ATO SUD: “CON LE STRILLAIE NEGATA LA DIFFERENZIATA”

il grafico che mostra la situazione alle Strillaie

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Grosseto – Il Forum ambientalista ci illustra i motivi dei costi elevati delle tariffe sui rifiuti urbani.

“Da diversi anni in questa nostra provincia il movimento ambientalista indipendente denuncia tre gravi errori, compiuti dai decisori politici in materia di rifiuti urbani, da soli inspiegabili, ma se messi insieme alle persone che siedono nei vari Consigli d’Amministrazione delle società coinvolte, delineano un quadro allarmante e indicano l’esistenza di un possibile conflitto di interessi a vantaggio di soggetti privati e a danno della collettività.

Il primo errore è stato compiuto nel 2006 dagli amministratori della Provincia di Grosseto ed è un errore di programmazione circa la quantità di rifiuti che si sarebbero prodotti. Si è ipotizzato che si sarebbe registrata una crescita della quantità dei consumi e quindi dei rifiuti, con un incremento annuo del +5%, quindi del 50% in dieci anni, quando una crescita dei consumi non era sostenibile e la tendenza in atto era già in calo, per effetto dei primi segnali della crisi economica. Questo errore, inspiegabilmente ripetuto nel 2013 con il Piano interprovinciale, ha portato ad un eccessivo dimensionamento degli impianti realizzati alle Strillaie, con alti costi di ammortamento e di gestione a carico dei contribuenti.

La tabella che segue, che mette a confronto i dati certificati dalla Regione (ARRR) con quelli programmati, evidenzia un eccesso di capacità impiantistica di 30-40 mila tonnellate/anno, che non consentono agli impianti di lavorare al meglio:

Conseguente e collegato al primo errore c’è il secondo, compiuto dai Sindaci, che hanno firmato una Convenzione per le Stillaie. Al gestore, che ha interessi concreti nell’incenerimento dei rifiuti tramite la STA Spa, è stata garantita dal 2012 al 2040 una quantità costante ed elevata di rifiuto INDifferenziato, pari a 96.000 ton/anno, per la produzione del combustibile degli inceneritori. Se questa quantità non sarà conferita, fa scattare penali a carico dei cittadini. Ma tale quantità non potrà esserci, sia per il calo tendenziale della produzione totale, sia per l’auspicata crescita della raccolta differenziata, che va a sottrarre gli unici rifiuti che hanno il potere calorifico necessario agli inceneritori: la carta, la plastica, l’organico.

Pertanto la Raccolta Differenziata, che nelle provincie italiane più virtuose fa registrare un calo delle tariffe ai cittadini grazie alla vendita di materie alle industrie e grazie alla riduzione dei costi di smaltimento, nella nostra provincia non può aumentare. E’ accertato dal Ministero dell’Ambiente che differenziare conviene: il costo della raccolta dei rifiuti differenziati è maggiore della raccolta dell’indifferenziato, ma il suo costo di trattamento, al netto delle entrate dei contributi di filiera, è molto più basso del costo di trattamento dell’indifferenziato.

Il terzo errore compiuto dai Comuni della provincia, che ha diversi aspetti di illegalità, è quello di non quantificare e di non portare in bilancio del Comune le entrate provenienti dalla valorizzazione delle materie raccolte (carta, plastiche, vetro… ) con il sistema che meglio le valorizza, il porta a porta. Infatti la qualità e purezza dei materiali è sicuramente migliore di quella dei cassonetti stradali e ciò fa crescere le entrate al Comune.

Non consentendo ai consigli comunali di elaborare un‘analisi costi/benefici del porta a porta e un bilancio a consultivo dei vantaggi derivati dai diversi sistemi della raccolta differenziata, l’ATO rifiuti si comporta in modo tale da negare nei fatti quelli che sono gli obiettivi della pianificazione e del rispetto delle leggi nazionali ed europee. Gli unici che ne traggono vantaggio sono i gestori privati degli inceneritori, che siedono anche nel Consiglio di Amministrazione del Gestore rifiuti dell’ATO SUD”.

Roberto Barocci
Forum Ambientalista Grosseto

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Scritto da il 5.12.2015. Registrato sotto ambiente/territorio, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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