CAVE: INTELLETTUALI, ASSOCIAZIONI E MOVIMENTI IN SOSTEGNO DELLA MARSON

Le cave del campigliese nel 2010

Le cave del campigliese nel 2010

FIRENZE – La tutela del paesaggio e la situazione delle cave ha scatenato una serie di comunicati, di cui vi riportiamo quelli più significativi, in difesa dell’assessore regionale Marson, e contro le modifiche alla legge regionale sul paesaggio.
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CAVE: PAZZAGLI E SANAVIO A SOSTEGNO DELL’ASSESSORE MARSON
Giacomo Sanavio e Rossano Pazzagli, entrambi e a lungo sindaci di importanti comuni rurali, il primo a Terricciola (Pi) il secondo a Suvereto (Li), uno già assessore provinciale Pd alla Provincia di Pisa, l’altro storico e docente universitario, sono dalla parte di Anna Marson, contro la prepotenza verbale e politica del PD che sul piano paesaggistico sta sconfessando in Consiglio regionale l’assessore all’urbanistica della Regione Toscana.
Stiamo aspettando una presa di posizione chiara del Presidente Rossi, fino a poco fa strenuo sostenitore della proposta elaborata dal suo Assessore.
Questo è l’ultimo colpo di coda del pd per snaturare l’innovativo piano paesaggistico che l’assessore aveva sapientemente costruito, in modo partecipato e condiviso al di fuori degli interessi forti, delle lobbies del marmo e del cemento; un piano che considerava il territorio, il paesaggio, la ruralità e la cultura come le vere risorse della Toscana. Ma non è soltanto il piano paesaggistico a cadere sotto i colpi dell’arroganza politica di un partito sempre più oligarchico e lontano dai territori. Così facendo vengono calpestate le tradizioni civili e politiche della Toscana, l’attenzione per il paesaggio e il governo del territorio che aveva fatto della nostra regione un rifermento nazionale. Peccato! Noi siamo dalla parte di chi ha cercato di innovare salvando il territorio, dalla parte di Anna Marson, sperando che in cittadini toscani ne tengano conto alle prossime elezioni regionali.
Rossano Pazzagli
Giacomo Sanavio
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PUGLISI (UNESCO):  TUTELA DEL PAESAGGIO DEVE ESSERE PRIORITA’ AMMINISTRATORI

Firenze, 21 febbraio 2015 – “La tutela del paesaggio deve essere una priorità per gli amministratori, visto che non parliamo di un corollario dell’Italia,  ma del vero e proprio tesoro del nostro paese.  Da quanto ho letto, la legge della Toscana mi sembra buona, equilibrata come ho avuto modo di riferire allo stesso presidente Enrico Rossi.

Ovviamente bisogna misurarne l’applicazione e la declinazione, che sono il vero banco di prova di tutte le leggi. Ma, affinché la Toscana non facesse la fine di altre Regioni, era fondamentale fissare un punto fermo di tutela. Salvaguardare il paesaggio ed i beni culturali è nell’interesse di tutti: di chi c’è ora, ma anche di chi ne fruirà in futuro; di noi e dei nostri figli.” Lo ha dichiarato Giovanni Puglisi, presidente della Commissione Italiana Unesco, che nei giorni scorsi ha ipotizzato l‘apertura di una sede locale dell’agenzia Onu per favorire le candidature delle eccellenze Toscane a Parigi.

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FIRENZE: «UNA CAVA VAL BENE UN GOVERNATORE»

Riceviamo e pubblichiamo integralmente dal Comitato per Campiglia sulla triste vicenda delle cave.

«Dalla stampa è emersa la dura opposizione al governo Rossi da parte del PD toscano per quanto riguarda le tutele in materia di spiagge e delle cave di marmo delle Apuane contenute nel Piano Paesaggistico. Il Partito Democratico rivela ancora una volta quanto poco sia realmente interessato ad ambiente e paesaggio, cessa finalmente di fare inutili chiacchere in merito e dimostra chiaramente di essere dominato da un gruppo di personaggi che pur di tutelare le lobbies dei cavatori e degli immobiliaristi sono disposti a mettere in crisi lo stesso Governatore da loro eletto e la stessa credibilità politica del Partito Democratico.

Questa immagine squallida che dà di sé il PD a livello regionale, la ritroviamo a livello locale per quanto riguarda le vastissime cave di inerti nel Comune di Campiglia, dimostrando di essere interessato esclusivamente a proteggere gli utili dei proprietari delle cave proponendo di non mettere limiti temporali o quantitativi alle concessioni di coltivazione.

Sia a livello regionale che locale si giustificano queste posizioni con la scusa di tutelare il lavoro. In realtà l’indotto (e i posti di lavoro) conseguente alla escavazione dei marmi è sempre più ridotto visto che la maggior parte non viene lavorato dalle ditte presenti sul territorio. Per quanto riguarda le cave di inerti (che non hanno mai creato un indotto specifico), dalla lettura della mozione del PD di Campiglia e del Piano Provinciale delle Attività Estrattive è evidente la volontà a livello locale e provinciale di non promuovere l’utilizzo di materiali riciclati al posto di materiale vergine per non scontentare i proprietari delle cave tacendo anche che una scelta in tal senso genererebbe un maggior numero di posti di lavoro».

Comitato per Campiglia

Alberto Primi

 

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Scritto da il 23.2.2015. Registrato sotto ambiente/territorio, Foto, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

1 Commento per “CAVE: INTELLETTUALI, ASSOCIAZIONI E MOVIMENTI IN SOSTEGNO DELLA MARSON”

  1. Giuseppe anche a me non piace lo scempio delle nostre colline ma , se non ricordo male, nel 2005 il comune di Campiglia concesse l’uso delle cave fino al 2020 ed oggi ci si lamenta?

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