speciali da immettere nel nuovo spazio generato, operazione questa che vede la Regione in prima linea, in quanto titolare delle autorizzazioni dopo la riforma DelRio ed il superamento delle Province.

Ultimo obiettivo il rilancio di Rimateria, ovvero la messa in produzione del “misto-cemento”, il nuovo prodotto che dovrebbe sostituire il conglomix, mandato in pensione senza avere vissuto dei felici natali. Anche questa azione complessa e lunga , dato che il nuovo prodotto necessita di materia prima (e senza una ripartenza sostanziale di Aferpi i tempi si dilateranno) e di autorizzazioni circa la commercializzazione del nuovo lavorato.

“Un quadro complesso” conclude Parodi “un anno di tempo per costruire un futuro ad una societa’ rinnovata e il rilancio di un area attraverso la gestione controllata di rifiuti speciali. Con queste premesse il comune di Suvereto ha votato la fiducia, e personalmente ho fatto un augurio a Barbara DelSeppia neo presidente di ASIU che riesca per il bene collettivo a vincere queste sfide, ma che sia pronta insieme al vice, Valerio Caramassi, a farsi carico delle responsabilita’ in caso di fallimento dell’intera operazione. E’ finito del tempo delle deleghe in bianco, le partecipate devono avere obiettivi precisi da raggiungere, tempi certi di realizzazione e strumenti in mano ai Sindaci per valutare concretamente la bonta’ delle azioni.”

Giuliano Parodi

Scritto da il 5.12.2015. Registrato sotto ambiente/territorio, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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