COPPOLA: QUALI SONO LE GARANZIE CONCRETE DI CEVITAL?
Piombino (LI) – In attesa della consegna del Piano industriale Cevital al ministero dello Sviluppo economico, sempre in quei giorni riprenderà anche il confronto sulla contrattazione aziendale con i sindacati. Chi vivrà vedrà. L’obiettivo primario per la ripresa dell’attività dei laminatoi, è la fornitura di billette, tema sul quale la società algerina sta trattando in Oman con Jindal per la fornitura di semiprodotti.
Rebrab prima di firmare il contratto definitivo di acquisto della Lucchini attende dal governo rassicurazioni sulla questione del prezzo dell’energia, e mentre per il sindacato il verbale d’incontro firmato la scorsa settimana è il punto di partenza per giungere a un accordo finale da siglare in sede ministeriale, non tutti sono così sicuri che la situazione sia così ottimistica come sindacati ed istituzioni vogliono farci credere.
Tra questi Luigi Coppola (UDC) che pone una serie di questioni che pubblichiamo integralmente:
«Non so se ho capito bene – inizia Coppola – da ciò che ho letto sulla stampa ed in qualche trafiletto online, sembra che l’unico vincolo di AFERPI s.r.l., non CEVITAL; è bene sottolinearlo, sia sancito dall’articolo art. 63 legge 270/99 comma 2: “Ai fini della vendita di aziende o di rami di azienda in esercizio, l’acquirente deve obbligarsi a proseguire per almeno un biennio le attivita’ imprenditoriali e a mantenere per il medesimo periodo i livelli occupazionali stabiliti all’atto della vendita”.
Nell’atto di vendita ci saranno le 1860 unità soggette a vincolo mentre un accordo tra le parti prevedrebbe la riassunzione dei 230 esuberi tra 3 anni a fine procedura straordinaria. Si evince anche, secondo il riferimento normativo, che Cevital non sia vincolata al mantenimento del piano industriale. Pertanto, l’accordo relativo ai 230 esuberi non sembra essere soggetto legislativamente parlando a nessun obbligo. Tra l’altro l’amministrazione straordinaria prevede per legge un anno di CIG più un altro con richiesta di accesso al fondo contrattuale.
Alla fine dei giochi per quel che si capisce è stata di fatto richiesta solo l’estensione di un anno ulteriore di CIG. La domanda nasce spontanea, poichè senza giochi di parole non si capisce quali sarebbero le garanzie concrete per la riassunzione degli esuberi al termine del periodo stabilito della CIG alla quale il sindaco, il candidato Enrico Rossi ed il sindacato fanno riferimento.
La prossima firma per il passaggio al nuovo soggetto industriale è un momento importante per la città – conclude Coppola – però, sia per rispetto dei lavoratori tutti, compresi quelli delle imprese in procinto di andare a breve in mobilità, che per la nuova proprietà, che si caricherà sulle spalle la sopravvivenza dell’industria del nostro territorio, è bene che tutto avvenga nella chiarezza più completa e senza inutili e suggestive dichiarazioni estemporanee. A tempo debito saranno i cittadini a concedere il loro plauso, per ora è opportuno restare in una fiduciosa attesa, oltretutto in piena campagna elettorale».