GIULIANI: «BONANNI, SCELTO NEL RISPETTO DELLA BUONA AMMINISTRAZIONE»

Il sindaco Giuliani (a destra) con Enrico Rossi

Il sindaco Giuliani (a destra) con Enrico Rossi

Piombino (LI) – Riceviamo la risposta del sindaco Giuliani in risposta alla lettera aperta di Luigi Coppola.  Nel pubblicarla integralmente non possiamo però non far notare ai lettori che tra i curriculum presentati c’erano addetti stampa di caratura nazionale e giornalisti navigati (mentre il vincitore è iscritto all’ordine da soli due mesi, ndr.), e che la scelta del Sindaco può essere sì basata sulla fiducia, ma a parità di curriculum professionale, non in modo arbitrario. Altrimenti tutti questi professionisti, magari anche attualmente disoccupati, si sono mossi da mezza Italia a carico loro solo per tutelare l’amministrazione comunale dalla “giurisprudenza consolidata sia della Corte costituzionale sia della giustizia amministrativa e contabile”.

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Giuliani «Incarico di natura fiduciaria attuato nel rispetto dei principi di buona amministrazione»

Il sindaco risponde alla lettera aperta di Luigi Coppola con la quale si contesta la procedura seguita per il conferimento di un incarico di collaborazione a tempo determinato nel suo ufficio di staff.

“Premesso che l’incarico di collaboratore dell’ufficio di staff del sindaco è di natura prettamente fiduciaria, la procedura attivata per la selezione è stata concepita e attuata nel rispetto dei principi di buona amministrazione e di trasparenza, con l’obiettivo di avere più possibilità di scelta attraverso una valutazione di profili professionali e competenze anche diverse.

Sulla base di questo, si è proceduto con la pubblicazione di un avviso che consentisse a tutti gli interessati in possesso dei requisiti richiesti di partecipare presentando il proprio curriculum.

Esaminati i 21 curriculum ammessi, è stato ritenuto utile effettuare un colloquio, anche se l’avviso ne prevedeva solo l’eventualità, con i candidati che presentavano esperienze e titoli maggiormente attinenti all’incarico da conferire.

Al termine dei colloqui la scelta è andata a favore del candidato che ho ritenuto idoneo sulla base della maggiore rispondenza riscontrata tra le sue prerogative e la peculiarità delle competenze da svolgere, che implicano anche un forte rapporto fiduciario, pur apprezzando tuttavia la preparazione e la competenza anche di tutti gli altri candidati che ho potuto incontrare.

Tutto questo è stato fatto non certo per prendere in giro qualcuno, ma anzi con lo spirito di avere un margine più ampio di valutazione, conformandosi alle modalità di conferimento di tali incarichi introdotte nell’ordinamento da giurisprudenza consolidata sia della Corte costituzionale sia della giustizia amministrativa e contabile“.

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Scritto da il 7.11.2014. Registrato sotto Foto, politica, ultime_notizie. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

6 Commenti per “GIULIANI: «BONANNI, SCELTO NEL RISPETTO DELLA BUONA AMMINISTRAZIONE»”

  1. Sergio Tognarelli

    ” …la procedura attivata per la selezione è stata concepita e attuata nel rispetto dei principi di buona amministrazione e di trasparenza…”, “Tutto questo è stato fatto non certo per prendere in giro qualcuno, ma anzi con lo spirito di avere un margine più ampio di valutazione, conformandosi alle modalità di conferimento di tali incarichi introdotte nell’ordinamento…”
    Trasparenza, trasparenza, più chiaro di così…

  2. lino

    Ma questo Giuliani è persino peggio dell’Anselmi. Ma che cavolo dice per giustificare una maialata come quella dell’incarico fiduciario ?. Ma non è possibile avere un sindaco di questo livello. Trasparenza ? Si, ma dentro la scatola cranica perché completamente vuota.

  3. Sergio Tognarelli

    A parte tutto, vorrei porre questa domanda. Ma è veramente necessario che in un piccolo Comune come Piombino ci debba essere un “addetto stampa” un collaboratore del Sindaco che curi la comunicazione con il pubblico e organi istituzionali di vario genere? Voglio dire che il Sindaco potrebbe impiegare tre o quattro ore alla settimana per scriversi da solo le proprie riflessioni comunicative e darle alla stampa o a chi di dovere, senza bisogno di pagare un “addetto” che, per quanto scarsamente remunerato, in questi tempi di crisi, è pur sempre un costo aggiuntivo. Quei soldi potrebbero essere impiegati per qualche opera di pubblica utilità. Capisco che possa essere necessario nei grossi Comuni, ma qui basterebbe solo un piccolo impegno in più per il Sindaco e tutta la comunità gliene sarebbe grata. Oppure si tratta di un posto che deve per forza essere assegnato in base a logiche interne al partito di maggioranza relativa?

  4. Luca

    Per prima cosa l’impiegato non è scarsamente remunerato. Ma ha un incarico C1 e quindi almeno 1.200 euro al mese li prende.

    Seconda cosa mi avevano detto che il sindaco ha già una impiegata che si occupa di fare i comunicati, la Pierulivi o Pierulivo, ora non ricordo, e poi c’è un’altra impiegata che cura il cerimoniere del sindaco.

    Quindi lui sarebbe il terzo addetto alle relazioni del sindaco, escludendo i vari assessori, che potrebbero dare loro una mano al Sindaco, visto che sono tutti ben retribuiti dalla collettività.

  5. Mario

    Ogni tanto la domenica da ex piombinese leggo notizie dei miei luoghi e rimango perplesso nel constatare assurdità.L’hanno sempre fatto,posti di lavoro statali,comunali o provinciali ad hoc inventando mansioni inesistenti.Nel Comune dove risiedo oggi (il doppio di abitanti rispetto a p.),hanno assunto oltre 6 donne negli ultimi tempi per fare niente,qualche fotocopia e stipendi regolari da oltre 1k euro,con una forte disoccupazione regalano a raccomandati posti di lavoro pubblici che risultano solo spesa senza produttività pagati con l tassazione.Questi posti sono rivolti al 95% a donne (?), dato che solo nella pubblica amministrazone a cazzeggiare ci sono “solo” oltre 300 mila donne in più degli uomini……….Magari per la città cambiare politica che vede da 70 anni sempre i soliti personaggi (si sono passati le mansioni) avrebbe fatto comodo.

  6. Sergio Tognarelli

    Dice Mario: “L’hanno sempre fatto,posti di lavoro statali,comunali o provinciali ad hoc inventando mansioni inesistenti”. Si è così, tutti lo sanno, ma nessuno ne parla, anzi è un argomento di cui è vietato parlare, perché troppo pericoloso, si rischiano gravosi ostracismi, scomuniche ed emarginazioni.

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