E SE FOSSE L’UOMO LA PRIMA VITTIMA DEL FEMMINICIDIO?
Piombino (LI) – A pochi giorni dalla giornata internazionale contro la violenza sulle donne, esce un nuovo libro di Sestilio Bani intitolato “Tante mogli… sono la radice del male nel mondo” (Edizioni Bancarella) che prova a presentare l’altra faccia di questa dolorosa medaglia.
Secondo l’autore, matrimoni, divorzi e separazioni, sono all’ordine del giorno, non solo per la facilità con cui ci si sposa e ci si separa, ma anche per le terribili conseguenze a volte violente che salgono agli onori della cronaca.
«Allora si grida al femminicidio, si accusano gli uomini di violenze gratuite senza considerare che nella realtà sono loro in maggioranza le prime vittime».
Ed è questo che spiega Bani, nel suo libro inchiesta, frutto di decenni di ricerche e di raccolta di storie che usa a sostegno della sua teoria.
Nel testo viene sfatato il luogo comune che la donna è la prima vittima e viene evidenziato invece che è l’uomo che è gravato di tutte le nefaste conseguenze di relazioni nate male, e in più contro di lui si accanisce anche la legge, fatta per difendere indiscriminatamente solo la donna.
Bani lancia un allarme e due inviti: il primo alle donne a meditare maggiormente sulle prprie azioni, scegliendo l’amore e non altro; e il secondo ai legislatori affinché la nostra legge si adegui a quella della maggior parte dei paesi, dove gli uomini e le donne sono considerati davvero uguali, onde eliminare una delle cause principali dei femminicidi.
Il libro può essere acquistato in libreria al prezzo di 10 euro. Ean 978-88-6615-009-1. Internet: www.bancarellaweb.eu
Ha ragione l’autore del libro, infatti il “femminicidio” è una bufala creata da lobby femministe non solo europee inoltre certa politica ci sguazza con queste assurdità. Sono dati raccolti a caso senza alcun fondamento perché quando ad essere criminale è la donna, i legislatori spesso fanno finta di nulla.