NOTIZIE DALLA COSTA ETRUSCA DEL 24 OTTOBRE 2015

CAMPIGLIA, IL M5S E L’ECONOMIA FANTASMA

Riceviamo e pubblichiamo integralmente dal Monivento 5 Stelle di Campiglia Marittima.

«Basta girare un po’ per via Della Monaca a Venturina Terme e guardarsi intorno per notare una cosa ben triste e sotto gli occhi di tutti:sono ricomparsi i cartelloni con su scritto costruzione capannoni industriali,mentre nella zona industriale di Campo Alla Croce crescono le erbacce intorno a capannoni sfitti che chissà quando verranno messi in attività.Un’area che ha visto l’edilizia esplodere decenni fa, caratterizzata in particolare dalla costruzione di capannoni.

Un’avanzata senza tregua che è arrivata fino ad oggi con la quasi completa saturazione del territorio.Andando a ritroso bisogna fare una premessa in quanto già nell’estate del 2010 comparve un analogo cartello in via Della Monaca che riportava le stesse carattteristiche, rimase li imperterrito dinnanzi alla crisi che già dai primi anni Duemila colpiva il settore. Bastava infatti fare un giro nella zona ind. di Campo alla Croce e alla Stazione per rendersene conto.

Siamo nel 2015 e se ce ne facciamo un altro di giro vediamo che i cartelli Vendesi e Affittasi sono sempre li sgualciti e scoloriti così come 5 anni fa. Ci chiediamo come questa amministrazione non si occupi almeno di assegnare terreni ad aziende che poi utilizzeranno i capannoni invece che a società che li costruiranno per venderli ad altre imprese, ma soprattutto che non censisca o almeno verifichi con chi fosse interessato a verificare la possibilità di usare quelli inutilizzati, anzi ha rincarato la dose assegnando nell’ultimo Regolamento Urbanistico 25 ettari per edificarne altri (Campo alla Croce-Coltie). Riteniamo perciò questa amministrazione responsabile della volontà di perseguire davvero politiche di riuso anzichè di espansione con il conseguente utilizzo inutile di suolo.

Si dovrebbe favorire la riqualificazione di quelli vuoti, non farne costruire altri,perché consumare suolo invece di recuperare?Ma se ce ne sono già tanti da “sbolognare”, per chi diavolo li stanno costruendo? Tenendo conto che la popolazione del nostro Paese negli ultimi anni è praticamente stabile, chi si spera potrà comprare o prendere in affitto tutti questi bei capannoni, se non si riesce a piazzare nemmeno quelli vecchi? Certo,come si dice: “investire nel mattone”… ma questi mattoni sono ormai divenuti ben difficili da piazzare,senza contare poi che ormai la cementificazione nel nostro Paese ha raggiunto livelli talvolta osceni. Nonostante ciò, continuiamo a costruire, sperando in una agognata ripresa, senza renderci conto che la famigerata crisi di cui tanto si parla (e della quale comunque tutti più o meno paghiamo quotidianamente le conseguenze sulle nostre spalle) è di tipo strutturale e non congiunturale.

Aree dismesse,capannoni abbandonati e una distesa di cartelli di vendesi-affittasi di spazi produttivi e uffici a Campo Alla Croce,eppure a breve sono previste trasformazioni di suolo libero e/o agricolo in via Della Monaca.Nonostante l’evidenza si concedono ancora trasformazioni, invece di recuperare sfruttando opportunità che già ci sono.Ovvio che l’edilizia è veicolo per altre economie,ma se il mattone non tira e il terreno scarseggia,bisogna pensare ad alternative di lavoro,tipo il riordino dei centri storici,delle case non censite con obbligo di ristrutturazione,sistemazioni geologiche del territorio,con attenzione agli alvei dei fiumi e torrenti,sistemazione delle strade di campagna,questa è la politica economica di sostegno alle imprese nel momento del bisogno,non certo quella di costruire ancora edifici che resteranno vuoti e che come fantasmi si staglieranno all’orizzonte…….

I consiglieri portavoce
Daniele Fioretti
Chesi Cristina M5S Campiglia Marittima

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AGRICOLTURA, 40 MILIONI PER I GIOVANI. PROROGATA AL 16 NOVEMBRE

FIRENZE – E’ stata prorogata al 16 novembre 2015 la scadenza di presentazione delle domande per il “Pacchetto Giovani” in agricoltura relativo all’annata 2015, che ha una dotazione di 40 milioni di euro.

“Si tratta – spiega l’assessore all’agricoltura Marco Remaschi – delle misure a favore dei giovani che la Regione ha inserito nell’ambito del progetto Giovanisì, che hanno lo scopo di promuovere il ricambio generazionale in agricoltura e di aumentare la redditività e competitività del comparto agricolo attraverso l’insediamento di giovani. Le domande già arrivate sono numerose, ma abbiamo pensato di prorogare la scadenza, vista anche l’ampia dotazione disponibile, per consentire al maggior numero possibile di giovani di accedere a queste agevolazioni.”

Con l’avviso pubblico “Aiuto all’avviamento di imprese per giovani agricoltori” , a valere sul Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 si interviene secondo una logica di progettazione integrata che consente di ottenere un premio per l’avviamento dell’attività agricola e dei contributi agli investimenti attraverso l’attivazione obbligatoria di almeno una fra le sottomisure di investimento del Programma di Sviluppo Rurale. Le sottomisure sono quella relativa al sostegno agli investimenti alle aziende agricole‘ (sottomisura 4.1) e quella che concerne il sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole‘ (sottomisura 6.4)

Possono presentare la domanda giovani agricoltori che si insediano per la prima volta in una azienda agricola, in forma singola (ditta individuale) o associata (società di persone, società di capitale e cooperative agricole di conduzione) e che abbiano un’età compresa fra i 18 anni compiuti e i 40 anni non compiuti e rispettino i requisiti previsti nel bando.

Il premio all’avviamento è fissato in 40 mila euro per ciascun giovane che si insedia o in 50 mila per aziende ricadenti completamente in aree montane. In caso di insediamenti plurimi sono erogati fino ad un massimo di cinque premi con la presentazione di un unico piano aziendale.

E’ inoltre previsto un contributo in conto capitale sugli investimenti in misura variabile a seconda del tipo di operazione effettuata.

Le domande vanno presentate entro le ore 13 del 16 novembre 2015, esclusivamente tramite procedura informatizzata, redatta sulla modulistica disponibile sul sistema informatico dell’Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura (ARTEA). Per maggiori informazioni visitare le pagine dedicate al progetto GiovaniSì

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LUCCHINI/AFERPI: IL COMMENTO DI MINORANZA SINDACALE

Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

«Nell’assemblea del 9 di ottobre i lavoratori decisero che, nel caso in cui entro una settimana non fossero emerse novità concrete e positive, si sarebbe andati immediatamente alla mobilitazione, secondo le testuali parole del segretario nazionale Fiom, Faticanti. Non solo non è stato rispettato quell’impegno, ma dopo l’esito negativo dell’incontro del 22 ottobre  tra Azienda e Sindacato, quest’ultimo si limita ad annunciare la riunione del consiglio di fabbrica.

Le risposte avute dal sindacato nell’incontro del 22,   sono state senza dubbio negative:
a)      Ad oggi non rientrerà nessun lavoratore  dalla cassa integrazione .
b)      Non si ottiene niente rispetto alla decurtazione salariale ( par , contributo mensa , ecc. ) di cui , fra l’altro il sindacato si era ben guardato di accennare nell’assemblea .  E’ probabile che l’azienda , dopo aver ottenuto un accordo capestro per i lavoratori , non   lo stia neanche rispettando.
c)      Nel comunicato il sindacato, nei fatti , ammette perfino che l’azienda non rispetterà l’impegno di aumentare i volumi di produzione per il mese di Novembre , come era stato invece sottoscritto nel verbale di incontro al Mise , solo pochi giorni or sono.
d)      Nonostante  questo si rimanda tutto ad altri incontri , all’infinito ,accettando ogni cosa . In pratica delle conclusioni e di quanto annunciato da Faticanti non e’ rimasto niente .

Noi diciamo al sindacato:
1)      Considerati i ritardi, è stato tradito il mandato dei lavoratori  che avevano dato l’ultimatum all’azienda  ;
2)      Chiediamo che si organizzino iniziative di forte mobilitazione di tutto il territorio, senza aspettare un giorno in più;
3)     Se qualcuno del sindacato non vuole applicare il mandato democratico dei lavoratori deve trarne le conseguenze e dimettersi subito ;
4)   Il sindacato è tenuto a organizzare subito iniziative di mobilitazione , da decidere al più presto riunendo l’assemblea di tutti i lavoratori  alla presenza dei segretari nazionali  per far rispettare totalmente mandato dei lavoratori; non basta certo riunire il consiglio di fabbrica a parte chiuse!

Da Luglio non vi è stato alcun cambiamento in positivo, nessun passo in avanti, nessun progresso.  Al sindacato diciamo  che siamo stanchi di questo infinito tira e molla che sta logorando tutti lavoratori e le loro famiglie.  Non si può continuare a lasciar calpestare  i  nostri bisogni e diritti, la nostra dignità e a questo punto anche la nostra intelligenza.

Gruppo di minoranza sindacale-Camping CIG
e altri lavoratori e lavoratrici

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IL MOVIMENTO 5 STELLE E IL REFERENDUM SULLA SANITA’

Riceviamo e pubblichiamo integralmente dal M5S Piombino.

«Siamo praticamente giunti al termine della campagna referendaria, contro il riordino sanitario toscano previsto dalla LRT 28/2015.

Non staremo qui ad elencare nuovamente gli effetti negativi che tale riorganizzazione, ispirata unicamente da un princípio di efficientismo economico finanziario, produrrá sulla pelle di noi cittadini.
Del resto, l’incapacitá dell’Asl di sopperire in modo puntuale e appropriato alle esigenze di salute delle persone é purtroppo materia quotidiana, chiunque puo’ toccare con mano, personalmente o per necessitá di familiari o amici, l’assoluta inadempienza nell’accessibilitá dei servizi ospedalieri, a partire dall’ormai annoso e cronico problema delle liste di attesa per gli esami diagnostici.
Senza contare la scure sollevata dal primo monito di avvertimento dell’Ass. Saccardi sul nostro punto nascite, destinato verosimilmente alla chiusura, nonostante siano prontamente arrivate smentite e proclami di salvataggio da parte delle Istituzioni locali, semplicemente perché in completo discistamento numerico rispetto ai requisiti richiesti dal decreto Balduzzi per il suo mantenimento.

La popolazione piombinese ha dimostrato in queste circostanze la sua capacitá di mobilitazione, l’affluenza registrata ai banchetti, sia quelli pro-referendari che queli pro-punto nascita, é stata importante e soprattutto incoraggiante per tutti noi che, in perfetto spirito collaborativo con le altre forze politiche, nella condivisione dei medesimi príncipi ispiratori, portiamo avanti questa battaglia credendo ancora che l’unica forma di vera democrazia, unica da percorrere, sia quella che passa dalla voce dei cittadini, nel rispetto delle leggi e delle norme costituzionali.
Ribadiamo pertanto il nostro NO, ad un progetto che va a incidere solo sulla quantitá e la qualitá dell’offerta, senza affrontare veramente il taglio agli sprechi e alle spese inutili.

Tutto questo mentre il vice commissario della nostra Asl Dr Porfido é stato messo sotto inchiesta dalla Procura della Repubblica di Livorno per peculato, avendo secondo l’accusa utilizzato l’auto blu per scopi privati, cosa che se dimostrata, lo condannerá a risarcire l’Erario. Tutto questo mentre i vertici Asl toscani, in un incontro di due giorni ” per fare squadra” nella pianificazione di questa riforma tagliaservizi, hanno speso ben € 33000 di soldi pubblici scegliendo come sede un bellissimo resort.

Nel frattempo peró si sono affannati a revocare all’ultimo tuffo l’utilizzo della sala conferenze ( dopo averlo concesso a seguito di regolare richiesta e annesso pagamento) a Donoratico, dove si sarebbe dovuta svolgere un’assemblea pubblica sulla Sanitá, e continuano a rimandare all’infinito il Consiglio comunale aperto sullo stesso tema a Rosignano.
Hanno forse paura? Noi no. É solo l’inizio».

MOVIMENTO 5 STELLE PIOMBINO

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Scritto da il 24.10.2015. Registrato sotto cronaca, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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