PIOMBINO: SU LUCCHINI/AFERPI I CONTI NON TORNANO

sciopero camping cigPiombino (LI) – Riceviamo e pubblichiamo integralmente due note, la prima del CAMPING CIG che riporta le considerazioni su Aferpi del Commissario Governativo NARDI, e la seconda a firma delle Parlamentari  sen.Alessia Petraglia e on. MARISA Nichi, che  sulla vicenda AFERPI preannunciano un interrogazione al Governo.

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Camping Cig: Le preoccupanti considerazioni su Aferpi del Commissario Governativo

Nella Quinta Relazione trimestrale sull’andamento dell’esercizio dell’impresa e sulla esecuzione del Programma ai sensi del D.L. 347/2003 pubblicata il 01.12 2015 , il Commissario di Governo fa amare e preoccupanti considerazioni  sullo stato di attuazione   del Programma di Cessione dei Complessi Aziendali di Lucchini e Lucchini Servizi.

Così alle preoccupazioni dei lavoratori  e delle  loro famiglie    più volte denunciate , oltre le  criticità e  ritardi  nell’ attuazione del piano industriale di Aferpi , ora è il Commissario Governativo a preoccuparsi, confermando  ciò che sosteniamo da molto tempo e  tutto questo è allarmante   , in particolare quando si afferma che :

I primi mesi del 2016 si prospettano assai critici sul piano della gestione corrente sia industriale che finanziaria con conseguenti riflessi anche sull’attuazione del piano imprenditoriale. Infatti, pur confermando il loro impegno strategico, Aferpi e Cevital , hanno annunciato nell’incontro dell’otto ottobre 2015 presso il MISE :

1)     Un primo slittamento degli ordini di smantellamento degli impianti della c.d. area a caldo e delle decisioni circa la scelta della migliore tecnologia di costruzione del forno elettrico.

2)     A tal proposito si rileva che il momento di mercato è pesantemente negativo e potrebbe preludere a cambiamenti strutturali con rischi e incertezze tali da ridurre la disponibilità dei necessari cofinanziatori dei piani di investimento, piani che andranno meglio rivisti e sviluppati alla luce dei detti cambiamenti in atto sul mercato siderurgico europeo e mondiale.

3)     Non si può non segnalare le difficoltà politico-amministrative che l’azionista sta incontrando in Algeria, paese in cui sono allocate le ingenti risorse finanziarie del gruppo Cevital. Su tale tema il nuovo azionista ha dato rassicurazioni alle Istituzioni Sorveglianti.

4)    Questa Amministrazione ritiene che si verificheranno in ogni caso rilevanti slittamenti per quanto riguarda investimenti e smantellamenti il cui avvio si potrebbe collocare nel primo semestre 2016, subordinato comunque alla revisioni dei piani industriali e alla pianificazione finanziaria dell’azionista Cevital.

Altresì il Commissario Governativo nella sua preoccupazione afferma anche:

La scrivente procedura non può non rilevare la propria preoccupazione per questa fase di avvio della nuova società, dove sono previste diverse e molteplici attività proprie di un sistema complesso come quello di Piombino, aspetti che sono stati segnalati al nuovo azionista e che richiedono ad avviso della scrivente Amministrazione una integrazione di competenze manageriali siderurgiche. Ci è stato riferito dall’azionista Cevital come la ricerca di un general manager italiano a supporto dell’amministratore delegato stia procedendo con qualche difficoltà.

Queste dichiarazioni chiaramente evidenziano una attuale  carenza di manager  della società Aferpi.

Vorremmo sapere dai nostri rappresentanti sindacali e dalle istituzioni ,  in primis il Governo  a seguire il presidente della Regione Toscana e sindaco che tanto hanno decantato il progetto Aferpi  e tutt’oggi sembrano gli unici a non dimostrare perplessità nonostante gli altri firmatari dell’ accordo stiano sostenendo criticità ed oggi lo stesso Commissario di Governo, quale sia lo stato vero dell’ arte , perchè discorsi ne abbiamo sentiti ormai troppi , i lavoratori devono sapere la verità e tutto si deve svolgere alla luce del sole con la massima trasparenza , e non nelle segrete stanze. Delegare va bene  ma ora basta ora è in gioco il nostro futuro e la nostra esistenza di lavoratori.

Ai sindacati chiediamo di portare davanti al Governo, nei prossimi giorni ,  l’irrisolto caso Piombino, mediante una forte mobilitazione a Roma, la quale cominci finalmente a  collegare i diversi siti siderurgici (Piombino, Taranto, Terni…), appunto nella mobilitazione e nella costruzione di una piattaforma comune per rivendicare dalle aziende e dal governo una politica industriale nazionale coordinata, rivolta a produrre acciaio di qualità e servizi moderni ad esso connessi, in modo da competere adeguatamente sul mercato internazionale e non ritrovarsi in pochi anni ad altri fallimenti, dopo Lucchini, Severstal, Riva…

In merito  alla costituenda nuova Società della logistica, al contrario di ciò che era  stato annunciato dai sindacati ,apprendiamo che  nessun lavoratore rientrerà dalla cassa integrazione ma saranno utilizzati i lavoratori attualmente in Aferpi

Per quanto sopra chiediamo che siano i lavoratori dei reparti interessati, a decidere  con voto segreto , quale posizione assumere rispetto alla decisione dell’ azienda,   nell’ assemblea  del 10 dicembre pv.

Pertanto :

  1. vorremo capire quale necessità e  urgenza ci sia a formare una nuova società di logistica “Piombino Logistics” , che opererà sul pontile Aferpi e anche sulle banchine del porto di Piombino ,  quando il Settore Siderurgico è in notevole ritardo , non è stata messa neppure la prima pietra per  la nuova acciaieria  e non è ancora stato ordinato il  forno elettrico.
  2. Così facendo si continua a dividere i  lavoratori “dividi et impera” diminuendo di fatto il loro potere contrattuale.

Ribadiamo ancora una volta e lo ripeteremo fino alla pedanteria che :

  1. le autorizzazioni per le concessioni delle aree portuali ( settore logistica) devono essere contestuali ,subordinate e graduali, in ragione dell’effettivo stato di avanzamento dei lavori, degli investimenti, in siderurgia (settore siderurgico ).
  1. finché non si colera’ acciaio dal nuovo forno elettrico nessun macchinario impianto attrezzatura deve lasciare Piombino per essere trasferito altrove.

Riguardo alle Bonifiche, chiediamo infine che si indichi una tempistica per l’inizio e per il numero dei lavoratori che verranno  occupati e risposte precise per  l’impiego delle ditte dell’indotto, per le quali ad oggi non esistono accordi precisi a tutela dei posti di lavoro che verranno ulteriormente persi.

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SEL: FAREMO UNA INTERROGAZIONE AL GOVERNO SU AFERPI
sciopero piombinoRiceviamo e pubblichiamo da Alessia Petraglia, Senatrice Sel e Marisa Nicchi Deputata Sinistra Italiana- Sel.
“A differenza di quanto ha fatto sperare il Presidente Enrico Rossi nella recente campagna elettorale per le regionali, con l’Accordo di Programma e l’acquisto di Lucchini da parte di Cevital l’agonia di migliaia di famiglie che grazie alle Acciaierie di Piombino hanno vissuto del proprio lavoro non è terminata né purtroppo pare chiaro quando terminerà.
Ieri a Piombino si sono svolti lo sciopero e la manifestazione dei lavoratori proclamati da Fim, Fiom e Uilm dopo il recente incontro al Ministero dello Sviluppo Economico non ha portato alcuna concreta notizia positiva ma anzi ha confermato ritardi ed indecisioni oltre che fornire preoccupanti elementi fino ad oggi sconosciuti. Crediamo che su Piombino il Governo sia in forte imbarazzo ed è forse per questo che all’incontro non si è presentata il Ministro Guidi.
Il cronoprogramma previsto sia per gli interventi relativi alla demolizione degli impianti ed alla bonifiche delle aree in questioni che per quelli collegati alla reindustrializzazione (l’acquisto del forno elettrico per far ripartire l’area a caldo, le opere infrastrutturali per la logistica) appare decisamente disatteso. Inoltre anche l’impegno finanziario di Cevital/AFERPI tanto sbandierato appare adesso rimesso in discussione dal fatto che il finanziamento dell’operazione sarebbe su “un tavolo avviato con la Banca Europea degli Investimenti”.
Le responsabilità di questi ritardi che evidentemente provocheranno anche il non rispetto dell’accordo di programma sono da imputare ovviamente ad un soggetto imprenditoriale “ballerino” ed indeciso che in poco tempo ha cambiato più volte i propri vertici, ma anche ad un Governo regionale e nazionale che “passata la festa, gabbato lo santo” non sta portando a termine quel disegno complessivo necessario per completare l’operazione: la convenzione Regione-Invitalia per la bonifica, il mancato completamento del Porto dove fino ad oggi sono stati spesi 120 milioni di euro di denaro pubblico e che necessita di ulteriori risorse che, ad oggi, non si sa chi metterà; per finire con la 398 sulla quale in questi anni gli annunci si sono sprecati e che in realtà si vuol continuare a legare ad un’opera inutile quanto dannosa ed irrealizzabile per buona parte della Toscana come l’Autostrada Tirrenica.
Di tutto ciò e di ogni dettaglio legato alla vicenda di Piombino io e Marisa Nicchi chiederemo conto al Governo attraverso un’interrogazione parlamentare perché forse fuori dalla Val di Cornia, a Roma come a Firenze, qualcuno pensa che la vicenda di Piombino si sia felicemente conclusa.
Noi invece siamo molto preoccupate e vogliamo testimoniare la nostra vicinanza ai lavoratori”.
Alessia Petraglia Senatrice Sel
Marisa Nicchi Deputata Sinistra Italiana- Sel
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Scritto da il 5.12.2015. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

2 Commenti per “PIOMBINO: SU LUCCHINI/AFERPI I CONTI NON TORNANO”

  1. Ciuco nero

    E intanto dopo la concordia anche le navi militari vanno a la spezia….votate PD votateli ancora….

  2. Anni che denunciamo le messe in scena continue di sindacati, enti locali, ministeri, in combutta con soggetti che per ragioni varie si prestano alle medesime. Da Al Habahbeh a Rebrab.
    La stessa cosa, con alcune secondarie differenze, si verifica a Taranto, con ILVA, per cui si fingono soldi svizzeri, bonifiche e compratori. O Termini Imerese, con Grifa (decessa) e bluetec (simulata).
    Lo scopo è sempre lo stesso, mentire e ingannare, cercando di arrabattare gli stipendi con soldi pubblici finché si può, per non perdere clientele, voti, appalti per gli amici, carriere nei sindacati, influenza dai pulpiti.
    Essenzialmente è tutto il comparto dell’industria pesante italiana, con qualche eccezione specifica, a non esser più competitivo. Per ragioni storiche, geopolitiche, tecnologiche. E non c’è nulla da fare.
    Invece che ammortizzare i dipendenti e cercare nuovi campi d’azione, si gettano le ultime risorse in pozzi senza fondo, con i media complici che pompano i sedicenti sceicchi dell’ultimora.
    Del resto nessuno ricorda mai che lo stesso Nardi è commissario a Piombino, ma sarebbe galeotto a Taranto, dove ha preso una condanna a 8 anni e mezzo (!!) per reati gravi e specifici.

    Qui un link che può interessare, in cui Aferpi viene citata direttamente.

    https://abateditheleme.wordpress.com/2015/12/04/ilva-guidi-galletti-e-de-vincenti-apprendisti-stregoni/

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DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    80 mesi, 27 giorni, 12 ore, 23 minute fa

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