PIOMBINO: AFERPI/LUCCHINI, FACCIAMO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

Enrico Rossi stringe la mano a Issad Rebrab

Enrico Rossi stringe la mano a Issad Rebrab

Piombino (LI) –  Il presidente del consiglio comunale Angelo Trotta ha fissato la data di convocazione per il 5 ottobre prossimo per il consiglio comunale tematico sul tema delle dinamiche politico istituzionali e sociali nell’ambito del processo di reindustrializzazione nella città di Piombino.

Nel frattempo cresce la preoccupazione nella popolazione piombinese dopo le accuse di truffa al governo algerino da parte di Cevital (di cui Aferpi è una controllata, ndr.) attraverso il trasferimento illegale di denaro da parte del ministro delle industrie e delle miniere dell’Algeria, Abdesslam Bouchouareb. Tutto questo si aggiunge alle recenti dimissioni del direttore generale Adriano Zambon dopo quattro mesi di rggenza e alle polemiche che ne sono seguite. Ovviamente Rebrab smentisce tutto, ma le accuse di Bouchouareb rischiano comunque di minare la credibilità di Cevital e, in caso venissero confermate, Rebrab potrebbe rischiare dai due ai sette anni di carcere.

Il consiglio comunale del 5 ottobre  sarà esteso alla partecipazione delle organizzazioni sindacali e delle associazioni “Restiamo umani”, “Ruggero Toffolutti contro le morti sul lavoro”, “Lavoro Salute Dignità”, “Legambiente”, in quanto le quattro associazioni hanno recentemente promosso alcuni incontri pubblici di riflessione sulla situazione formulando una serie di proposte.Vista la situazione forse era meglio fare un consiglio comunale aperto a tutti gli interventi, comunque la seduta avrà inizio alle 8,30 e proseguirà anche nel pomeriggio.

Confermato poi l’incontro di giovedì 8 ottobre quando Aferpi-Cevital, Regione Toscana e sindacati si incontreranno a Roma al ministero dello Sviluppo economico per una verifica dei piani industriali della società algerina per Piombino.

Pubblichiamo due comunicati, il primo dei sindacati FIM/FIOM/UILM, e il secondo della minoranza sindacale e Camping Cig, su questo spinoso argomento.

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FIM/FIOM/UILM: AFERPI/LUCCHINI, ASPETTIAMO RISPOSTE CONCRETE

La fine dello scrutinio del referendum (fonte Facebook)

La fine dello scrutinio del referendum (fonte Facebook)

Il Consiglio di Fabbrica Aferpi/Lucchini assieme alle Segreterie Nazionali e Provinciali di FIM , FIOM, UILM riunitosi in data odierna 25 Settembre ha discusso ampiamente della situazione presente in fabbrica, dei problemi dell’attuazione del piano industriale e degli ammortizzatori sociali.

Nell’esprimere le proprie preoccupazioni in merito ai ritardi delle tempistiche previste dal piano ribadiscono che l’accordo e il Progetto Industriale rimangono validi e non devono essere messi in discussione.
Riteniamo essenziale che nell’incontro del 8 Ottobre al Mise ci siano risposte concrete, riguardo agli investimenti, allo smantellamento delle aree, alla sicurezza, all’approvvigionamento dei semiprodotti con il conseguente allargamento della solidarietà.

Chiediamo che alle istituzioni tutte, che hanno condiviso questo percorso, di assolvere al proprio ruolo di responsabilità nel far rispettare il Piano Industriale sia nei tempi che nei modi previsti, tenendo presente che i tre progetti Siderurgia, Agroindustria e Logistica devono essere contestuali.

L’accordo prevede sacrifici per i lavoratori per assicurare il futuro a tutti, questi sacrifici si stanno facendo, ma manca l’applicazione da parte di Aferpi delle tempistiche del Piano Industriale che a oggi prevede di tornare a colare acciaio a inizio 2017.

Per questo Aferpi deve fare la propria parte e presentarsi all’incontro al Ministero dando risposte certe sull’applicazione integrale del Piano e dell’accordo del 3/6/2015
Il 9 Ottobre si terranno le assemblee di stabilimento con la presenza dei Segretari Nazionali e in base alle risposte che saranno date al Mise sarà deciso insieme ai lavoratori le eventuali iniziative da intraprendere.
Roma, 25 settembre 2015

Segreterie Nazionali Fim,Fiom,Uilm
Segreterie Provinciali Fim,Fiom,Uilm
Rsu Aferpi / Lucchini

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CAMPING CIG/MINORANZA SINDACALE: SENZA RISPOSTE POSITIVE DEVE INTERVENIRE IL GOVERNO

i campeggiatori della rotonda SOL

i campeggiatori della rotonda SOL

«Se nell’ incontro , a Roma, del 8 ottobre al Mise tra sindacati e aferpi, le risposte alle richieste del sindacato non saranno positive, si dovrà chiamare in causa con forza l’intervento del Governo per trovare alternative a Cevital.
Ciò dovrà avvenire con una mobilitazione di tutti i lavoratori della ex-lucchini, di aferpi, dell’ indotto e di tutta la cittadinanza per far diventare Piombino un caso d’interesse nazionale come lo è l’ILVA di Taranto.
In detta riunione, oltre alle richieste già citate nei comunicati dei sindacati e riportati dalla stampa , si dovrà richiedere con fermezza :

1) Un supplemento salariale per i lavoratori in cassa integrazione, idoneo, per permettere una vita dignitosa ed alleviare i sacrifici che stanno facendo , poiché si prevede, ormai con chiarezza , l’attesa di molti e lunghi anni prima di poter riprendere il lavoro , chiediamo altresì di individuare una via certa per l’erogazione del TFR quanto prima.

2) Partendo dal presupposto che è stato un grave errore non avere inserito nell’ accordo del 3.6.2015, come elemento vincolante, anche una soluzione certa per i lavoratori dell’ indotto , di cui si è iniziato a parlare solo ora , occorre che ci si faccia carico di questo settore dando la stessa possibilità degli altri di poter usufruire di ammortizzatori sociali e quindi la messa in essere di corsie preferenziali per le imprese locali , al momento di assegnazioni degli ordini, sia per le bonifiche/demolizioni che per quando l’attività della fabbrica sarà a regime.

3) Che ci si faccia carico e si trovino soluzioni concrete per quei lavoratori di aziende che per la diversificazione delle lavorazioni dello stabilimento (passaggio da ciclo siderurgico integrale a ciclo forni elettrici), non avranno più lavoro e inevitabilmente verranno licenziati, con riferimento particolare ai lavoratori delle aziende elettriche Edison e Elettra e con loro la SOL , l’ Harsco Metals e altre imprese.

4) Poiché tali problematiche inevitabilmente si ripercuoteranno sull’ economia di un intero territorio che per anni dovrà convivere con una crisi che riguarderà tutte le categorie , riteniamo importante il coinvolgimento di lavoratori e lavoratrici e di tutta la cittadinanza a partecipare al Consiglio Comunale aperto, del 5 ottobre con inizio alle ore 08.30 , dove si parlerà appunto di tali argomenti».

Gruppo di minoranza sindacale
e altri lavoratori e lavoratrici
Camping CIG

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Scritto da il 1.10.2015. Registrato sotto Economia, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

4 Commenti per “PIOMBINO: AFERPI/LUCCHINI, FACCIAMO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE”

  1. Ciuco nero

    No.troppo comodo…prima i sindacati e governo ci SVendono per 2 lire al primo che passa.e chi aveva e esprimeva dubbi veniva subito isolato e perfino deriso.ora che scoppia la verità.. Gli stessi che ci hanno detto che era tutto ok vogliono l’appoggio dei pochi lavoratori rimasti….no…signori ora voi tutti a partire da sindaco,regione,responsabili pd e sindacati compresi vi dimettete e fate la fame anche voi….poi se ne ri parla.

  2. Ciuco nero

    Un azienda nuova che vuol espandersi e continuare a produrre acciaio non lascia certo la vecchia dirigenza al comando.dirigenza che ha portato tra l altro l azienda alla bancarotta.e invece in direzione sono rimasti tutti al loro posto.segno che a questi di produrre acciaio gli frega poco e punto.il piano jindal era il più serio ma in campagna elettorale le forze politiche mica potevano dire che da 2500 persone in fabbrica ne sarebbero rimaste si e no 700.altrimenti la gente non avrebbe ancora votato il caro pd.allora vai di bugie con i 2 forni elettrici, le navi da smantellare,la concordia..e via discorrendo.do atto a Beppe grillo che quando è venuto a piombino ha detto la pura verità!! Ai piombinesi però piace sognare e farsi prenderebin giro e grillo alla fine è stato anche contestato…fine della storia.mi raccomando votateli ancora….

  3. Sergio Tognarelli

    Dice Ciuco Nero: “il piano jindal era il più serio ma in campagna elettorale le forze politiche mica potevano dire che da 2500 persone in fabbrica ne sarebbero rimaste si e no 700”, perfetto, ecco il nocciolo di tutta la faccenda della transazione con l’algerino, ai Piombinesi tocca scontare le scelte demagogiche, utilitaristiche e di potere del partito.

  4. Ciuco nero

    @ sergio tognarelli.ovviamente la mia è una semplice opinione.opinione che mi stò facendo da mesi giorno dopo giorno dall interno di quel che resta della fabbrica.perché io li dentro ci sono ancora e vedo ciò che succede.ad ogni modo spero di sbagliarmi ma…..

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DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    80 mesi, 28 giorni, 11 ore, 15 minute fa

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