SEL: AFERPI, FUTURO SEMPRE PIU’ INCERTO. BASTA CON GLI ANNUNCI

la consigliera comunale Carla Bezzini

la consigliera comunale Carla Bezzini

Piombino (LI) – Riceviamo e pubblichiamo integralmente un comunicato dalla lista “Un’Altra Piombino” vicina a SEL.

«Fino a pochi giorni fa   la divisione tra i protagonisti nella vicenda Aferpi era tra i pessimisti ( spesso indicati come gufi !) e chi invece, all’insegna dell’ottimismo, dava per scontato che tutto procedesse secondo gli accordi, accettando i ritardi con fiducia.

Le ultime notizie sulle intenzioni di Aferpi di scorporare l’ azienda per creare una società per la gestione del pontile e della logistica , le notizie su un possibile trasferimento di impianti in Brasile e sull’acquisizione della Leali , nonché l’ipotesi della partnership con JSW,   le vicende tutt’altro che chiare in Algeria , gli avvicendamenti al vertice del CdA, unite alle problematiche del mercato dell’acciaio soggetto a un massiccio flusso di importazioni di prodotti cinesi, dimostrano che tutto quello che fino ad ora è stato messo in piedi si regge su un quoziente di precarietà molto elevato . Perfino il PD oggi sente la necessità di intervenire per chiedere chiarezza quando fino ad ieri dava dei “gufi” a chi manifestava interrogativi sulla effettiva volontà di Aferpi di attuare il programma concordato.

Non c’è dubbio che lo scenario siderurgico è tutt’altro che incoraggiante, ma anche qui sono evidenti sia l’ incapacità dell’Europa a fronteggiare gli effetti di dumping che alterano il mercato sia la non volontà del Governo Renzi di attuare una politica industriale specifica per un settore che rimane strategico.

In un contesto così incerto, pieno di incognite e con notizie tutt’altro che buone , porsi seri interrogativi sul   progetto Aferpi è più che legittimo. Lo ripetiamo ancora: ora basta con gli annunci! Serve   rispetto per le centinaia di lavoratori/trici oggi in grave sofferenza . Così come ci sentiamo di suggerire al Sindacato che, a questo punto, tenere un profilo “basso” non è proficuo proprio in relazione all’obbiettivo di rilancio della siderurgia e dell’avvenire del territorio.

Lo sciopero e la manifestazione del 2 dicembre è un’ importante iniziativa, ma ora più che mai crediamo che sarebbe stato opportuno   coinvolgere la città tutta e il territorio, stante la situazione di depressione esistente nel commercio, nelle piccole imprese e nell’indotto siderurgico .

L’incontro a fine mese deve essere risolutivo rispetto alle vere intenzioni del gruppo Cevital. Da tempo abbiamo sostenuto che i tempi e gli accordi non erano affatto chiari. Ma oggi è certo che questo tira e molla non è più accettabile.

In ultimo continuiamo a dire all’Autorità portuale, al Comune, alla Regione , che le aree demaniali   non devono essere concesse prima dell’avvio operativo degli impegni nella siderurgia, così come per le altre attività e devono essere commisurate alle effettive necessità.

Rimane molta amarezza nel constatare una   evidente   incapacità di programmazione politica, sia nell’amministrazione locale che in quella regionale, che si traduce in un atteggiamento di attesa e di subalternità all’imprenditore di turno, nelle cui mani si sono affidate le sorti di un intero territorio».

UN’ALTRA PIOMBINO

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Scritto da il 28.11.2015. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

1 Commento per “SEL: AFERPI, FUTURO SEMPRE PIU’ INCERTO. BASTA CON GLI ANNUNCI”

  1. Sergio Tognarelli

    “…incapacità di programmazione politica, sia nell’amministrazione locale che in quella regionale, che si traduce in un atteggiamento di attesa e di subalternità all’imprenditore di turno, nelle cui mani si sono affidate le sorti di un intero territorio” L’UNICA PROGRAMMAZIONE CHE INTERESSA AI NOSTRI “AMMINISTRATORI” E’ QUELLA CHE SERVE PER SPARTIRSI GLI INCARICHI NEL LORO SISTEMA DI POTERE PARTITOCRATICO. IN QUESTO TIPO DI PROGRAMMAZIONE SONO MOLTO CAPACI. (FRA UN ANNO QUEL POSTO LO PRENDE CAIO, FRA DUE QUEST’ALTRO POSTO LO DIAMO A TIZIO ETC ETC.)

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    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    80 mesi, 28 giorni, 4 ore, 46 minute fa

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