CONFESERCENTI: «TOR DEL SALE, CONTRO LA DESERTIFICAZIONE DEI CENTRI URBANI»

Antonio Baronti – Presidente Confesercenti Piombino, Alessandro Ciapini Direttore Confesercenti prov.le Livorno, Gloria Faragli Direttore Confesercenti grosseto, Massimiliano Mei presidente confesercenti Follonica, Umberto Gavazzi membro di Presidenza

Antonio Baronti – Presidente Confesercenti Piombino, Alessandro Ciapini Direttore Confesercenti prov.le Livorno, Gloria Faragli Direttore Confesercenti grosseto, Massimiliano Mei presidente confesercenti Follonica, Umberto Gavazzi membro di Presidenza

Piombino (LI) – A seguito dei numerosi articoli apparsi sulla stampa riguardo alla dismissione della centrale Enel di Torre del Sale e la successiva bonifica dell’area e previsione di un insediamento commerciale i gruppi dirigenti di Confesercenti Piombino e Follonica hanno ritenuto necessario iniziare un percorso teso a fare chiarezza sulle scelte che si stanno compiendo su quel sito.

«Il golfo di Follonica e tutta la Val di Cornia per i tratti comuni che ne identificano lo sviluppo socio-economico – commenta la dirigenza della Confesercenti – ha visto l’attenzione dei gruppi dirigenti di Confesercenti Piombino e Follonica condividere questo percorso. Ed a seguito di un incontro richiesto al Sindaco di Piombino ed alla contestuale richiesta della presenza del Sindaco di Follonica siamo stati informati che la volontà degli amministratori locali del comune su cui insiste la centrale dell’Enel interessata da questo progetto non è certamente distante da quanto riferito dalla stampa.

Comprendiamo gli interessi generali delle comunità di questo territorio che ha visto entrare in crisi l’industria che storicamente lì si era insediata e la conseguente grave perdita di posti di lavoro, e siamo convinti che gli interessi generali di un territorio e delle comunità che in esso vivono debbano avere tutta la nostra attenzione. Non vogliamo quindi sottrarci alla condivisione di un progetto che vede la bonifica di un sito industriale che ha esaurito la sua funzione ma non possiamo accettare che ancora una volta queste scelte siano rese economicamente compatibili a scapito di tutta l’imprenditoria diffusa che ha garantito nel corso dei decenni produzione di ricchezza, occupazione e servizi, tanto da garantire a questo stesso territorio che si identifica come il Golfo di Follonica, un importante sviluppo turistico.

Da sempre l’attenzione di Confesercenti è rivolta alla ricerca di equilibrio tra le diverse forme commerciali ma gli insediamenti della GDO che si vanno realizzando sulla costa della Toscana riteniamo non corrispondano a questo criterio. Nei territori di Livorno e Grosseto stiamo assistendo ad un’espansione di questi insediamenti. Confesercenti Toscana si è confrontata con convinzione con la Regione affinchè la legge 65 in materia di governo del territorio prevedesse tutti gli strumenti possibili tesi appunto a governare le storture che le liberalizzazioni introdotte negli ultimi anni nel commercio stanno producendo.

Possibile che non si riesca a pensare ad altro per recuperare il patrimonio esistente, sia esso edilizio sia come in questo caso industriale, senza prevedere un insediamento commerciale. Né è sufficiente pensare che un intervento attento al recupero ambientale di un’area sia esaustivo di quanto un territorio ha concretamente bisogno. Non è sufficiente aver incontrato il WWF ed aver con esso condiviso l’intervento previsto a Torre del Sale, ma piuttosto confrontarsi con tutti gli attori locali sullo sviluppo futuro di tutta l’area della Val di Cornia e complessivamente sullo sviluppo della costa toscana e la sua vocazione turistica che vede nel mare la sua risorsa essenziale ma anche nei suoi insediamenti di interesse storico-archeologico immaginando scelte diverse.

Perché in altre aree del Paese sono state compiute scelte diverse anche per le centrali Enel che verranno dismesse partendo da collaborazioni con le Università, e proprio in Toscana la soluzione sembra essere la più facile da realizzare.

La previsione di un Mall ci preoccupa moltissimo – conclude Confesercenti – perché a farne le spese sarebbero soprattutto quelle imprese di vicinato che più hanno necessità di un contesto territoriale curato, attrattivo in cui il loro inserimento costituisca un arricchimento in termini di competitività economica ma anche di servizio a residenti e turisti. Contro la desertificazione dei centri urbani non possiamo che esprimere la nostra contrarietà».

 

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Scritto da il 6.11.2015. Registrato sotto Economia, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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