MASSARRI (SL): «L’8 MARZO TORNI GIORNATA DI RIFLESSIONE»

Nel 1977, su decisione dell’ONU fu istituita per l’8 Marzo la «Giornata internazionale della Donna», per ricordare le conquiste economiche, politiche e sociali delle donne e anche le discriminazioni e le violenze che esse subiscono ancora in molte parti del mondo. Già dagli inizi del ‘900, in un clima di rivendicazione di diritti influenzato dalle proposte del movimento di Rosa Luxemburg, le donne scelsero questa data per celebrare le loro conquiste. Lo slogan era «Bread and Roses»: pane per simboleggiare la sicurezza economica e rose a indicare una qualità di vita migliore.

Sull’argomento interviene Spirito Libero, esprimendo sincera gratitudine per il prezioso lavoro delle Associazioni di Donne piombinesi e sottolineando l’importanza della battaglia politica e pedagogico-culturale che il Gruppo Consiliare conduce sul nostro territorio, con particolare attenzione proprio alle tematiche femminili:

«In una nostra recente iniziativa riuscimmo a coinvolgere le altre forze politiche nel dare un forte mandato all’Ass. Margherita Di Giorgi. Siamo pertanto felicissimi che ieri sia stato firmato a Livorno, in Prefettura, un protocollo d’intesa tra Forze dell’Ordine, Tribunale dei minori, Scuole, Psicologi, Pediatri, Usl e Comuni sul contrasto ad abusi e maltrattamenti: ad ogni attore adesso viene assegnato un ruolo e tutti sono finalmente messi in rete e collegati tra loro !! All’indomani di questa firma, che segna una bella vittoria nella generale battaglia di civiltà che ci vede protagonisti in prima linea, troviamo quantomeno curioso che una fondamentale tappa del percorso di emancipazione femminile come l’8 Marzo si sia essenzialmente ridotta invece a festa commerciale, caratterizzata dagli spogliarelli maschili di vario tipo e da alcune comitive che ricordano piuttosto le protagoniste di Sex in the city o Desperate Housewives che non le compagne di Rosa Luxemburg» , afferma Daniele Massarri, che aggiunge «Premesso che ovviamente ognuno è libero di celebrare le ricorrenze come preferisce, temiamo però che alla base del carattere sempre più commerciale assunto dalla “festa” ci siano essenzialmente delle lacune culturali, visto che l’8 Marzo nacque come giornata di commemorazione, di ricordo e di riflessione.

E questo aspetto commemorativo dovrebbe essere sentito soprattutto dalle nostre connazionali, poiché si celebra una data che è appunto particolarmente “italiana”: nel marzo del 1911 ci fu infatti un incendio alla «Triangle Shirtwaist Company» di New York che produceva camicette. In quel rogo morirono 129 donne, alcune al di sotto dei 14 anni e per la maggior parte camiciaie immigrate italiane appunto.. Durante il lavoro esse venivano rinchiuse a chiave nello stabilimento, facevano turni di 14 ore al giorno e con un salario di 7 dollari la settimana. Ben 62 di esse si lanciarono dalle finestre dell’edificio di 10 piani nel disperato tentativo di scampare alle fiamme.

Gli unici superstiti dell’incendio furono i proprietari della fabbrica, che si misero in salvo senza neanche preoccuparsi di liberarle. Ma unicamente italiana è anche l’idea di abbinare alla festa della donna un fiore commemorativo, partorita nel 1946 da due attiviste dell’Unione Donne Italiane. Ed infine l’annuale manifestazione dell’8 Marzo a Roma, negli anni dei movimenti femministi, riuscì a diventare così importante ed ebbe una tale eco che nel 1972 a Roma vi partecipò addirittura l’attrice americana Jane Fonda !! Partendo quindi dall’importanza della riscoperta dei valori, delle tradizioni e della memoria, Spirito Libero plaude oggi con vivo entusiasmo a tutte le varie iniziative culturali che in questi giorni aiuteranno a riscoprire i significati più profondi di questa ricorrenza, in modo da tenere viva la memoria e dare così un ulteriore impulso alla ricostruzione di una comune e più alta coscienza civile, che sia innanzitutto forte delle proprie radici».

 

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Scritto da il 7.3.2015. Registrato sotto cultura, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

1 Commento per “MASSARRI (SL): «L’8 MARZO TORNI GIORNATA DI RIFLESSIONE»”

  1. Sergio Tognarelli

    ” …alla base del carattere sempre più commerciale assunto dalla “festa” ci siano essenzialmente delle lacune culturali, visto che l’8 Marzo nacque come giornata di commemorazione, di ricordo e di riflessione.” Se pensiamo, ad esempio, che fra i programmi televisivi più seguiti c’è “L’isola dei famosi”, non possiamo aspettarci altro che un ampliamento continuo delle lacune culturali. L’uso dell’ 8 marzo come occasione di insulso divertimento rappresenta uno dei sintomi del degrado civile a cui siamo arrivati.

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