CEVITAL: PIANO AMBIZIOSO E MISTERI PER IL SOLE 24H

Faid Tidjani e Issad Rebrab

Faid Tidjani e Issad Rebrab

Piombino (LI) – In attesa della firma che sancisce l’acquisto dello stabilimento esce sul Sole 24H un bell’articolo, molto approfondito che pone tutta una serie di domande sull’affare Cevital. La testata milanese conferma che il piano è ambizioso, ma che ci sono comunque tutta una serie di punti da chiarire, domande che anche alcuni dipendenti hanno fatto sulla stampa locale e che ripubblichiamo al termine di questo articolo.

Il quotidiano di Confindustria, nell’edizione di questa domenica, dedica un’intera pagina al progetto Cevital per le Acciaierie e il porto di Piombino con un’inchiesta di Claudio Gatti che nella prima parte è il riassunto di ciò che è accaduto negli ultimi sei mesi e che i nostri lettori già conoscono (e che posso approfondire nuovamente con una ricerca nell’archivio).

Come già i nostri lettori conoscono le polemiche intervenute prima del Convegno piombinese organizzato il 28 marzo scorso dal Comune di Piombino e da Siderweb (famoso per il “ribaltone” dell’altoforno, ndr.), dove la siderurgia italiana, e in particolare quella bresciana, mostrava una certa insofferenza per quello che potrebbe rivelarsi come un nuovo concorrente in un mercato sempre più complesso e con problemi di approvvigionamento di materie prime.

Nell’articolo del “Sole” interviene anche Farid Tidjani, braccio destro di Cevital in Italia, che spiega il punto di vista della società e che annuncia che il piano è stato interamente scritto da lui. Segue poi l’intervento del neo direttore generale di Aferpi (Acciaierie e Ferriere di Piombino, la società di Cevital che gestirà Piombino) Adriano Zambon, per anni responsabile del gruppo Beltrame, che ritiene che il piano per la rinascita delle Acciaierie sia sostenibile, e che l’occupazione sarà garantita dal fatto che il settore siderurgico sia solo una parte del progetto complessivo che vede lo sviluppo di agroalimentare e logistica. Inoltre l’area dello stabilimento sarà completamente ristrutturata rimuovendo la vecchia area a caldo e spostando l’acciaieria a Ischia di Crociano. Questo significa liberare grandi spazi sul porto e retroporto e aprire nuove attività.

L’articolo, prosegue poi con un balletto di cifre di Tidjani, che chiaramente non vuole dare al giornalista un quadro economico chiaro della situazione, così facendo però il braccio destro di Rebrab non ha dato un impressione positiva dell’operazione. L’articolo si conclude con l’intervento del commissario Nardi che dice che se il piano Cevital non va in porto si andrebbe al fallimento dello stabilimento.

Nell’attesa quindi della firma che sancisca definitivamente l’acquisto (e che doveva essere già stata fatta il primo Marzo scorso, ndr.), non possiamo che affidarci “con speranza” al Ministero e al Commissario, ricordando che il fallimento dello stabilimento, come conclude Claudio Gatti nel suo articolo, sarebbe anche il fallimento di chi da ottobre scorso ci dice che la fabbrica è già stata salvata.

Giuseppe Trinchini

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LETTERA APERTA AI SINDACATI CONFEDERALI E ALLE ISTITUZIONI LOCALI
Riceviamo e pubblichiamo integralmente.

A seguito della presentazione del piano industriale Cevital vorremmo porre alcune domande precise alle organizzazioni sindacali e alle istituzioni locali alle quali chiediamo una risposta pubblica prima dell’incontro al MISE previsto per il 21 maggio p.v. per capire e chiarire quali siano i limiti invalicabili della trattativa.

Vi impegnate a:

1. pubblicare, appena in vostro possesso, il piano industriale nella sua interezza per permettere ai lavoratori di analizzarlo in modo approfondito?
2. far vagliare, prima dell’ assemblea , il suddetto piano ai lavoratori con il contributo di alcuni tecnici per consentire una piena comprensione dello stesso , concedendo un tempo sufficiente per un corretto approfondimento visto che sono in ballo i destini di migliaia di famiglie e il futuro di un intero territorio.
3. non esprimere nessun giudizio al momento della presentazione del piano, che dovrà essere invece formulato solo dopo la consultazione dei lavoratori convocati in assemblea unica, sentito anche il parere dei sopramenzionati tecnici.
4. far partecipare alle assemblee i lavoratori dell’indotto, anche appartenti ad altre categorie operanti nello stabilimento, a farli valere, nella conclusione della vertenza, alla stegua dei lavoratori della Lucchini facendoli partecipare anche al referendum finale.
5. Pretendere il crono programma che sia “chiaro e verificabile” con il quale i lavoratori dovranno rientrare in fabbrica e che preveda scadenze precise degli investimenti, quantità delle risorse impegnate e date certe per il rientro in fabbrica anche per i lavoratori dell’ indotto.
6. ampliare la platea dei lavoratori che potranno godere del contratto di solidarietà e a trovare altri sostegni economici, anche tramite un accordo con gli enti locali per limitare e/o decurtare tasse e tariffe, per tutti coloro che dovranno essere collocati in cassa integrazione per alcuni anni.
Questo tipo di interventi dovra’ essere esteso anche ai lavoratori dell’ indotto e della SOL che si trovano in gravi difficoltà.
7. difendere “in toto” i contenuti degli accordi aziendali precedenti che riguardano i salari e i diritti dei lavoratori.
8. considerare imprescindibile la garanzia della continuità produttiva e il mantenimento del livello occupazionale per un periodo ben superiore a due anni sapendo che se non verrà ampliata tale scadenza i lavoratori, anche se saranno assunti formalmente a tempo indeterminato, nei fatti saranno tutti precari.

Al Sindaco chiediamo se intenda onorare l’impegno assunto in occasione dell’ assemblea pubblica del Perticale riguardante la convocazione, in seduta aperta e congiunta dei Consigli comunali della Val di Cornia così da spiegare e approfondire Le motivazioni che lo hanno spinto ad espimersi positivamente e con entusiamo sulla stampa relativamente al piano industriale di Cevital.

Firmato: Paolo Luppoli Lucchini Servizi, Daniele Lugli Lucchini Servizi, Maurizio Rossi Arcelor Mittal, Massimo Matteuzzi Lucchini Servizi, Paolo Francini Lucchini, Fabio Venturi Lucchini Servizi, Riccardo Serni Lucchini, Sandro Massai Lucchini Servizi, Maurizio Cerboneschi Lucchini Servizi, Barbara Gurieri Acli Labor, Laura Mazzola Acli Labor, Patrizia Vitiello Acli Labor, Lucia Gargiulo Elior, Cristina Ciompi Elior, Gloria Lonzi Elior, Cristina Moratto Elior, Teona Donosa Acli Labor, Daniele Giorgerini Deca, Sofia Cieslelczyk Acli Labor, Iuri Giubilato Harsco.

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Scritto da il 18.5.2015. Registrato sotto Economia, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

2 Commenti per “CEVITAL: PIANO AMBIZIOSO E MISTERI PER IL SOLE 24H”

  1. lino

    Si sente chiaramente la puzza di bruciato. Ma la classe dirigente di Piombino è tranquilla del fatto suo : Cevital ci porterà in Africa. Nell’Africa settentrionale dove la civiltà sta arrivando in questo periodo, vestita di nero.

  2. silvia

    ma che commento è??????????????????

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DA QUANTO TEMPO...

  • QUANTO E' PASSATO DAL 1 LUGLIO 2017 DATA TERMINE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON CEVITAL?

    Nonostante l'addendum all'accordo di programma, senza il quale Rebrab sarebbe diventato Padrone a tutti gli effetti dello stabilimento, tale data viene comunque considerata dalla nostra testata come quella di inizio della crisi economica reale di Piombino. Da allora sono passati solo
    80 mesi, 28 giorni, 10 ore, 14 minute fa

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