PD: «SCORRETTEZZA? NOI PRESERVIAMO LA FACCIA E LA DIGNITA’»

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AGGIORNAMENTO2: Pubblichiamo integralmente la lettera aperte dei Renziani su quello che è successo.
AGGIORNAMENTO: Al Termine dell’articolo il comunicato ufficiale della Federazione PD.

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PIOMBINO: IL PD IMPLODE CON LE REGIONALI

Piombino (LI) – La riunione di Lunedì 30 marzo ha mostrato chiaramente tutte le anomalie di un partito dove ormai le poltrone contano più delle idee, e dove esplodono le contraddizioni che in un mese hanno portato la Federazione piombinese dall’affermare che “Tortolini è il nostro candidato ideale” ad escluderlo dalla competizione, per candidare un iscritto che fino a pochi mesi prima aveva  insultato tutto il gruppo dirigente locale.

E così, mentre a Livorno la direzione ha in pratica ratificato con votazione unanime la lista dei candidati alle elezioni regionali già nota (Serena Biserni, Michela Cecchi, Simone Franchi, Francesco Gazzetti, Gloria Giani), in Val di Cornia è successo davvero di tutto.

Il segretario di federazione Valerio Fabiani, ha chiesto alcuni giorni fa al consigliere regionale uscente Matteo Tortolini di rinunciare alla sua candidatura e dare il via libera all’ex sindaco Gianni Anselmi, all’esponente dei renziani Carla Maestrini e alla «rappresentante delle istanze elbane» Antonella Giuzio. Ma quando è toccata la parola a Matteo Tortolini, ha ricordato il suo impegno in questi anni ed ha criticato il metodo della federazione nel percorso per la scelta dei candidati (la raccolta delle firme, ndr.). Comunque, ha spiegato in sostanza Tortolini, se questa è la decisione della Federazione, ne avrebbe preso atto e sarebbe stato a disposizione anche per aiutare nella campagna elettorale.

I renziani piombinesi facenti capo a Martina Pietrelli (in quanto sembra che ci siano attriti con la stessa componente elbana) a questo punto, vedendo che l’accordo tra Fabiani e Tortolini in realtà non era così solido, hanno chiesto di prendere tempo e di rinviare la decisione: è partito il caos in sala e Carla Maestrini, che pure aveva raccolto le firme, ha opportunamente deciso di fare un passo indietro ritirando la sua candidatura per non essere messa in mezzo al duello fra Anselmi e Tortolini.

Il segretario invece di far decantare la situazione è andato subito al voto, e la lista presentata da Valerio Fabiani, con i tre nomi, fra cui la Maestrini non più disponibile, è stata votata: 48 i sì, 1 no, 1 astenuto. Non hanno votato i renziani di Piombino, che hanno lasciato la sala.

La Federazione della Val di Cornia punta quindi dritto su Gianni Anselmi, ma con lui c’è quindi, dopo il ritiro della candidatura della Maestrini, solo l’elbana Antonella Giuzio.

Il terzo nome, a questo punto obbligatoriamente un uomo perché Livorno ha tre donne e non possono essere più di quattro in totale, sarà scelto da Firenze. Scommettiamo che sarà quello di Matteo Tortolini, l’unico che non ha da raccogliere le firme in quanto candidato consigliere uscente, che a questo punto potrebbe fare la sua campagna elettorale a prescindere dalle sorti della sua federazione. Ne vedremo sicuramente delle belle, visto che è noto quanto il candidato attualmente sostenuto da Fabiani sia poco amato dal suo stesso partito fuori Piombino.

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FABIANI: «RENZIANI, VALUTAZIONI ESTRANEE ALLE LORO RICHIESTE»

Riceviamo e pubblicamo integralmente dal segretario del PD Valerio Fabiani.

«La direzione della federazione del Pd ha approvato con 48 voti a favore e un solo voto contrario, (76%) ben oltre la maggioranza di due terzi richiesta dallo statuto regionale, la lista dei candidati per le elezioni regionali. I tre candidati proposti dal segretario Valerio Fabiani erano Gianni Anselmi, Carla Maestrini e Antonella Giuzio. Una scelta maturata dopo una lunga discussione interna, durante la quale è stato chiesto al consigliere uscente Matteo Tortolini di fare un passo indietro per consentire al partito di concentrare le sue energie in campagna elettorale su un solo candidato uomo ritenuto in grado di raccogliere il maggior numero dei consensi. La candidatura di Carla Maestrini era basata sul riconoscimento del lavoro di una componente interna e sul giudizio positivo sulla persona, membro della segreteria regionale e recentemente chiamata a far parte di quella della federazione dal segretario Fabiani. La sua candidatura era stata tra l’altro sostenuta, nel corso di una precedente riunione dell’assemblea territoriale, da Martina Pietrelli, aprendo la successiva fase della raccolta delle firme, che notoriamente ha coinvolto tutti e tre i candidati indicati dal segretario nella direzione di lunedì.

Matteo Tortolini, intervenendo subito dopo il segretario, ha accolto l’invito a fare un passo indietro, non nascondendo la sua comprensibile amarezza e alcune critiche al percorso adottato dalla segreteria, ma mettendosi comunque a disposizione del partito, dichiarandosi pronto a sostenere le scelte della direzione.

Sinceramente non comprendiamo la successiva posizione assunta da una parte dell’area renziana con l’intervento di Martina Pietrelli, che dopo aver proposto un candidato e avere raccolto le firme, ha ritenuto di far leva sul travaglio politico e umano che ha comportato la scelta della segreteria per sganciarsi dalla decisione precedemente assunta e unitariamente condivisa da tutto il partito.

Questo ha conseguentemente comportato la rinuncia della candidatura da parte di Carla Maestrini, alla quale rivolgiamo un sincero invito a rivedere la sua posizione.

La scelta di puntare su un solo candidato uomo, pur avendo a disposizione due personalità di indubbio valore, è stata dettata, visto dai meccanismi che impongono l’alternanza uomo-donna nella candidature, dalla esclusiva necessità di presentarsi di fronte agli elettori con una lista in grado di raggiungere il massimo dei consensi e di assicurare l’elezione di almeno un consigliere che potesse rappresentare in Regione le istanze di un territorio ancora alle prese con una difficile crisi sociale e prospettive ancora non del tutto risolte.

Le proposte di candidatura avanzate dalla segreteria erano tese per questo anche a cogliere l’obiettivo di raggiungere la massima unità del partito in un momento difficile e complesso per la Val di Cornia e l’Elba che ha bisogno di una discussione serena e di scelte che vanno ben oltre gli interessi del nostro partito, tantomeno delle sue singole componenti. Una responsabilità che i cittadini ci chiedono e alla quale intendiamo dare risposte all’altezza dei problemi.

Per questo non condividiamo il colpo di scena di una parte della componente renziana, che ha preferito uscire dalla sala della direzione prima del voto, per valutazioni che riteniamo del tutto estranee alle loro stesse richieste: riconoscimento del lavoro della componente e valorizzazione delle sue energie con la candidatura di Carla Maestrini. La segreteria, forte anche del voto espresso dalla direzione, continuerà comunque a lavorare con lo spirito unitario che l’ha finora caratterizzata invitando Carla Maestrini a rivedere la sua posizione. Un partito unito, dialogante al suo interno e con la società ci chiedono i nostri elettori e i cittadini e questo vogliamo rappresentare nella campagna elettorale che ci attende».

 Segreteria Federazione PD Val di Cornia Elba

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RENZIANI: ALTRO CHE SCORRETTEZZA, NOI PRESERVIAMO LA FACCIA E LA DIGNITA’

Piombino (LI) – I renziani vogliono chiarire ai tanti che hanno sottoscritto la candidatura di Carla Maestrini e agli iscritti e simpatizzanti PD il senso del loro gesto durante la direzione di lunedì 30 marzo.

«Quello che abbiamo fatto è stato definito in molti modi: un episodio senza precedenti, una cosa inaudita e grave, una scorrettezza, un colpo di teatro.

In effetti la spontanea rinuncia alla possibilità di avere un incarico prestigioso e ben retribuito per preservare la faccia e la dignità, per non essere strumentalizzati in favore di cause che di politico hanno ben poco, se non è un episodio senza precedenti di sicuro è inconsueto.

Nei giorni scorsi abbiamo raccolto, insieme a tanti altri, le firme per Carla Maestrini. Ci rendiamo conto che la notizia del ritiro della sua candidatura possa creare smarrimento in chi, sottoscrivendola, ha sostenuto un modello ed un progetto che da qualche anno portiamo avanti senza mai tirarci indietro, ragionando in un’ottica unitaria. Ed è così che abbiamo cercato di agire anche lunedì, quando, visto il largo anticipo con cui il segretario Fabiani ha convocato la direzione e rassicurati dal fatto che ci era stato garantito un clima sereno e di accordo, abbiamo invece assistito ad una scena questa sì, almeno per noi, senza precedenti.

E’ stato chiaro fin da subito, infatti, che questo clima sereno e unitario non c’era. Prima l’intervento tutt’altro che accondiscendente del consigliere regionale uscente, seguito da altri molto critici; poi il clima di tensione che si respirava in sala, scandito dai tentativi continui del segretario Fabiani di chiudere in fretta e furia la discussione, addirittura proponendo di “votare subito e discutere dopo”, pressando quei pochi che sono riusciti a intervenire perché stringessero i tempi.

Non c’era unità nemmeno tra le due federazioni, la nostra e quella di Livorno, cosa che la direzione stessa aveva detto essere indispensabile, votando all’unanimità un documento per dire che la lista dei candidati di tutta la Provincia doveva essere condivisa ed unitaria. E, invece, ci siamo trovati coinvolti in una corsa per votare la lista che, vedendo due donne in Val di Cornia e tre a Livorno, comunque avrebbe richiesto un intervento del partito regionale per toglierne una.

A questo punto Martina Pietrelli ha chiesto al segretario un rinvio della direzione. Ci sembrava, infatti, che le condizioni politiche per votare non ci fossero. Il regolamento regionale stesso individua come periodo per fare la direzione in cui votare le liste quello dal 7 al 10 aprile. Che senso aveva fare una forzatura con 10 giorni di tempo ancora davanti?

La richiesta non è stata nemmeno presa in considerazione, così come il successivo intervento nel quale Carla Maestrini ha dichiarato la sua intenzione di ritirarsi, motivando questa scelta con la volontà di sottrarsi alla guerra tra i due candidati maschili in cui, per sancire il vincitore, serviva chiaramente la sua faccia e il bollino dei renziani.

Di fronte a tutto questo il segretario non ha ritenuto di fermarsi, ma ha semplicemente detto “Noi la lista la votiamo lo stesso”. A quel punto è stata ancora più chiara la volontà assoluta di andare alla conta. Così abbiamo deciso di abbandonare la direzione e di non partecipare al voto.

Il resto è cronaca di questi giorni, fatta di comunicati e dichiarazioni insinuanti, che cercano di accreditare una versione di cosa è accaduto parziale e strumentale, di delegittimare le persone e il loro ruolo, di mostrare i muscoli per andare a una prova di forza inutile e dannosa.

Noi non replicheremo, perché il senso di questo nostro intervento è quello di chiarire bene a chi ci sostiene le ragioni della nostra scelta. La palla, adesso, è nelle mani del partito regionale che, siamo sicuri, completerà la lista con equilibrio e saggezza e con garanzie di correttezza e serietà per tutti. E, lo diciamo fino da ora per fugare ogni dubbio, sarà su quella lista che ci impegneremo al massimo per vincere le elezioni regionali 2015 e mandare in Regione, anche dalla Val di Cornia, una persona che saprà rappresentare al meglio e con dedizione il nostro territorio».

Il gruppo della direzione

Dario Ballini (Isola d’Elba)
Viola Ferroni (Campiglia M.ma)
Martina Pietrelli (Piombino)
Serena Rafanelli (Suvereto)
Massimiliano Roventini (San Vincenzo)
Roberto Scaffai (Piombino)
Sara Tognoni (San Vincenzo)

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Scritto da il 1.4.2015. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

3 Commenti per “PD: «SCORRETTEZZA? NOI PRESERVIAMO LA FACCIA E LA DIGNITA’»”

  1. lino

    Allora questa Carla Maestrini ha mostrato di avere stoffa e dignità, quindi ora deve lottare come un guerriero per rivoltare fin dalle fondamenta il PD locale. Deve fare la rivoluzione. Se vuole un futuro politico deve mandarli tutti a casa, dal primo all’ultimo. Anselmi ha mostrato il suo vero volto : poltronista della peggio specie. Il così denigrato Tortolini se fatto rientrare in gioco potrebbe cogliere il risultato sperato perché si è dimostrato, con il suo comportamento assembleare, il più politico di tutti e certamente più leale di quel leccaculo dell’Anselmi. La direzione PD ( branco di ghiozzi ) mi ricorda la compagnia di nani e ballerine che accompagnarono negli ultimi giorni di vita politica quel gigante di Craxi. Gigante perché a confronto di questi sciagurati attuali egli era davvero un grande. Pensare che un suo acerrimo nemico e denigratore politico quale è stato nel passato D’alema ( assiduo frequentatore della Val di Cornia ) è stato preso con le mani nel sacco perché faceva la cresta sulle bottiglie di vino della moglie mi fa morire dalle risate. Pazzesco, incredibile. Rubagalline ignobili. A casa, tutti a casa. Se Piombino vuole riscattarsi e tentare di risollevarsi questi devono andare tutti a casa. Non c’è altra strada.

  2. Luca

    Mi hanno segnalato su Facebook questo simpaticissimo articolo del Tirreno che spero non vogliate perdere…

    http://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2014/06/02/news/anselmi-pd-locale-viscido-qui-il-merito-non-conta-1.9345484

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