ROSSI DA ALGERI: “FIDUCIA E ATTESA PER PIOMBINO”

la vetreria di Cevital

la vetreria di Cevital

FIRENZE – “L’idea che anche Piombino, in un concorso di investimenti pubblici con da un lato uno Stato, quello italiano, che prova a giocare il suo ruolo di ‘innovatore’ in infrastrutture e reti logistiche e dall’altro lato un solido imprenditore votato al lavoro e alla manifattura, entri a far parte di un processo innovatore riempie di fiducia e attesa”. Dalla visita di questa mattina del presidente della Regione, Enrico Rossi, alla Mediterranean Float Glass, la più grande vetreria dell’Africa che appartiene al Gruppo Cevital, escono confermate le sue impressioni.

“Rebrab – spiega – è un imprenditore con una visione molto forte e con una strategia molto chiara. L’Algeria è un paese in via di sviluppo con un vantaggio oggettivo in termini di costo energetico, vista l’abbondanza di giacimenti di gas. Cevital invece di imboccare la strada del dumping sociale e ambientale sceglie quella della piena occupazione, dell’innovazione costante del processo produttivo e dell’alta qualità del prodotto finale”.

Tutte caratteristiche che a giudizio del presidente lasciano ben sperare in ciò che avverrà in Toscana ad opera della multinazionale algerina.

“Questo consente – aggiunge Rossi – una posizione di assoluto vantaggio in Africa e una crescente proiezione su scala internazionale. Rebrab è un vero interprete della fase di transizione che viviamo e riesce a rispondere alla domanda mondiale di beni di consumo, ripartita tra i Paesi in via di sviluppo che si affacciano alla modernità e i Paesi con economie mature e solide come quelli europei. Si tratta quindi di un imprenditore ‘globalizzato’ eppure fortemente radicato nella manifattura e negli investimenti produttivi, un imprenditore che, per dirla con una formula dell’economista Michael Spence, lavora alla “convergenza possibile” tra mondi in crescente connessione”.

Enrico Rossi stringe la mano a Issad Rebrab

Enrico Rossi stringe la mano a Issad Rebrab

La vetreria di Larbaa dispone di due linee di produzione che occupano rispettivamente 600 e 400 dipendenti. La MGF è prima in Africa e quinta nel mondo con mille e cinquecento dipendenti totali per una produzione a ciclo integrale (dal silicio, di cui l’Algeria è molto ricca, alla fonderia in altoforno, al prodotto finale) di 800 tonnellate di vetro al giorno, tanto che l’Algeria, grazie a Cevital, è il principale produttore africano di vetro, che esporta sia in Africa che in Europa.

Ne produce di tre tipi, il temperato, il laminato e il float glass (il vetro fuso) con una tecnologia americana acquistata in Cina per aggirare i monopolisti europei.
Cevital ha sviluppato a Larbaa un volume di investimenti complessivi di 180 milioni di euro: 100 per la prima linea e 80 per la seconda, che con nuove tecnologie garantirà un incremento almeno doppio rispetto alla prima in termini di qualità e quantità finale del prodotto. L’intera struttura ha un valore di 70 milioni, il che porta l’investimento totale a 250 milioni di euro.

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Scritto da il 27.7.2015. Registrato sotto Economia, Foto, Toscana-Italia, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

3 Commenti per “ROSSI DA ALGERI: “FIDUCIA E ATTESA PER PIOMBINO””

  1. Ciuco nero

    Si si tutto molto bello ma a me interessa cosa vogliono fare qui non quello che fanno lá….e che si sbrighino che x ora tante chiacchere e promesse ma l unica cosa concreta è stata di mettere a casa 1080 persone più l indotto e decurtare gli stipendi di chi è rimasto dentro.

  2. silvia

    Appunto.
    Non capisco l.utilità e il motivo della visita.
    Se hanno.tante industrie di ogni tipo.la.
    Perché o cosa fare qui a piombino?????
    Mica l’unico motivo di qua è il porto ????
    Poi non mi interessa cosa e quante industrie ci sono in Algeria.
    Importante cosa e quanto tempo ci vorrà per fare tutto quanto previsto nel programma industriale.
    Muoveteviiii

  3. lino

    Ieri a Piombino c’era in visita al porto Matteoli, l’ex ministro fascista dei lavori pubblici quando comandava Berlusconi. E’ molto amico del Guerrieri , di Anselmi, di Manciulli, e della Velo. Ora questo signore pur promettendo molto non ha fatto un cazzo per Piombino quando comandava figuriamoci ora che non conta nulla ed è inseguito dalle procure della Repubblica per le presunte mazzette prese al Mose di Venezia. Ebbene viene a farci visita e dice che parlerà con Delrio affinché ci dia un aiuto. Matteoli parla con Delrio e i nostri deputati, nel frattempo, parleranno con la zoppa di Montenero. Siamo alla farsa, è una ragedia greca, una commedia napoletana.

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    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    80 mesi, 28 giorni, 5 ore, 27 minute fa

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