PIOMBINO: PRESENTATO IL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE E RICONVERSIONE INDUSTRIALE

Enrico Rossi con i rappresentanti sindacali

Il pubblico in sala

Il pubblico in sala

Il pubblico in sala al Phalesia

Piombino (LI) – 53,4 milioni di incentivi per ampliare le imprese o avviarne di nuove. All’iniziativa hanno partecipato oltre al sindaco Massimo Giuliani, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, il sottosegretario allo sviluppo economico Claudio De Vincenti, intervento in teleconferenza per impossibilità a venire a Piombino, l’on. Silvia Velo sottosegretario al ministero dell’Ambiente, il presidente della provincia Alessandro Franchi, Stefano Firpo direttore generale Ministero dello Sviluppo Economico per le politiche industriali, gli incentivi economici, Sappino direttore generale MISE per gli incentivi economici, Domenico Arcuri amministratore delegato di Invitalia, l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo dell’impresa, Simonetta Baldi della Regione Toscana.

A disposizione 53,4 milioni di euro per sostenere chi investe in innovazione e ricerca, per i giovani che decideranno di mettere su un’azienda o creare le infrastrutturae a supporto, per sostenere l’accesso al credito o aiutare i lavoratori che dovranno ricollocarsi.

Venti milioni saranno messi a disposizione dal Ministero per lo Sviluppo Economico attraverso Invitali, i restanti 33,4 milioni dalla Regione. Dal 12 gennaio 2016 fino al 12 febbraio le imprese e aziende interessate potranno presentare le domande sulla piattaforma dell’agenzia: saranno finanziati programmi d iinvestimento con spese ammissibili di almeno 1,5 milioni e la priorità verrà data a chi rioccuperà lavoratori espulsi dal sistema locale e senza lavoro. Dei 33,4 milioni della Regione, come ha spiegato Simonetta Baldi della Regione, sono già destinati all’infrastrutturazione dell’area di Colmata, dodici sono riservati alle aziende che firmeranno protocolli di insediamento, altri otto a un fondoi su investimenti Pmi. Altri 3,2 milioni per finanziare ricerca e sviluppo e le aziende che innovano, i milione per le agevolazioni fiscali, in particolare L’Irap che sarà scontata di u punto e mezzo e dunque al 2,4 per cento fino al 2017. Per le politiche sull’occupazione previste 800mila euro, 200mila per le misure di inclusione sociale e altrettanti per la formazione continua dei lavoratori.

Per gli incentivi messi a disposizione da Invitalia è prevista una priorità per alcuni ambiti produttivi, come ha spiegato Domenico Arcuri, come l’attività di raccolta e depurazione delle acque di scarico, la raccolta, il trattamento o smaltimento dei rifiuti di origine industriale e commerciale, il recupero dei materiali industriali o commerciali, l’industria alimentare, la logistica, la costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive, la fabbricazione di prodotti in metallo e il turismo. Le agevolazioni concesse da Invitalia prevedono un contributo in conto impianti, un eventuale contributo diretto alla spesa e n finanziamento agevolato, che può coprire fino al 50% degli investimenti ammissibili ed è rimborsabile in 10 anni. Complessivamente le agevolazioni possono coprire fino al 75% della spesa ammissibile.

“53 milioni che si uniscono quindi alle risorse messe in campo per le bonifiche – ha affermato il presidente Rossi nel suo intervento – E’ vero che fuori ci aspettava un gruppo di lavoratori che facevano le loro rimostranze – ha continuato Rossi – ma la situazione rispetto a un anno e mezzo fa è profondamente cambiata. C’è stata una svolta che, come in tutte le situazioni di cambiamento, può presentare delle difficoltà. Ma dobbiamo sempre tenere lo sguardo in profondità. Il cambiamento è avvenuto, sulla base di una grande reazione di cittadini e lavoratori che ha comportato un impegno importante da parte delle istituzioni locali e del governo. Quelle reazioni hanno spinto le istituzioni a fare delle scelte coraggiose. Non è quindi il caso di deprimersi a questo punto – ha detto Rossi – Semmai dobbiamo continuare a lavorare sodo con “. Una spinta a guardare al futura e una attestazione di fiducia anche nei confronti del piano presentato da Issad Rebrab con Cevital. “Il nostro obiettivo è quello di portare la costa vicino ai ritmi di cresicta delle parti centrali della nostra Regione.”

Anche il sindaco, nel suo intervento di apertura, ha evidenziato l’importanza dei cambiamenti e del lavoro svolto. “Siamo in un momento cruciale per l’avvenire del nostro territorio, abbiamo necessità di lavoro – ha evidenziato il sindaco nel suo intervento di apertura. Le risposte devono tenere presenti le criticità del presente. Con questo spirito nel corso degli ultimi anni sono state fatte scelte oculate e lungimiranti anche hanno portato alla sottoscrizione di importanti accordi di programma, a partire da quello per lo sviluppo del porto del 2013,l’accordo del 2014, fino ad arrivare a quello del 30 giugno del 2015 che presentiamo oggi. Strumenti importanti che ci consentiranno di andare avanti nel cambiamento. Le implicazioni sono molteplici: dal recupero ambientale alla riqualificazione industriale, la reindustrializzazione e la salvaguardia dei livelli occupazionali, il problema energetico, la parte logistica e infrastrutturale, L’importante è dare risposte e andare avanti con celerità, per il bene del territorio.

Temi ripresi anche dal sottosegretario De Vincenti nel corso del suo collegamento in videoconferenza che ha evidenziato la necessità di garantire un prezzo dell’energia competitivo per le imprese, un tema fondamentale sul quale è necessario accelerare, ha detto De Vincenti, e sul quale c’è il massimo impegno da parte del governo. De Vincenti ha garantito l’impegno del governo per il completamento della bretella della 398, ha poi ricordato il lavoro   il ministero dell’Ambiente per il risanamento ambientale e con il ministero del lavoro per la riqualificazione del lavoro e la definizione di politiche attive per il lavoro.

De Vincenti ha fatto un passaggio sul progetto Aferpi, definito come un piano molto serio che fa leva sulla ripresa del settore siderurgico, lo sviluppo della logistica e dell’agroalimentare. Una sfida che vede impegnato il governo al massimo. “Piombino è al centro della politica industriale del nostro Paese” ha rimarcato De Vincenti.

Un contributo sulle bonifiche è stato portato da Silvia Velo che nel suo intervento ha sottolineato l’importanza del modello Piombino che il governo ha mutuato anche ad altre situazioni.

Fonte: Comune di Piombino

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PIOMBINO, I SOLDI PER LA 398 CI SONO. SI LAVORA PER ABBASSARE IL COSTO DELL’ENERGIA

Enrico Rossi con i rappresentanti sindacali

Enrico Rossi con i rappresentanti sindacali

PIOMBINO – Viabilità e costo dell’energia. Per Piombino sono due temi ineludibili e lo sviluppo e il rilancio dell’area industriale non può prescinderne. Il presidente della Toscana Enrico Rossi ne ha parlato con i delegati sindacali di Magona ed ex Lucchini, poco prima dell’inizio del convegno in cui oggi è stato presentato in città il pacchetto da 53,4 milioni del piano di riconversione.

“Se non riusciamo a garantire un costo dell’energia per le aziende che investono a Piombino pari almeno a quello di altre parti del Paese – ha sottolineato – partiamo zoppi e con una sola gamba. Occorre che il Governo faccia la sua parte: ne riparlerò con il ministro e con Palazzo Chigi”. Una prima risposta è arrivata subito dopo il discorso del Presidente della Regione Toscana, durante l’intervento in video conferenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio De Vincenti, che ha riconfermato a Rossi, ai lavoratori, alle istituzioni e alle aziende presenti in sala tutti gli impegni del Governo: le risorse per la 398, ovvero la bretella che collegherà porto e area industriale alla quattro corsie, e un’accelerazione per trovare una soluzione riguardo l’approvvigionamento energetico.

Rossi ha rassicurato invece lavoratori e sindacati sul contributo del 10 per cento sui contratti di solidarietà, i cui pagamenti in questi mesi hanno subito ritardi. “I soldi, 15 milioni, ci sono – spiega – La Toscana è peraltro l’unica Regione in Italia a garantire una simile integrazione. Sono stati bloccati i pagamenti per via del patto di stabilità. Stiamo comunque cercando di risolvere il problema ed entro dicembre saremo in grado di pagare la prima tranche, il resto entro giugno. Rossi parlerà anche con il ministro al lavoro Poletti per chiedere una proroga degli strumenti di protezione sociale.

“L’anno scorso – ha concluso Rossi – prendemmo impegno per un grande investimento della Regione Toscana su Piombino. Lo abbiamo fatto. Bisogna continuare a lavorare seriamente, ma occorre anche essere consapevoli che non siamo più con il cartello “Piombino non deve morire” levato in alto da una piazza affollata di persone in piazza Bovio.”

Fonte: Regione Toscana

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Cinquantatré milioni per rilanciare l’area industriale di Piombino

Scritto da Walter Fortini, lunedì 26 ottobre 2015 alle 12:15

PIOMBINO (Li) – Cinquantatré milioni di euro. Anzi, qualcosa in più: 53,4 milioni per superare la crisi industriale a Piombino e che diventeranno incentivi e agevolazioni per ampliare un’impresa o avviarne una nuova, per sostenere chi investe in innovazione e ricerca, per i giovani che decideranno di mettere su un’azienda o creare le infrastrutture a supporto, per sostenere l’accesso al credito o aiutare i lavoratori che devono ricollocarsi e riqualificarsi.

Di questo si è parlato nel pomeriggio all’hotel Phalesia, con Regione e Invitalia a spiegare ad aziende, associazioni di categoria e sindacati che affollavano l’auditorium tempi e modi in cui si concretizzerà il piano di riconversione e rilancio dell’area di crisi industriale, secondo l’accordo firmato lo scorso maggio.

Il porto e l’escavo sono stati realizzati e, pur tra altri e bassi, penso che anche il progetto di Rebrab per far risorgere la ex Lucchini puntando, accanto alla siderurgia, anche su logistica e agroalimentare andrà alla fine a buon fine – ricorda il presidente della Toscana Enrico Rossi – Oggi mettiamo in campo questo pacchetto di agevolazioni e incentivi. Sono tanti soldi, tra quelli che ci mette il Governo e quelli che aggiunge la Regione. E’ un’occasione importante e invito pertanto le aziende a valutare bene le opportunità che si creeranno per aiutare, con progetti validi, il rilancio dell’area “.

I cinquantatré milioni di euro arriveranno con contributi a fondo perduto o con prestiti a tassi particolarmente agevolati: per piccole e medie imprese e società di capitali, per le aziende dell’industria e dell’artigianato oltre che del turismo e del commercio.

Venti milioni ce li metterà il Ministero per lo sviluppo economico attraverso Invitalia, l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. Dal 12 gennaio 2016, on line, si potranno presentare le domande sulla piattaforma dell’agenzia: saranno finanziati programmi di investimento con spese ammissibili di almeno 1,5 milioni e priorità avrà chi rioccuperà lavoratori che hanno perso l’impiego. Agli altri 33 milioni ci penserà la Regione, con risorse proprie e con fondi europei.. Oltre a Piombino sono interessati i territori di San Vincenzo, Suvereto e Campiglia Marittima.

“Invitalia ha messo a disposizione una serie di strumenti che vanno dalle legge 181 sulla reindustrializzazione delle aree di crisi al contratto di sviluppo – ricorda l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri -Il bando durerà un mese dopodiché stileremo la graduatoria. Ci impegniamo a far partire il programma di investimenti nel più breve tempo possibile”. “Saranno anche effettuate – aggiunge – le attività di bonifica per rendere questo territorio nuovamente attrattivo, a conferma della sua vocazione di polo di sviluppo della regione”.

Dei 33,4 milioni impegnati dalla Regione Toscana, otto sono già stati destinati all’infrastrutturazione dell’area di Colmata. Dodici milioni sono riservati alle aziende che firmeranno protocolli di insediamento, altri otto ad un fondo rotativo per prestiti su investimenti Pmi. Ci sono anche 3,2 milioni per finanziarie ricerca e sviluppo e dunque le aziende che innovano, 1 milione per le agevolazioni fiscali (in particolare sull’Irap, l’imposta sulle attività produttive, che sarà scontata di 1 punto e mezzo e dunque al 2,4 per cento fino al 2017), 800 mila euro per politiche sull’occupazione, 200 mila per misure di inclusione sociale e altrettanti per la formazione continua dei lavoratori.

Le misure messe in campo dalla Regione saranno disponibili a partire dal 2016, con l’approvazione della Finanziaria e il primo assestamento di bilancio.

Per gli incentivi messi a disposizione da Invitalia è prevista una priorità per alcuni ambiti produttivi, come l’attività di raccolta e depurazione delle acque di scarico, la raccolta, il trattamento o smaltimento dei rifiuti di origine industriale e commerciale, il recupero e la cernita dei materiali industriali o commerciali, l’industria alimentare, la logistica, la costruzione di imbarcazioni da diporto o sportive, la fabbricazione di prodotti in metallo e il turismo. Tutto questo per sostenere il rilancio della siderurgia ma anche trovare sbocchi alternativi per il tessuto economico locale.

Le agevolazioni concesse da Invitalia prevedono un contributo in conto impianti, un eventuale contributo diretto alla spesa e un finanziamento agevolato, che può coprire fino al 50 per cento degli investimenti ammissibili ed è rimborsabile in dieci anni. Complessivamente le agevolazioni possono coprire fino al 75 per cento della spesa ammissibile.

Fonte: Regione Toscana

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Scritto da il 26.10.2015. Registrato sotto ambiente/territorio, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

3 Commenti per “PIOMBINO: PRESENTATO IL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE E RICONVERSIONE INDUSTRIALE”

  1. Ciuco nero

    Si,quante belle parole…ma quindi?? Danno 53 milioni di euro tra incentivi e sgravi fiscali a chi apre un azienda a piombino. E chi dice che grandi aziende non si portino già da casa loro il personale x fare i lavori? Ma hanno chiarito una volte x tutte se…
    1) fanno o no e quando sti cavoli di 2 forni elettrici.
    2) arrivano o no queste navi da smantellare?
    3) quando piombino inizierà a produrre nuovamente acciao?
    4) quando tutti e dico tutti indotto compreso torneranno ad avere un lavoro?

  2. silvia

    Sono passati 4 mesi dell’insediamento della nuova proprietà e oltre tante delle parole e rassicurazioni non si è visto per ora nulla di concreto.
    Dato che non si vive di promesse e parole e in molti non siamo ne stupidi ne creduloni vorremmo che da milioni di parole si passasse ai fatti concreti!!!! o almeno si dicesse la verità!!!!!

  3. dipendenti cuomo

    Occhio a chi li date i fondi perduti, c’è un’altissima probabilità che vadano “perduti” davvero, molto più di quel che credete!!! Chi ha orecchie intenda, e chi può intervenga…. sarebbe anche l’ora

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    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    80 mesi, 28 giorni, 6 ore, 10 minute fa

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