EDITORIALE: PIOMBINO, CEVITAL E LE ELEZIONI REGIONALI
L’EDITORIALE di Giuseppe Trinchini
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EDITORIALE: PIOMBINO, CEVITAL E LE ELEZIONI REGIONALI
Corriere Etrusco “numero 84” del 12 dicembre 2014.
E’ indubbio che se questa vigilia di Natale non è stata funestata da un’angoscia nera è merito della recente firma del preliminare di vendita a Cevital della ormai Ex Lucchini. E se questo è stato possibile, non si può non ringraziare chi, dopo anni e anni di un’attesa che ai piombinesi sembrava infinita, ha finalmente deciso di avviare un cambiamento che ci ha portato ad un “italico” salvataggio al fotofinish che ad oggi ha permesso di realizzare gran parte dei lavori al porto. E con molta probabilità è il porto a -20 metri, e non la “storica tradizione siderurgica”, che ha invogliato la Cevital ad interessarsi di Piombino «Stella del mediterraneo».
L’impresa algerina, grazie all’infrastruttura piombinese, potrà rilanciare le sue prospettive europee, a partire dal suo “core business” agro industriale (succhi di frutta, produzione di soia e mangimi per il bestiame e la raffinazione dello zucchero), la logistica, principalmente con l’importazione e distribuzione delle auto della Hyundai di cui è distributore per l’Europa, e per finire il settore siderurgico con la produzione di acciai speciali innovativi.
A Piombino, se Cevital manterrà le sue promesse, finisce l’epoca della mono cultura industriale e si apre un futuro di grande snodo portuale e industriale che davvero potrebbe rilanciare tutta l’area e fare da traino a tutto il territorio della Val di Cornia e colline metallifere.
Da oggi Governo e Regione, anche dopo le imminenti elezioni regionali per le quali Rossi sta dimostrando un insolito attivismo, dovranno impegnarsi a monitorare e verificare che Cevital mantenga i propri impegni futuri, anche perché alla stampa, ad oggi, ancora non è arrivata copia del preliminare di vendita e quindi dobbiamo affidarci a quanto uscito nella conferenza stampa di martedì 5 dicembre.
Ci sono ancora punti oscuri, come la realizzazione della SS 398 e la rottamazione delle navi militari, ma finalmente si vede una luce in fondo al tunnel, e fra qualche anno, se tutto va per il verso giusto, a Piombino davvero nulla sarà più come prima.
Giuseppe Trinchini
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” E con molta probabilità è il porto a -20 metri, e non la “storica tradizione siderurgica”, che ha invogliato la Cevital ad interessarsi di Piombino «Stella del mediterraneo».”
Vous faites erreur: Issad Rébrab a toujours voulu construire une unité sidérurgique en Algérie, mais les autorités algériennes anti kabyles l’en ont empêché pour confier son projet à leurs amis arabes Quataris. D’ailleurs sa toute première usine, détruite par les terroristes islamistes en 1994 était une usine métallurgique. Il a voulu racheter la totalité d’ Ascométal en France l’an dernier dont certaines usines ne sont pas situées sur des ports mais on lui a préféré une offre française, par préférence nationale. Il est réellement intéressé par la sidérugie, ce n’est pas du tout secondaire.
Les usines agro alimentaires citées pour Piombino ont toujours été aussi dans ses projets. L’intérêt de Piombino et sa chance c’est que cette ville portuaire lui permet de rassembler ses activités sur un même lieu. Chez nous en Algérie Issad Rébrab est une légende.
“Chez nous en Algérie Issad Rébrab est une légende.” Qui di “leggende” ne abbiamo abbastanza…