EDITORIALE: IL FUTURO, TRA ANNUNCI E FATTI CONCRETI
L’EDITORIALE di Giuseppe Trinchini
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EDITORIALE: IL FUTURO, TRA ANNUNCI E FATTI CONCRETI
Corriere Etrusco “numero 98” del 10 aprile 2015.
Si avvicinano le elezioni regionali che, per i molti che non lo sanno, si terranno domenica 31 maggio, e già da qualche giorno la nostra casella redazionale è sommersa da buone notizie provenienti da tutte le aree della Toscana, con particolare attenzione proprio alla Val di Cornia.
E così vediamo il presidente Rossi che salva lo stabilimento Lucchini, anche se poi i conti tra le opere promesse da Cevital e i soldi disponibili non tornano; c’è poi la realizzazione dell’autostrada Tirrenica, che sarà secondo il vice ministro Nencini fatta lo stesso anche se non è neanche contemplata nel DEF, il documento di economia e finanza che deve essere presentato entro il 10 aprile di ogni anno dal governo; stranamente però nessuno parla più dei 60 centesimi di pedaggio a Vada per chi prosegue per Livorno via Aurelia.
Di annuncio in annuncio intanto il PD locale porta avanti la sua missione, e i soliti personaggi di sempre si organizzano per far girare il valzer delle poltrone. Poco conta che abbiano detto l’esatto contrario di quello che era stato annunciato meno di un mese prima, e che la crisi all’interno del partito sia palpabile, lo show deve andare avanti e fra qualche giorno sarà aperto il sipario e quindi tutto deve essere pronto.
Per noi poveri mortali invece le notizie non sono confortanti alla stessa maniera, e quelle che giungono dalle municipalizzate non sono certo ottimali a partire dall’ASIU e dal suo milione di euro di debiti. Anche dal punto di vista occupazionale nel settore siderurgico le cose non sono così buone come ci vorrebbero far credere: se Cevital, e dico se, a giugno firma, noi ci troviamo con tutti i dipendenti delle ditte dell’indotto a “zero euro” e tutti i dipendenti della Ex Lucchini a 800 euro.
Questo può portare a cascata, e in una situazione di stagnazione ormai perdurante, probabilmente alla chiusura del 25-30% delle attività commerciali e una diminuzione del personale in quelle che riusciranno a resistere nei prossimi due-tre anni. Poi la situazione probabilmente dal 2018 migliorerà, ma la città ci arriverà con le ossa rotte.
Giuseppe Trinchini
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L asiu ha debiti,il comune ha debiti la Lucchini licenzia e la gente é per strada.ma tranquilli,va tutto bene non ci sono problemi é tutto a posto.
A Piombino vivremo nei prossimi 4-5 anni un dramma sociale angosciante, mentre Anselmi, Velo, Manciulli, Fabiani, Rosalba, Giuliani, Rossi, Guerrieri, Capuano, Ferrini, Chiarei,Pietrelli,Francini , Murzi e la triplice sindacale continueranno nel loro comportamento manipolatore. Comunque la corda si protrebbe spezzare improvvisamente, questo se lo devono mettere in testa questi signori. A tal proposito ci sono segnali sgradevoli in giro. Tutti i sistemati del e dal PD stiano molto svegli, è sulla porta il tempo dei ceffoni, pesanti.
Per avere degli elementi seri di discussione e riflessione chi è interessato legga questo impegnativo ma interessante articolo di Senza Soste, il quotidiano livornese online:
http://www.senzasoste.it/locale/il-west-coast-approach-e-la-coppia-cantone-del-rio-tanto-pi-i-milioni-lievitano-sul-tirreno-tanto-pi-la-darsena-europa-si-allontana