EX LUCCHINI: 1080 A LAVORO, IL RESTO IN CASSA INTEGRAZIONE A 0 ORE

un momento dell'incontro in sala consiliare a Piombino

un momento dell’incontro in sala consiliare

Aggiornamento 2: Da una prima lettura dei documenti si evince che Cevital avvierà al lavoro da subito 1080 dipendenti (che opereranno ai laminatoi e a rotazione in solidarietà), mentre il resto del personale, pari a circa 1100 persone, andrà da subito in cassa integrazione a ZERO ore (stipendio di circa 800 euro) e sarà riassunta da Cevital a novembre 2016 dopo la realizzazione dei vari impianti industriali.

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Aggiornamento: Al termine dell’articolo i verbali scaricabili.

Piombino (LI) – E’ stato firmato in serata l’accordo sindacale che apre alla sua definitiva soluzione, con il passaggio delle acciaierie ex Lucchini al gruppo algerino Cevital, la crisi piombinese.

L’accordo firmato oggi in Comune a Piombino riguarda il futuro delle acciaierie, che cambieranno nome in Aferpi, acronimo di Acciaierie e Ferriere Piombino, e soprattutto quello dei 2.200 lavoratori che fino ad oggi vi hanno lavorato.  QUesti saranno riassunti progressivamente, utilizzando anche gli ammortizzatori sociali,  entro il novembre del 2016.

Dopo la tre giorni di trattative della scorsa settimana al Mise la prossima tappa inizia domani, giovedì 4 giugno, quando cominceranno le assemblee dei lavoratori per discutere l’accordo appena firmato, quindi il referendum che si concluderà venerdì.

L’incontro in comune era iniziato intorno alle 15,30,  in un clima d’incertezza,  perché l’incontro in Confindustria  non aveva sortito effetti rispetto alla dichiarata indisponibilità della Fiom nazionale, rappresentata dal responsabile della siderurgia Mauro Faticanti, a firmare un accordo che contenesse il tema della moratoria triennale (il sindacato cioè si impegna a non porre richieste economiche relative alla contrattazione di secondo livello per tre anni), azione già sottoscritta dallo stesso Faticanti nel verbale di riunione del 28 maggio al Mise propedeutico all’accordo stesso.

Poi, dopo una giornata di trattative, la situazione si è sbloccata in serata. L’accordo prevede anche il trasferimento dei rami d’azienda e quindi l’avvio delle nuove attività siderurgiche, di logistica e agro-industriali, sulla base del piano industriale concordato, che prevede investimenti per 700 milioni di euro. Ma il cuore di Piombino resterà legato all’acciaio, «complice» il futuro piano di bonifica dell’intera area e lo sviluppo portuale che dovrebbero partire a breve.

Ci hanno segnalato che A QUESTO INDIRIZZO CI SONO I VERBALI SCARICABILI .

verbale di accordo 1
verbale di accordo 2
verbale di conciliazione

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GIULIANI: UNA FIRMA PER UN NUOVO INIZIO

Publichiamo integralmente il commento del sindaco di Piombino Massimo Giuliani.

«Questa sera ho vissuto come Sindaco della nostra Città uno dei momenti più attesi ed emozionanti dall’ inizio del mio mandato come primo Cittadino. Un momento condiviso con le altre Istituzioni , i Sindacati , ed esponenti di Aferpi (che sta subentrano nella proprietà dell’ ex Lucchini).
Voglio ringraziarli di nuovo per la capacità di coesione e lungimiranza dimostrata una volta ancora.
Qualità, queste, che si inseriscono in quel “modello Piombino” che come ho già avuto modo di ripetere, non è una favola elettorale e nemmeno una storia già scritta.

Quel modello, di cui facciamo parte a buon diritto, rappresenta la trama di un racconto che stiamo scrivendo assieme, con la mano sicura di chi sa di avere accanto una squadra sempre più coesa e forte.

Il foglio é il nostro territorio; la penna l’insieme degli strumenti e delle capacità di cui abbiamo e continueremo ad aver bisogno per non interrompere o rallentare quel tratto di sviluppo.

É una penna pesante, impegnativa, fatta di scelte coraggiose, che necessitano di uno sforzo collettivo per essere portate a compimento.

Uno sforzo che solo una comunità coesa può raggiungere.

Per quel Nuovo Inizio fatto di lavoro, sviluppo e opportunità per il quale abbiamo lottato e che siamo pronti a costruire passo dopo passo. Insieme».

Massimo Giuliani

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SPIRITO LIBERO: AVANTI COSÌ, ORA SERVE RECIPROCA FIDUCIA

Riceviamo e pubblichiamo integralmente dalla lista civica di maggioranza Spirito Libero.

«In questi mesi abbiamo più volte ribadito che, pur restando coi piedi ben saldi per terra, l’offerta di CEVITAL ci permetteva di guardare comunque con maggior ottimismo al futuro della nostra comunità. Con altrettanto realismo e coerenza, stasera possiamo dire che l’accordo sindacale appena firmato in Palazzo Comunale, per l’attuazione del piano industriale ed il trasferimento dei lavoratori da ex Lucchini ad Aferpi, era la fondamentale premessa per costruire concretamente questo futuro.

Il lavoro intenso di mediazione svolto da Governo, Regione e Comune, unito al buon senso e alla volontà costruttiva di Azienda e Sindacati, han fatto si che si potesse trovare un punto di incontro non certo scontato, come dimostra anche quest’ultima ed intensissima giornata di trattative in cui la situazione si è sbloccata.

Una firma che dà l’esatta misura della serietà delle varie parti nell’affrontare questo tema e nel credere tenacemente in questa città, rappresentando il punto di partenza per il rilancio economico ed industriale di un intero territorio. Nel precedente comunicato su Cevital Noi ci auspicavamo “un clima sempre più collaborativo tra categorie sociali, lavorative e culturali del nostro territorio e vogliamo una Piombino che sappia FARE “squadra” e si dimostri all’altezza della sua storia, impegnandosi per costruire una prospettiva d’Avvenire.”. Gli ultimi sviluppi della vicenda, in attesa delle assemblee dei lavoratori per la conferma in referendum. non solo ci rendono orgogliosi e soddisfatti, ma rappresentano la sconfitta del becero qualunquismo poiché dimostrano che solo facendo prevalere impegno, serietà, buon senso ed intelligenza pratica si rendono possibili nuove prospettive di sviluppo, di occupazione e reddito al nostro territorio».

COORDINAMENTO SPIRITO LIBERO

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Scritto da il 3.6.2015. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

14 Commenti per “EX LUCCHINI: 1080 A LAVORO, IL RESTO IN CASSA INTEGRAZIONE A 0 ORE”

  1. Ciuco nero

    1080,sono e 1080 rimarranno il resto tutte promesse basate sul poi sul se sul vedremo. Chi rimane poi lo fa a condizioni economiche molto più basse rispetto a prima. Senza contare che questi possono benissimo laminare a più non posso x 2 anni e poi salutare tutti come fece il russo.cara silvia vorrei un po del tuo ottimismo.

  2. Ciuco nero

    Ora cari politicanti iniziate anche voi a fare sacrifici.rinunciate anche voi ai vostri stipendi e campate con 1200 euro mese.come dite voi è ora di scelte coraggiose ….

  3. lino

    Nella foto si vedono in primo piano Anselmi e qualche sindacalista. Ora non vorrei sbagliare ma questi signori sono quelli che avevano portato a Piombino Khaled.
    Cosa cavolo ci fanno lì. Sono amici anche di Cevital ? Lo hanno portato loro a Piombino ? Sono incredibili. Anziché in culo questi riescono a riciclarsi come i salvatori della patria. Piombino non deve morire ma certo che in c..o lo pronde e come. Io penso Cevital ci farà un clistere pauroso e magari ci sarà qualcuno che dirà meglio che nulla …….

  4. Ciuco nero

    Diamine tutti a vantarsi di cosa poi!?? Che 800 dell indotto sono gia disoccupati e chi rimarrà lo farà a minimo 3000 euro l anno meno.tutti bravi sulle spalle dei poveri cristi. W l aumento della parchi!!!!!

  5. Sergio Tognarelli

    Forse non interessa, forse non c’entra nulla, ma se qualcuno ha voglia si legga o quantomeno dia un’occhiata a questo bel’ articolo sulla situazione attuale in Algeria da cui pare provenga Monsieur Rehbrab:

    http://www.glistatigenerali.com/geopolitica_nord-africa/algeria-il-colosso-con-i-piedi-di-argilla/

  6. silvia

    Sig. Ciuchino
    Pensi che a quest’ora potevamo essere senza lavoro a percepire la disoccupazione…..
    almeno x un paio di anni dovremmo avere un minimo di stipendio ( anche se senza più i superminimi , ecc)
    e nel frattempo potremo guadarci in giro a vedere se troviamo qualcosa di meglio .
    ma guardi a giro di meglio c’è veramente poco,
    tanti saluti…..

  7. silvia

    Sig. Lino
    anzichè aspettare “ci farà un clistere pauroso e magari ci sarà qualcuno che dirà meglio che nulla …….” io mi guarderei a giro
    così da non trovarsi impreparati
    visto che già sa cosa sudderà….

  8. Ciuco nero

    @ silvia volevo solo ribadire che non è una vittoria ,sono i cari politicanti (tutti) senza distinzioni di colori che la fanno passare come una vittoria
    Ma non lo è .in un colpo solo spazzati via anni di diritti acquisiti e posti di lavoro definitivamente persi.chiedere a ex operai bertocci,harsco,3m cosa ne pensano.

  9. lino

    Silvia appare come Biancaneve, una figura immacolata in mezzo a sette nani. E’ vero non si poteva non accettare l’offerta di questi algerini ma pensare che siano salvatori della patria è da gran coglioni. Coloro poi che si ringraziano reciprocamente per il risultato ottenuto ( Sindacalisti, politici, ex sindaco, ex assessore ora sindaco, ) sono gli stessi che non più tardi di 7 mesi fa glorificavano Khaled. Silvia, se lo ricorda lei Khaled.A visto le sue foto al Calidario quando veniva acclamato dal popolo. Ha visto che fine ha fatto e chi era in realtà ?
    Quindi senza nessuna capacità di analisi, e trascurando del tutto la possibilità che oggi in siderurgia sia più facile fare un buco nell’acqua che non utili, la classe dirigente di Piombino balla dalla contentezza dell’arrivo di Cevital, un gruppo forte in Algeria nello zuccherificio e nei succhi di banana. Ad ora questo Rebrab ci fa sapere che riassumerà 1000 operai per laminare le barre. Gli altri devono aspettare che egli faccia utili. Ce lo dirà il suo ragioniere quando avrà cominciato a fare utili e solo allora saranno assunti gli altri. La scena è questa : 1260 operai nudi dalla cintola in giù, posizionati a 90 gradi, passati in rassegna da Rebrab anche lui nudo dopo aver assunto una decina di pillole di color blu. Lei Silvia, dia retta a me, si ponga alla fine della fila perché per i primi la vedo veramente dura.
    A proposito anche gli indiani assumevano 1000 operai per i laminatoi, e non chiedevano 560 ettari di terreno e il porto di Piombino in cambio. Gli arabi sono da sempre considerati grandi commercianti e anche in questa occasione non si sono smentiti.

  10. Ciuco nero

    Ma poi sono belle le parole di giuliani ..” è tempo di scarifici e scelte coraggiose” come se fino ad ora l operaio navigasse nell oro . che inizino anche in comune a stringere sulle paghe dei vari assessori e dipendenti invece di aumentare imu tasi e compagnia bella.e non aggiungo altro che altrimenti poi offendo.

  11. silvia

    Ma che c,entro io con la storia di khaled??? A lui nn ci ho maiiiii creduto.
    Cmq cerco di essere ottimista senza credere a questo o quello.
    Mi spiace piuttosto x chi è disoccupato e nn sa come arrivare alla fine del mese.

  12. Sergio Tognarelli

    Ho letto l’articolo dell’Espresso, indicato da Silvia: (è del 17-12-2014)
    Issad Rebrab, chi è l’algerino che ha salvato la Lucchini, l’articolo così si conclude:
    “Il presente, però, si chiama Lucchini. Piombino. Ce la farà a rilanciarla, lo “Zidane dell’industria”? Per ora gli è costata 400 milioni di euro, ma ha promesso di investirci un miliardo di euro entro il 2020, e di fare di Piombino «una stella del Mediterraneo».” Non ho capito quei “400 di euro che gli sarebbe costato “per ora”. Comunque è un imprenditore molto abile e di ampie vedute, ha capito che è il momento buono per approfittare della crisi dell’ Europa, per comprare a prezzi di realizzo tutto il possibile. L’interpretazione che l’articolista ne fa in certi punti è di proporlo come una specie di benefattore che salva dalla miseria licenziati e disoccupati, facendo ripartire aziende ormai esauste, Vedremo, vedremo …

  13. silvia

    E si vedremo

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DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    81 mesi, 19 giorni, 9 ore, 57 minute fa

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