PIOMBINO: TRA «SBIGOTTITA TENEREZZA» E FINE DEI «MERCI’» PER CEVITAL

i campeggiatori della rotonda SOL

i campeggiatori della rotonda SOL

Piombino (LI) – Riceviamo e pubblichiamo integralmente due comunicati del Camping CIG e di Rifondazione Comunista che fotografano la situazione di questo territorio dopo la goliardata del forno elettrico di cartone.

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CAMPING CIG: ORMAI NON SI CAPISCE PIU’ NE LA SATIRA NE L’AUTO IRONIA

«Sbigottita tenerezza: è quanto ci capita di provare, di fronte all’intervento di un esponente locale del Pd, a proposito della divertente satira messa in scena al Camping CIG. E ci viene da pensare alle risate di gusto con cui invece Luigi Bersani, parlamentare Pd ed ex ministro, accoglie la satira su se stesso da parte di Maurizio Crozza. Non possiamo pensare che il Sindaco Giuliani, da parte sua, sia meno spiritoso. All’esponente locale del Pd facciamo presente (con sbigottita tenerezza) che forse scrollarsi di dosso un po’ di provincialismo aiuterebbe.

Già, perché la satira è da sempre antidoto dissacrante di tutti i poteri, economici, politici, religiosi, culturali… Basta pensare al livornesissimo e carissimo Vernacoliere, anche senza scomodare Charlie Hebdo. Nella stampa di sinistra ci sono esempi indimenticabili, da Podrecca con il suo pungente anticlericalismo; a Scalarini con le sue vignette contro la prima guerra mondiale, ripetutamente censurate dalla monarchia guerrafondaia; fino a Fortebraccio e Vauro, per non citare che qualche nome. In genere sono gli uomini d’ordine che non la sopportano: come dimenticare il cupo, bigotto monaco, (non solo fisicamente) cieco, di Umberto Eco ne Il nome della rosa, disposto a censurare perfino Aristotele, pur di reprimere ogni peccaminosa risata?

Ecco perché lascia francamente interdetti che, a sua volta, un dirigente sindacale nazionale della Fiom inciampi maldestramente nel presunto dileggio contro il Sindaco, senza cogliere invece la coraggiosa (e amara…) autoironia degli operai in trepida attesa del mitico forno elettrico di Aferpi: i protagonisti sono gli operai del Camping CIG a 800 euro al mese, che riescono a sorridere perfino di se stessi, come si fa a non capirlo?… Suvvia, facciamoci una bella risata liberatoria, che fa bene alla salute fisica e soprattutto mentale. E poi torniamo a ragionare nel merito delle gravi questioni tuttora irrisolte. Come il forno elettrico Aferpi, per esempio».

Gruppo di minoranza sindacale e altri lavoratori e lavoratrici – Camping CIG

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RIFONDAZIONE COMUNISTA: «ALTRO CHE MERCI’»

Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

«In questo periodo sulla vicenda Aferpi ne sentiamo di tutti i colori ma siamo sempre a ribadire che di concreto non c’è niente. Il primo cittadino è andato alla rotonda della SOL per fare le solite promesse di vigilanza sui passaggi ulteriori del progetto Aferpi ( ma Aferpi chi è di preciso, chi c’è in questo fantomatico team manager dopo le dimissioni di Zambon, perché non viene sostituito..?) e per dispiacersi del fatto che nonostante l’impegno non aveva niente di nuovo da dire.

Noi diciamo basta discorsi, vogliamo cominciare a vedere qualcosa di concreto perché i rumors dicono che in fabbrica non sta succedendo un bel niente e in queste ore apprendiamo che il patron Rebrab sembra stia spostando la priorità della sua azienda sullo sviluppo di acciaio e sta dicendo che per l’agroindustriale i tempi si allungano fino al 2019. Ma quest’uomo ha un’idea di cosa fare o cambia le priorità dalla sera alla mattina come fece per la riaccensione dell’altoforno?

Ora chiediamo: se gli operai diretti hanno la CIG fino a dicembre 2018 e l’indotto è in naspi per due anni come faranno ad arrivare a quella data? E adesso i sindacati che si raccomandano al Prefetto e al Mise per l’allungamento dei tempi degli ammortizzatori sociali, cosa che, come leggiamo stamani, confligge con le norme vigenti, ci fanno pensare che non ci sia alcuna certezza del rispetto dei tempi previsti. Si sta abusando da troppo tempo delle parole impegno, volontà, rassicurazione, ormai sono finiti i termini da usare, e abbiamo l’impressione che gli interlocutori principali, dal Sindaco al Presidente del Consiglio, passando dal Presidente della Regione e anche dai sindacati, non abbiano alcun potere contrattuale neanche per avere informazioni certe.

Vorremmo puntare l’attenzione sul fatto che si sta parlando solo di allungare gli ammortizzatori sociali e non di avvicinare il lavoro né per i diretti né per gli indiretti. Questo è il frutto di politiche scellerate di un Governo che scientemente ha deciso di non investire sulla produzione industriale nazionale, ha venduto una fabbrica per quattro palanche a un padrone che il padrone lo fa e anche bene. Allora chiediamo con forza a tutta la cittadinanza ed al mondo del lavoro una reazione con una grande mobilitazione per far rispettare a Cevital il piano industriale nei tempi prestabiliti e alle istituzioni sindacati e governo di far rispettare l’accordo del 3 giugno e l’applicazione del relativo piano industriale».

Rifondazione Piombino

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Scritto da il 24.9.2015. Registrato sotto ambiente/territorio, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

1 Commento per “PIOMBINO: TRA «SBIGOTTITA TENEREZZA» E FINE DEI «MERCI’» PER CEVITAL”

  1. Ciuco nero

    Si,grazie..grazie che ci avete tolto un quarto dello stipendio.grazie che avete triplicato e oltre le mansioni a persona grazie che avete di fatto polverizzato le piu elementari norme di sicurezza.grazie anche ai sindacati e politici che hanno promesso il mondo a chi ora si trova a casa senza futuro.grazie davvero!! Voi rimanete pure a far politica ben pagata alle spalle di chi ha sempre lavorato mi raccomando !!!

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  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    81 mesi, 18 giorni, 22 ore, 9 minute fa

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